Morta la regina Leila di Star Wars: Carrie Fisher

“Sono nata famosa”, disse una volta Carrie Fisher, figlia di due delle più grandi star di Hollywood degli anni Cinquanta, l’attrice Debbie Reynolds e il cantante Eddie Fisher.

Carrie Fisher non avrebbe potuto scampare a una vita di fama, con i privilegi e il caos che ne derivano. Divenne una celebrità pe il suo talento solo quando interpretò l’eroica principessa Leila nel primo film di Star Wars nel 1977, aveva solo 19 anni ed era la protagonista femminile principale, e nei due sequel degli anni Ottanta, ebbero un enorme successo e divennero una pietra miliare della cultura pop. Star Wars divenne un universo a sé, con sei sequel, finora, e legioni di fan devoti che esaminano minuziosamente ogni battuta dei dialoghi e ogni cambio di costume della principessa Leila in cerca di significati esoterici.

La Fisher recitò in decine di altri film per il cinema e la tv, ma quello della principessa Leia resta il ruolo della sua vita. La scomparsa di Carrie Fisher ha scosso non solo i fan di “Star Wars”, ma soprattutto i colleghi che hanno lavorato con lei sul set della saga. Tanti i messaggi di dolore e di ricordo rivolto all’indimenticabile principessa Leila, dal suo “amore” cinematografico Han Solo-Harrison Ford fino all’ideatore George Lucas, passando per il “fratello” Mark Hamill e J.J. Abrams, regista de “Il Risveglio della Forza”.

A piangere l’attrice sono arrivate le parole dei compagni di avventura di “Guerre stellari” (1977), “L’Impero colpisce ancora” (1980) e “Il ritorno dello Jedi” (1983), ma anche del film che ha riaperto la saga nel 2015, “Star Wars: Il risveglio della Forza”.

Harrison Ford sul set, ma anche fuori, come recentemente rivelato dalla stessa attrice è stato il suo compagno e ha così descritto Carrie Fisher: “Una persona unica nel suo genere, brillante, originale, divertente ed emotivamente impavida. Ha vissuto la sua vita con coraggio. Ci mancherà a tutti”. Mark Hamill ha commentato con un laconico “devastato”, che dice tanto, mentre George Lucas ha rilasciato un comunicato stampa in cui, oltre alla condoglianze, la definisce “intelligente, un’attrice, scrittrice e comica di talento, con una personalità colorata che tutti amavamo. In Star Wars interpretava la nostra Principessa, grande e potente, esuberante, saggia, piena di speranza, in un ruolo più difficile di quanto la gente possa pensare”.

Lascia sua madre, sua figlia Billie Lourd e un fratello, il produttore e regista Todd Fisher. In tutti questi anni lei e sua madre avevano solidarizzato finendo per diventare una vecchia e litigiosa coppia da commedia. Un documentario sulle loro vite intrecciate, Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds, andrà in onda per HBO nel 2017. Almeno la Fisher sarà prima nei titoli di testa.

 

Nicola Massaro

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