G7: Taormina, 2017

 

Il G7 di Taormina ha confermato la distanza tra l’Europa e gli Stati Uniti di Donald Trump. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha invitato gli europei a prendere in mano le redini del destino dell’Ue, ma sempre all’interno di un clima di amicizia e reciproco rispetto tra l’Unione europea, gli USA e la Gran Bretagna.

Durante il summit del G7 è stato riaffermato il principio della lotta contro il protezionismo, tuttavia Donald Trump ha valutato negativamente la Germania a causa delle sue eccessive eccedenze commerciali.

Con le sue proposte, il cancelliere tedesco – in vista delle prossime elezioni politiche di settembre – mira a presentarsi come un polo di stabilità. La Germania sta vivendo però un profondo sconvolgimento. In passato, questo Stato ha sempre apprezzato l’aiuto dei Paesi anglosassoni al fine di non diventare la nazione troppo potente e/o troppo isolata all’interno del vecchio continente. Infatti, se da un lato gli USA garantivano la pace e la sicurezza, dall’altro la Gran Bretagna difendeva il libero commercio dalle aspirazioni protezionistiche francesi. La politica di Donald Trump e la Brexit hanno sconvolto questo equilibrio.

La Germania, dunque, non ambisce a essere la sola e unica potenza continentale europea e l’appello “noi europei” del cancelliere tedesco è rivolto alla Francia, ma non soltanto ad essa. Infatti, il Presidente Macron non sarebbe mai in grado di agire autonomamente e il gollismo in questo caso non sarebbe solo inefficace, ma perfino controproducente. Quindi, in risposta all’allontanamento degli USA e all’appello della Germania e, per quanto riguarda i rapporti anche con la Russia, c’è spazio solo per un’autentica e sinergica soluzione integralmente di tipo europeo.

Danilo Turco

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