Lavoro, Banche, Territorio, Sindacato: attualità e prospettive al tempo del Covid-19

La web conference della Segreteria e Presidenza UNISIN Regionale della CAMPANIA, tenutasi lo scorso 23 marzo, dal titolo “Lavoro, Banche, Territorio, Sindacato: attualità e prospettive al tempo del Covid-19”, è stata occasione di spunti per interessanti riflessioni da parte dei tanti intervenuti.

L’organizzazione del convegno è stata curata da Bianca Desideri, Segretario Regionale responsabile di UNISIN Regionale CAMPANIA, giornalista e direttore della testata giornalistica Professione Bancario che ha moderato l’incontro e introdotto gli interventi degli illustri relatori.

L’on. Gennaro Migliore, componente della Commissione Affari Esteri e Comunitari e della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere, nel suo intervento ha ricordato la priorità, in ogni situazione, di riconoscere i diritti fondamentali dei lavoratori. Il diritto al lavoro deve essere sempre anche diritto alla salute ed alla salvaguardia contrattuale. Ha, quindi, sottolineato la necessità di un raccordo tra territorio e credito, soprattutto in questo momento di forte crisi per tante categorie economiche, in modo particolare per le piccole imprese e per le partite IVA, che soffrono di una grande crisi di liquidità. Un puntuale intervento governativo è ora fondamentale. In questo particolare momento i lavoratori del credito sono stati sempre presenti, a beneficio di tutte quelle persone in difficoltà economica a causa della attuale crisi. Sarà, comunque, prioritaria una decisa attività, volta ad impedire che la criminalità approfitti di questo momento di crisi economica e finanziaria per conquistare nuovi spazi.

La Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli Isabella Bonfiglio ha rappresentato i tanti e gravi problemi che in questo particolare momento affliggono molte lavoratrici e lavoratori, anche degli istituti di credito, che vivono la situazione del lavoro agile con particolare difficoltà, ormai aggravata dalla attuale situazione determinata dal COVID-19. In particolar modo è diffuso il fenomeno del cosiddetto straining, che viene attuato con un comportamento vessatorio nei confronti del lavoratore, che subisce una sorta di isolamento, con la mancanza di formazione e la mancata indicazione del lavoro da eseguire. La lavoratrice e il lavoratore in agile affrontano un grande stress, per la mancanza di carichi di lavoro adeguati e la conseguente necessità di presidiare la propria postazione di lavoro in attesa di avere qualcosa da fare. Purtroppo, tale situazione porterà ad un’aumentata necessità di assistenza psicologica nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che subiscono tale comportamento.

Domenico Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, nel suo intervento, ha sostenuto la necessità che le forze politiche facciano squadra al fine di porre rimedio alla fragilità strutturale dell’economia del territorio meridionale, aggravata ancora di più dall’attuale pandemia, così da poter essere al fianco della vera imprenditoria meridionale e dell’imprenditoria giovanile. Sarà necessaria una interlocuzione tra le varie istituzioni, così che la perdita dei centri decisionali che erano rappresentati dai due banchi meridionali, siano compensati da un’opera concreta di credito al Sud.

Il segretario generale di UNISIN Emilio Contrasto nel suo intervento, tra le altre cose, ha avuto modo di ricordare come i bancari abbiano continuato a svolgere il loro lavoro in questo periodo e come il settore abbia registrato vittime del Covid-19. Ha, inoltre, evidenziato come, alla fine di questa emergenza sanitaria, il lavoro agile dovrà rientrare in un’ottica di volontarietà, con i limiti temporali previsti dall’attuale CCNL, garantendo il diritto alla disconnessione. Ha ricordato come questa pandemia sia intervenuta su una situazione economica già di per sé non florida, peggiorandola oltremodo, con il rischio, o meglio la certezza, che negli anni si aggraverà sempre più la situazione dei cosiddetti “crediti deteriorati”. Infine, poiché l’erogazione del credito è legata a coefficienti patrimoniali definiti a livello europeo, l’aumento delle sofferenze porterà necessariamente ad una minore capacità delle banche di concessione del credito. Invece è prioritario che le banche seguano in modo adeguato le famiglie, le piccole e medie aziende, i giovani e l’imprenditorialità giovanile. Con l’utilizzo appropriato dei fondi Next Generation Eu sarà possibile favorire il rilancio di tutto il Paese, con una particolare attenzione al Sud.

