Il patrimonio di Napoli e della Campania: La Real Villa Comunale

Il livello di trascuratezza nei parchi cittadini ha sembrato raggiungere il suo apice nella Villa Comunale di Napoli.

Il Parco della Villa comunale di Napoli sarebbe, in teoria, protetto da norme europee e da leggi dello Stato che ne garantiscono la cura e la assidua manutenzione da parte dell’ente pubblico locale che lo ha in dotazione.

Cittadini ed associazioni hanno segnalato continuamente per anni il livello di quasi abbandono e l’aggressione di  specie infestanti e di insetti  molto pericolosi per la vita degli alberi.

In Italia sono registrati 3.662 alberi  di interesse storico e pertanto tutelati dalle leggi dello Stato  in osservanza alle indicazioni europee, 25 alberi monumentali sono stati censiti dalla Regione Campania e facenti parte  dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia, di  questi attualmente ce ne sono solo 4 (quattro) nella Villa comunale di Napoli.

Ne potevamo contare 5 (cinque) se una palma gigante del Cile (Jubaea chilensis Johow), alta più di 16 metri e con una circonferenza di 324 centimetri e un’età  stimata  di 200 anni, non fosse stata  segata  ed abbattuta  dalla  scorsa amministrazione comunale.

L’abbattimento di questa pianta secolare, tutelata dalle leggi dello Stato e dalle normative europee, è un preoccupante segnale di come ormai già da tempo le amministrazioni comunali tutelino il patrimonio  verde cittadino.

La pianta si trovava nell’aiuola della Villa Comunale di Napoli, di  fronte all’ingresso della Stazione zoologica Anton Dohrn, era stata aggredita dal punteruolo rosso, ed alla fine è stata abbandonata al suo destino e quindi segata.

I napoletani e i turisti aspettano di vedere il nuovo volto della villa comunale al termine dei lavori di complessiva riqualificazione iniziati lo scorso giugno e la cui conclusione è prevista per il 2025.

Alessandra Federico

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