“La neve in tasca”, la raccolta di poesie di Franco Filice

Si terrà venerdì 20 maggio alle ore 18.00 a Napoli, presso la libreria The Spark creative hub in piazza Borsa, la presentazione del libro di poesie “La neve in tasca” di Franco Filice, Edizioni Oedipus. Con l’autore, interverrà l’attrice e drammaturga Daniela Mancini che leggerà alcuni brani tratti dal volume.

Franco Filice è traduttore letterario dal 1992. Ha esordito con il romanzo Thomas mio padre, di Monika Mann, Tullio Pironti. Dopo la traduzione della raccolta di saggi Contro l’antisemitismo, di Theodor W. Adorno, Manifestolibri 1994, per lunghi anni si è occupato della gestione della biblioteca del Goethe Institut di Napoli, prima di riprendere la traduzione letteraria come principale attività. Traduce soprattutto opere di narrativa tedesca contemporanea, tra cui, negli ultimi anni, Mare calmo, di Nicol Ljubic, L’angelo dell’oblio, di Maja Haderlap, La cosmonauta e Una terra senza fine, di Jo Lendle, La Stasi dietro il lavello, di Claudia Rusch, Figlie dell’estate, di Lisa-Maria Seydlitz, tutti per Keller editore, nonché Harold e Billy, di Einzlkind, per edizioni nottetempo. Ha insegnato Lingua e traduzione tedesca presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

 

Il re scugnizzo

Quanto è aderente la figura di Maradona al monello napoletano indicato nel titolo?
Diego era il perfetto modello di scugnizzo: cresciuto in strada, bambino vivace e irrequieto con una famiglia poco abbiente alle spalle… Le caratteristiche c’erano tutte.
Nel Novecento il calcio ha sconfitto i totalitarismi di Hitler e di Stalin.
Quale funzione politico-sociale-antropologica ha assunto Diego Armando Maradona?
Dittature e regimi totalitari hanno sempre sfruttato lo sport a fini propagandistici e politici. Lo stesso Maradona, su cui aveva messo gli occhi il dittatore argentino Videla, aveva rischiato di diventare oggetto di propaganda. Il suo rapporto con la politica è stato, però, sempre distaccato, nonostante le sue idee, notoriamente orientate a sinistra, e la sua amicizia con Castro: Diego si limitava a sostenere con la sua popolarità le cause sociali e politiche che sentiva vicine. Quello che offre in particolare la sua parabola umana, con la sua ascesa e la caduta, è però un esempio senza pari di come il talento – indipendentemente da chi lo possiede – possa cambiarti la vita.
Il 25 novembre 2020 la notizia del decesso di Maradona richiamò con veemenza l’interesse dell’opinione pubblica internazionale.
Un campione dello sport quale eroe tragico contemporaneo?
Diego è stato un uomo con uno strepitoso talento e un’enormità di difetti: due aspetti destinati a catalizzare l’opinione pubblica. Ha incarnato la forza, la fragilità, la ricchezza e la povertà. Con la sua vita ha raccontato una storia epica che resterà nella memoria e nel cuore di molti.
La sceneggiatura è accompagnata da emozionanti illustrazioni. Quali sono i ritmi della collaborazione tra chi crea una graphic novel?
La storia la scrivo da solo, dopo aver raccolto le idee e tracciato le linee fondamentali della trama. Quindi fornisco a Ernesto tutti i dettagli: le immagini di riferimento, i luoghi e talvolta anche schizzi della scena che avevo in mente. Dopodiché inizia il lavoro duro: il suo. Ernesto si isola per un paio di mesi e torna con quelle tavole meravigliose che ha visto. È un lavoro che portiamo avanti separatamente, malgrado la comunicazione resti costante.
Paolo, può offrirci un ricordo personale che lo lega al Pibe de Oro?
Negli anni in cui Diego era a Napoli, per una serie di vicende, finii in una scuola privata e mi ritrovai in classe Ciccio Baiano, che allora giocava nel Napoli. Quel giovane calciatore era letteralmente assillato dalle domande sulla vita privata di Maradona, come se il resto della squadra non esistesse. Pochi mesi dopo arrivò lo scudetto e alcuni di quei giorni incredibili sono finiti inesorabilmente nella nostra graphic novel.
Paolo Baron e Ernesto Carbonetti muovono i primi passi nel fumetto pubblicando Suburbans (2013) e Punk is Undead (2016) per 80144 Edizioni. Nel 2017 esce per Magic Press la graphic novel Lazzaro, il primo zombie e – sempre per 80144 Edizioni – Chiedi a John. Quando i Beatles persero Paul (2018), pubblicato anche in Francia, Spagna, Brasile e Stati Uniti per Image Comics col titolo Paul is Dead. Per il mercato internazionale – in lingua inglese – è appena uscito Jim Lives. The Mystery of the Lead Singer of The Doors and the 27 Club (Image Comics).
Giuseppina Capone

