Il patrimonio di Napoli e della Campania: Parco del Poggio

Napoli è davvero la città dei Miracoli.

La collina dei Colli Aminei è parte della terza Municipalità comprendente il Rione Sanità dove si trova la piazza dei Miracoli.

Dal rione Sanità partono numerose strade in salita che custodiscono la storia della città e appaiano come percorsi di campagna.

Salendo via della Conocchia arriviamo all’antico convitto Pontano alla Conocchia  chiamato così per l’antico mausoleo romano che si trovava nei pressi del Parco del Poggio.

Nel 2001 quel piccolo ma stupendo luogo naturale e salubre fu restituito alla cittadinanza trasformandolo in un parco pubblico.

Il Parco si trova in un’antica cava di tufo che fino agli Anni  Sessanta era utilizzata per l’edilizia. Terminata l’estrazione del tufo, la cava fu abbandonata per diversi anni fino a quando nel 1998 il Consiglio comunale pervenne a progettare la realizzazione in quell’area di un parco urbano.

Quella realizzazione fu commentata dall’Amministrazione Comunale con queste parole: “Sulla collina di Capodimonte, il parco è un esempio di recupero di un’area di cava, sottratta alla nuova edificazione che ha modificato tra gli anni sessanta e settanta l’aspetto della zona”.

Dal parco si gode uno dei più bei panorami della città che si affaccia direttamente sul centro storico e sul meraviglioso golfo di Napoli.

Questo fazzoletto di terra è davvero un gioiello, non molto conosciuto per la sua posizione nascosto tra le stradine dei Colli Aminei, ma chiunque lo raggiunga rimane colpito profondamente dalla sua straordinaria totalizzante bellezza e dalla magia del luogo.

Il parco ha una superfice di 40.000 mq e si apre al visitatore con un giardino botanico e una piccola area giochi per i bambini. Il percorso che conduce all’interno si snoda attraverso leggere pendenze che portano il visitatore accanto al laghetto dove si tuffano numerose cascate d’acqua. Si attraversano i viali coperti da pergolati che proteggono dai raggi del sole. L’intero parco è costituito da vari terrazzi avvolti da ginestre e da una flora mediterranea costituita in prevalenza da olivi e corbezzoli.

Gli alberi che circondano il laghetto sono in maggior numero pini e lecci contornarti da bambù e strelitzie che si affacciano sul lago dove, di fronte ad un piccolo anfiteatro a scalinata, si trova una pedana sulla quale si realizzano spettacoli.

La meraviglia vi attende.

Alessandra Federico

 

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