Per Giuseppe Scalera, già Senatore della Repubblica, giornalista, scrittore, medico, l’epidemia di Covid-19 ha portato un cambiamento nei rapporti interpersonali e nella vita di tutti i giorni, per ognuno di noi, a causa della mancanza di contatto. Si sostituisce a tutta una serie di attività svolte da sempre in un certo modo, qualcosa di nuovo con cui, in futuro, dovremo abituarci a convivere. Anche per tanti aspetti, quali il lavoro agile o la didattica a distanza, ci saranno delle sfide da affrontare,occorrerà comprendere le varie interconnessioni, anche psicologiche, correlate. In questo momento il discorso vaccinazioni è importante, occorre che ognuno affronti l’aspetto che riguarda la propria disciplina, le proprie conoscenze, però è anche necessario fondersi e abbracciare più aree del sapere per farle dialogare tra di loro. Un messaggio importante che la pandemia ci lascia è che bisogna percorrere nuovi territori e sviluppare percorsi multidisciplinari, ci saranno nuovi appuntamenti e nuove sfide e si dovrà cercare di trasformare in qualcosa di positivo questo straordinario momento di cambiamento.

L’on.le Stefano Caldoro, già presidente della Regione Campania, ha sottolineto la difficoltà che esiste al Sud per quel che riguarda la questione del credito e il ruolo delle istituzioni locali, che dovrebbero complessivamente lavorare insieme per migliorare la situazione del territorio. La mancanza di centri decisionali dovrebbe essere compensata da un gioco di squadra moderno e dalla necessità di fare proprie le migliori esperienze che si sono avute in ambito europeo, facendo l’esempio della unificazione delle due Germanie, quando il più grande fattore di divario europeo, che era appunto quello tedesco, fu notevolmente ridotto, permettendo alla Germania di fare passi da gigante. Una simile azione dovrebbe essere messa in atto per ridurre il divario tra Nord e Sud nel nostro Paese. Quando non c’è nessuna nuova idea bisogna fare proprio quanto di meglio hanno fatto gli altri, in questo caso quanto di meglio è stato fatto in Europa. Sarà, però, necessario che tutti collaborino. Questo sarà soprattutto compito del governo centrale, perché non possiamo lasciare alle autonomie locali la possibilità di risolvere problemi che le autonomie non possono risolvere. Soltanto lo stato centrale puòattivare misure speciali volte a garantire un flusso di credito per il rilancio dell’economia, un sostegno alle imprese meridionali e affrontare i vari temi, quali la sfida del Recovery Fund.

Massimiliano Iannaccone, presidente di UNISIN Regionale CAMPANIA, ha parlato dell’opera del sindacato a fianco delle colleghe e dei colleghi impegnati nel garantire l’attività di un servizio essenziale, con le turnazioni e con filiali che chiudono per effetto della pandemia. La mancanza di sedi decisionali di grandi banche al Sud si sente anche per il mancato gettito fiscale che una volta era assicurato dalla presenza nelle regioni meridionali delle sedi legali di istituti di credito importanti a livello nazionale. Le banche operano nel meridione, mai benefici reddituali non restano al Sud. Sempre più importante è sostenere le imprese meridionali ed è necessario che ci siano assunzioni di giovani meridionali e che i giovani assunti al sud non vengano dirottati a lavorare al Nord, abbandonando quindi la propria terra. Occorre una maggiore coesione organizzativa, strutturale, economica e finanziaria per permettere di invertire questo trend di impoverimento economico e culturale del Sud.

I tre Vicesegretari di UNISIN Regionale Campania Andrea Brancaleone, Francesco Grandine e Luigi Sarro, hanno portato le testimonianze di come ha vissuto quest’anno il Sindacato, in prima linea, nelle rispettive banche Monte dei Paschi di Siena, Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Umberto Aleotti, docente di diritto internazionale alla Scuola Superiore per mediatori linguistici di Maddaloni, ha evidenziato l’importanza del rapporto tra le fonti del diritto dell’Unione Europea e quelle del diritto italiano.

Antonella Batà, docente di diritto alla facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Napoli Federico II, ha trattato vari aspetti riguardanti il lavoro agile, con un’analisi dei vantaggi e degli svantaggi ed una particolare riflessione sul diritto alla disconnessione, sull’attuale normativa e le prospettive future.

Negli ulteriori interventi, Giovanna Mugione, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “G. Marconi” di Giugliano in Campania ha trattato le nuove normative che impattano su scuola professionale e territorio; l’avvocato giuslavorista Neil MacLeod, cultore del diritto presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha portato la testimonianza relativa alla propria esperienza di legale impegnato con il Sindacato, in relazione all’attuale situazione; Assunta Landri, psicologa e psicoterapeuta consulente della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nonché psicologa dello Sportello d’Ascolto QUIperTE UNISIN Regionale CAMPANIA, nel suo articolato intervento ha considerato le varie implicazioni di carattere psicologico legate alla pandemia, al lockdown ed al lavoro agile.

Andrea Brancaleone

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