Dragon Ball è una delle serie manga/anime più famose al mondo. La storia nasce nel 1984 da un’idea di Akira Toriyama e da lì a poco appare sulla rivista Weekly Shonen Jump, trovando, in seguito, la sua continuazione nell’adattamento televisivo dal 1986 al 1996 in Giappone, per poi riscuotere un successo a livello mondiale.
Akira Toriyama è nato il 5 aprile nel 1955 in Giappone, città di Kiyosu, ha frequentato la Prefectural High school di Tokyo e ha lavorato per la Shueisha e Bird Studio.
Ispirato dalla cultura cinese (Il viaggio in occidente classico della cultura cinese), dal cinema, in particolare dal kung-fu del noto attore Jackie Chan, dai classici del cinema western e di fantascienza (evidenti le influenze di film come Terminator, Alien, Frankestein, Dracula) e dall’animazione Disney, l’artista, ha creato una delle opere di animazione più famose e riconosciute, che ha accompagnato e avvicinato una moltitudine di generazioni per oltre un trentennio.
Il mondo di Dragon Ball presenta una visione futuristica e fantastica della terra, affiancata da elementi che richiamano all’era della Preistoria e, contemporaneamente, ad elementi tipici della magia.
Il mondo di Dragon Ball presenta specie antropomorfizzate, esseri umani, esseri artificiali, alieni e interpretazioni di figure divine.
Inizialmente, l’idea di Akira, era quella di realizzare un manga con protagonista femminile (Bulma), ma in seguito il ruolo principale venne affidato al piccolo Son Goku, giovane, forte ed esperto di arti marziali. Rimasto orfano del suo unico genitore, il giovane, vive sulle montagne e non ha mai avuto contatti con altri esseri umani, ad esclusione del suo nonno defunto.
Ed è proprio l’incontro con la giovane Bulma a determinare l’inizio del grande viaggio del protagonista alla ricerca delle fantomatiche sfere del drago.
Il percorso di Goku è un vero e proprio viaggio alla scoperta del nuovo, dell’inverosimile, dell’incredibile. La ricerca delle sfere del drago è il pretesto narrativo che porta il personaggio a crescere, a compiere delle scelte, a migliorarsi sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale.
Il protagonista è un ragazzo dal cuore puro e lindo, libero da ambizioni materiali o di potere; e, la ricerca delle sfere capaci di esaudire i desideri, è dettata unicamente dalla volontà di abbattere una delle paure ancestrali dell’essere umano: la morte.
Goku, affronta una serie di antagonisti nel corso della storia e molti di essi sono rappresentazioni metaforiche di vari aspetti del male e delle inquietudini dell’essere umano; creature demoniache che si ispirano all’immaginario collettivo e a credenze religiose tipiche del mondo orientale. Ancora, l’esercito del Red Ribbon, nella prima serie Dragon ball, è una chiara denuncia ai sistemi totalitari che mirano alla conquista mediante la tecnologia militare e strategia del terrore. Mentre i personaggi provenienti dallo spazio rappresentano la paura dell’ignoto ma anche la consapevolezza dell’esistenza di altre forme di vita, ponendo interrogativi e riflessioni su differenze e similitudini tra umani e non.
I personaggi nati dalla mano dell’uomo, hanno un ruolo importante nella serie: essi mirano sull’evidente influenza che le macchine hanno nella vita dell’uomo, rappresentando il male che egli crea al fine di conquistare e, allo stesso tempo, sono creature che sviluppano un’intelligenza autonoma e una sorte di anima simile a quella umana. Infatti, nella serie, spesso i robot manifestano sensibilità, empatia, gentilezza e compiono scelte non dettate dai propri creatori.
L’arco narrativo di Dragon Ball Z è un metaforico viaggio che avanza una profonda critica all’uomo attraverso la sua trama lineare e apparentemente semplice. Quest’opera è riuscita ad unire, nel suo piccolo, il mondo orientale con quello occidentale, lasciando un segno indelebile nelle generazioni e nei cuori delle persone.
Alessandra Federico