Mariano Fortuny è stato uno stilista, designer, e pittore. La sua conoscenza dei motivi decorativi e lo studio sistematico delle tecniche di stampa e soprattutto la forte dedizione all’arte (trasmessa dai suoi genitori), gli consentì di sperimentare combinazioni diverse di pigmenti. Grazie a queste tecniche ottenne effetti cromatici mai avuti da nessuno prima di allora.
Mariano Fortuny y Madrazo nasce a Granada il 3 maggio del 1871. La madre di Mariano, invece, si chiamava Cecilia de Madrazo ed era la figlia dell’artista Federico de Madrazo e nipote di Josè de Madrazo. Il padre di Mariano era il pittore catalano Marià Fortuny i Marsal. Quest’ultimo, però, venne sfortunatamente a mancare quando il piccolo Mariano aveva appena compiuto 3 anni. Presa dal forte dolore, Cecilia fu spinta alla decisione di cambiare vita trasferendosi a Parigi assieme a Mariano dove iniziò a dedicarsi all’arte per la prima volta.
All’età di diciotto anni, il piccolo aspirante pittore si trasferì, assieme a sua madre, a Venezia dove aprì il suo laboratorio nell’allora Palazzo Pesaro Orfei. Da quel momento in poi Mariano dedicò tutto sé stesso alle sue più grandi passioni: la pittura, l’incisione, la scenografia, la scenotecnica e le arti applicate e non solo, assieme con sua moglie Hnriette Negrin diedero vita a meravigliosi creazioni di moda recuperando l’abbigliamento greco, le stampe di Morris e altri particolarissimi motivi decorativi catalani. Ancora, fu in grado di realizzare uno stile nuovo caratterizzato da lunghe tuniche “Delphos” realizzate con tessuti leggeri lavorati a sottilissime piegoline, dando così origine ad una delle tecniche ancora oggi più usate (e ottenendone il brevetto nel 1909): la plissettatura.
I meravigliosi tessuti artistici sono ancora tutt’oggi realizzati con le stesse tecniche e macchinari che Fortuny stesso fondò.
Il successo a Parigi
Famosi artisti di teatro erano lieti di frequentare lo studio di Fortuny, e per l’inaugurazione di un teatro parigino nel 1906, egli disegnò i costumi di scena tra cui grandi scialli in seta stampata (Knossos).
Il giovane stilista amava frequentare anche il laboratorio di Paul Poiret, dove iniziò esperimenti per la stampa dei tessuti e colorazione delle stoffe grazie alla collaborazione di chimici esperti di coloranti. Nel giro di pochissimi anni il laboratorio veneziano di Palazzo Orfei aveva oltre un centinaio di lavoranti.
Nel 1927 Elsie McNeill, decoratrice d’interni americana, affidò a Mariano i diritti esclusivi sulle vendite dei suoi prodotti negli Stai Uniti. Da lì a poco fu aperto, a New York, un punto vendita di stoffe Fortuny al 509 di Madison Avenue in collaborazione con il noto rivenditore all’ingrosso di tessuti Arthur Humpret Lee. Nello stesso periodo la rivista Vogue dedicò un articolo agli abiti di Fortuny, ma con la grave crisi mondiale economica del 1929 i tentativi di conquista del mercato americano furono ridimensionate nettamente, e, negli Anni ‘30, le vendite all’estero diminuirono sempre più a causa anche dell’introduzione dei divieti di importazione di cotoni, velluti e sete così, nel 1951, la società Fortuny chiuse definitivamente. Ma la stima per le creazioni di Fortuny da parte della contessa americana era immensa, difatti, lo aiutò nella sua carriera in America tanto che, in uno dei musei più importanti come il Metropolitan Museum di New York, inserirono le stoffe e gli abiti Fortuny nelle loro collezioni.
Mariano Fortuny morì all’età di 78 anni a Venezia il 3 maggio del 1949.
Alessandra Federico