Il CITS e il Symposium sulla fotografia sociale

La fotografia sociale è il tema su cui si è basato il Symposium presso la sede del progetto Uniforme. Vincenzo Angrisani, Raffaele Federico, Emilio Oriente e Carlo Landolfi sono stati i conduttori di questo conviviale incontro descrivendo, accuratamente, la storia della fotografia. La fotografia oltrepassa i secoli attraversando anche l’evoluzione sullo studio da parte di artisti e scienziati fino ad arrivare ai tempi moderni dove, l’utilizzo dello Smartphone, è riuscito a svalutare il valore di questo strumento diminuendone, appunto, il potere suggestivo e rivoluzionario.

Può ancora oggi la fotografia svolgere la funzione di scuotere quelle coscienze impigrite perché rassegnate da una ineludibile realtà circostante? E’ questo il quesito che molte persone al giorno d’oggi si pongono. Le risposte date alla domanda sono state tutte diverse e sostanziate da esempi recenti; quello riportato nella discussione è relativo al propagarsi di immagini sui social che, nell’arco di poco tempo, sono state in grado di diventare virali e manipolare e influenzare, purtroppo e spesso negativamente, il comportamento delle persone più sensibili e fragili. Per questo motivo, la fotografia, deve tornare ad essere utilizzata allo scopo di trasmettere emozioni, a chi la osserva e a chi la scatta, attraverso informazioni interessanti e idee positive atte a migliorare l’ambiente e la qualità della vita delle persone. A tal proposito, attraverso il programma di attività sociale denominato “Scatta e riscatta”, il progetto “Vivere meglio” utilizza proprio la fotografia come strumento di sensibilizzazione e risveglio delle coscienze. Da settembre 2021 questo progetto ha dato vita ad una serie di iniziative che ha stimolato i cittadini a partecipare attivamente (singoli o in gruppi) e che, con le foto-segnalazioni di degrado ambientale e igienico sanitario, (indirizzate agli enti responsabili e alla Stampa) sono riusciti a evidenziare alcune problematiche risolte poi con esito positivo. Al dibattito, seguito agli interventi, ha piacevolmente partecipato con interesse il cospicuo pubblico presente al Symposium, che ha, inoltre, collaborato ad incrementare l’incontro con nuove idee e nuove proposte.  Tutti gli interventi saranno inseriti in una pubblicazione.

Alessandra Federico

FoCS: La condizione delle Donne negli eventi bellici

“La condizione delle Donne negli eventi bellici e nelle situazioni di conflitto” è il titolo dell’incontro tenutosi alla Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus.

“L’iniziativa – ha evidenziato il prof. Antonio Lanzaro, presidente della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus – raccoglie e rilancia, come focus di discussione, quanto emerso dalle riflessioni e istanze rappresentate a più voci in questi tragici mesi”

Si è trattato di una mattinata dedicata alla forte riflessione, così come nella tradizione della Fondazione, sulla condizione della Donna nelle situazioni di conflitto e guerra non solo di quelle in corso ma anche come non sia sostanzialmente mutata nel corso dei secoli.

Sono intervenuti: il presidente della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus prof. Antonio Lanzaro, la dott.ssa Bianca Desideri, Giornalista-Giurista, Direttore “Centro Studi e Ricerche Mario Borrelli della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus”; la dott.ssa Matilde Colombrino, assistente sociale della Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus; Gaetano  Bonelli, Direttore del Museo di Napoli-Collezione Gaetano Bonelli e della Casa Museo “Enrico Caruso”; la dott.ssa Assunta Landri psicologa – psicoterapeuta, consulente Procura della Repubblica presso Tribunale di Napoli Sportello d’ascolto psicologico ”FocsAscolto” Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus.

Gli interventi, tutti di particolare interesse, hanno analizzato –  partendo dall’importanza fondamentale del rispetto del diritto internazionale, troppo spesso calpestato nelle situazioni di guerra e conflitto, per non dire completamente ignorato – la condizione delle donne e le violenze che nei loro confronti vengono perpetrate.  Al temine degli interventi la parola è passata al pubblico presente in sala che ha partecipato attivamente alla discussione con osservazioni e ponendo domande.

Un incontro dedicato a tutte le Donne ucraine e alle Donne di tutto il mondo coinvolte in situazioni di conflitto e violenza per sensibilizzare sempre più tutti a lavorare per la pace in ogni situazione e in ogni luogo.

Orsola Grimaldi

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