Dottoressa Ciaravolo, qual è il sentire comune rispetto allo stupro, oggi, stanti le campagne d’informazione promosse da stampa, istituzioni e social network?
Credo che ancora siamo lontani da un’informazione corretta e capillare sullo stupro e sul tema della violenza di Genere . Dobbiamo fare di più nell’ambito della scuola e della formazione di esperti. Trattare la violenza sessuale come più volte evidenziato nel libro, significa diventare per queste donne cestino , significa essere sfiorati da brutture indicibili e se non adeguatamente formati , si corre il rischio di colludere.
Oggidì, il corpo messo al centro del dibattito nella società contemporanea è quello muliebre. Quali forze diverse ed in contrapposizione si combattono su questo campo?
Nel libro è stato analizzato il tema del corpo femminile come costruzione culturale volta a dimostrarne l’inferiorità biologica che ha contribuito alla creazione di stereotipi . Un corpo e’ una persona da dominare. La donna viene deumanizzata e “cosìficata” oggetto di piacere e potere usato, consumato e gettato come carta straccia.
Si reputa che la intimate partner violence si riveli una strategia per “fare il genere”, e per “fare le maschilità”. La polisemia di accezioni (genere linguistico, biologico e sociale) che la lingua sviluppa dimostra quanto la dimensione linguistica emani riecheggiamenti nella maniera in cui si avverte la realtà, si erige l’identità e si calcificano i preconcetti. Reputa che modi di dire, proverbi e battute possano costituire l’anticamera di forme di violenza?
Il linguaggio è lo speculare delle strutture profonde sociali e cognitive che influenzano i modi di pensare e di essere. Linguaggi sessisti, razzisti che inferiorizzano umiliano l’altra/o da sé fanno parte del circuito della violenza.
Quanto è responsabile la società nel suo complesso nell’avvalorare la cultura dello stupro?
Lo stupro come la violenza sono un fenomeno culturale e come tale vanno affrontati in senso multidisciplinare. Vale a dire attraverso una visione psicologica, antropologica, giuridica politica e legislativa. Nel libro mi sono avvalsa della collaborazione di esperti in varie discipline :Emerita Cretella, Stefania Ascari, Antonella Esposito, Nunzia Brancati, Valeria Fedeli, Luigi Riello, Alessandro Giuliano, Mauro Valentini.
A., una diciottenne a cui, in una giornata di sole, “d’improvviso si è spenta la luce” Qual è la sua storia?
Una storia dolorosa, come tutte quelle in cui si consuma una violenza che lascia come un terreno riarso , un buio improvviso dal quale sembra di non poter più uscire. Ma la forza della rinascita sta proprio in nella storia, in quel racconto che A ha volto donare per andare oltre quel buio. Mi auguro che questo ,insieme al lavoro terapeutico potrà far rinascere nuovi semi di speranza in una nuova alba di vita.
Virginia Ciaravolo Psicoterapeuta – criminologa, Presidente dell’Associazione Mai più violenza infinita Onlus, si occupa prevalentemente di Donne e minori. Esperta in reati di violenza di genere, abusi, bullismo e cyberbullismo. Laureata in Psicologia, Psicoterapeuta specialista in infanzia, adolescenza ed età adulta. Nel 2010 coniuga la sua passione per la criminologia conseguendo la laurea in Scienze dell’investigazione e sicurezza, presso l’Università di Perugia. Formatrice in numerosi corsi sulle tematiche evidenziate, ha collaborato con la Questura di Napoli ed e’ docente/consulente esterno per il Dipartimento Pubblica sicurezza. Fa parte della task force del primo Osservatorio nazionale CNOP sulla prevenzione dei suicidi. Inoltre collabora al Tavolo tecnico su abusi minori in ambito sportivo, Dipartimento Sport Presidenza Consiglio dei ministri Autrice di numerose pubblicazione, l’ultima opera pubblicata luglio 2021 per Armando Editore “ La violenza di genere dalla A alla Z.” .
Giuseppina Capone