Il recupero del senso della bellezza

Tutte le espressioni e le attività del genere umano per millenni si sono attenute ad un modello di vita che ne ha consentito il progresso in armonia con la natura.

In Europa, fino a tutto il periodo del Medioevo, regnava l’armonia tra l’uomo, la natura e l’universo e ciò ha reso possibile il realizzarsi di opere di spettacolare bellezza create dall’uomo, tassello unico  nel mosaico dell’universo.

Questo pensiero era l’eredità ricevuta dalle filosofie del mondo greco-romano.

Da altre civiltà, come quelle Inca ed Atzeca ci vengono esempi  di come il pensiero che correlava il cosmo, la scienza, l’arte e l’umanità abbia influenzato l’architettura che si lasciava ispirare dalla forma dei chicchi di mais.

Quando  successivamente, ed in particolare negli ultimi due secoli, le espressioni dell’uomo si sono  distaccate da queste concezioni e hanno abbandonato il dubbio medotologico della ricerca  scientifica,  si è accostato alla scienza con lo stesso spirito di fede che aveva verso le divinità, il suo comportamento nei confronti della natura è radicalmente cambiato.

Ad esempio in letteratura, la famosa concinnitas dei latini, che dava bellezza, simmetria e armonia è andata smarrita, da chi non ha letto e studiato i nostri autori classici.

La bellezza sembra essere stata bandita dall’arte contemporanea, venendo quasi considerata di cattivo gusto e non più considerata come termine di paragone né tantomeno come obiettivo da raggiungere.

Eppure si avverte che la bellezza sta recuperando terreno apparendo nei discorsi che si fanno in tutte le manifestazioni dell’arte.

Di nuovo si torna a parlare della bellezza come fondamentale valore che deve caratterizzare  tutte le attività e tutti i rapporti umani

Si sono aperti in vari convegni dialoghi sul tema del valore dell’esperienza estetica nella formazione dei minori, in particolare alle arti figurative e all’educazione dello sguardo.

L’educazione è stata da sempre oggetto di raffigurazione nell’arte (cinema, fotografia, fumettistica, etc.)  coinvolgendo i partecipanti  attraverso i sensi nell’acquisizione o recupero del gusto del bello, del buono e del vero.

Mai come nel passato oggi c’è la necessità di parlare in maniera chiara ed inequivocabile.

E’ necessario ritornare ad educare al bello tutta la nostra società, educare alla convivialità  e ai modi gentili e leali  di rapportarsi con  gli altri fino a creare Armonia.

Alessandra Federico

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