Un progetto per il futuro: Marinella e gli Aquiloni

Sarebbe stato un 2020 denso di iniziative, impegni ed attività in presenza per la Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni di Volontariato della Municipalità 2 del Comune di Napoli se non fosse subentrata la pandemia da Covid-19.

Nonostante le limitazioni e il distanziamento sociale imposti a la tutela della salute, la Consulta, presieduta dall’arch. Giovanna Farina, è riuscita a mantenere vive alcune delle principali iniziative programmate mettendo in campo azioni in rete che hanno consentito la partecipazione di molte delle Associazioni iscritte alla Consulta e di proseguire il lavoro  e le attività con l’ausilio delle moderne tecnologie. Parliamo con la presidente Farina di una di queste, il progetto “Marinella e gli Aquiloni” edizione 2020, promosso dall’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Napoli e proposto dalla Scuola Superiore di esecuzione penale “Piersanti Mattarella” nel 2018 nell’ambito del progetto formativo “La comunità da fare”. L’edizione dell’appena trascorso 2020 ha preso l’avvio il 24 agosto con la collaborazione del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità – Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) per la Campania, Enti Pubblici, Enti Morali, Enti del Terzo Settore, Scuole, Municipalità 2 del Comune di Napoli e la Consulta delle Associazioni e delle Organizzazioni di Volontariato della Municipalità 2.

Grazie alla collaborazione della Municipalità 2, il percorso di formazione ha coinvolto 12 persone in esecuzione penale esterna integrando la formazione teorica con quella pratica in cantieri della zona Mercato-Pendino, territorio dalla grande tradizione storico-culturale, ma soggetto a forte degrado ambientale e sociale.

Presidente Farina molte delle Associazioni della Consulta della Municipalità 2 hanno siglato il protocollo tra gli Enti del Terzo settore per la realizzazione del progetto Marinella e gli Aquiloni, una sinergia importante tra Enti pubblici, Enti del Terzo settore, Istituzioni… Anche la Consulta nella sua funzione istituzionale ha sottoscritto il protocollo tra gli Enti pubblici, perché la scelta di partecipare anche in questa veste?

Per rafforzare i legami collaborativi intrapresi con gli Enti che hanno costituito la “Rete Marinella” ed estendere le relazioni e gli scopi costitutivi agli altri Enti che operano sul territorio e all’intera cittadinanza.

Questi propositi sono importanti per legare esperienze e azioni comuni. Fare rete vuol dire scambiare buone pratiche cioè evolvere. Sono convinta che il sistema collaborativo della partecipazione e del coinvolgimento delle associazioni in questo progetto ha sviluppato nuovi comportamenti grazie ai quali è migliorato l’ ascolto, si sono superati ostacoli, ci si è messi in discussione.

La Municipalità 2 ha visto lo sviluppo di questo progetto, nato in via sperimentale lo scorso anno e, nonostante le difficoltà generate dal Covid-19, sviluppatosi con molto impegno ed interesse da parte di tutti i partecipanti. Ritiene l’esperienza esportabile anche in altre Municipalità del Comune di Napoli?

Si. L’impegno positivo e operoso dei borsisti durante l’ intero percorso di formazione e di reinserimento lavorativo ha cancellato perplessità e titubanze e ottenuto risultati visibili.

 

L’auspicio di tutti coloro che hanno collaborato a questo progetto coordinato da Obiettivo Napoli, Ente del Terzo settore che da anni opera nella città di Napoli a favore delle categorie fragili, è che la positiva esperienza possa diventare un appuntamento annuale.

Orsola Grimaldi

 

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