All’America Hall presentazione di Frammenti di una storia

Sarà presentato il giorno 11 ottobre alle ore 17.30 presso il cinema America Hall il volume di Aldo Madìa “Frammenti di una storia. Dalla rivolta delle pietre al terrorismo”, una finestra nella realtà, “una finestra su una parte di storia contemporanea”. Non si tratta di un “romanzo o un racconto di fantasia ma la storia di un conflitto narrato da chi lo ha vissuto in prima persona, non al cinema ma nella realtà”.

Un  articolato volume che racconta alcuni degli anni più complessi della storia del Medio Oriente, una memoria inedita di fatti legati alla questione israelo-palestinese svoltisi nell’arco 2000-2004 visti attraverso gli occhi di “un pugno di uomini, scelti da alcuni Servizi di informazione europei” .

 

Aldo Madìa

Frammenti di una storia. Dalla rivolta delle pietre al terrorismo

Yocanprint, €16,90

2018, pp. 286

 

 

Lidia Sanseverino: poesia viva

Effervescente poetessa e attrice, Lidia Sanseverino riesce a trasferire a chi legge o ascolta le sue liriche la passione per la poesia. Amore, sentimenti, passioni, vita quotidiana sono alcuni degli elementi che animano il suo scrivere, sia in lingua italiana che in napoletano, mostrando in entrambe forza e competenza.

Interpreta con la vivacità del suo carattere e la espressività propria di un’attrice le parole che diventano versi lasciando poco spazio a una diversa interpretazione. Rende vive e pulsanti le parole esprimendo la vasta gamma di sentimenti che le animano.

Lidia Sanseverino è dotata di grande solarità e riesce a dare vivacità agli incontri culturali ai quali partecipa. E’ autrice di varie pubblicazioni.

Salvatore Adinolfi

Il Parco di Villa Floridiana ospita la tredicesima edizione del Premio Masaniello

Domani, alle 20,30, nel parco della Villa Floridiana, XIII edizione del Premio Masaniello Napoletani Protagonisti, quest’anno imperniato sul tema “Campania, terra lunare tra fertili ruine e bollenti crateri”. Numerosi, come sempre, i premiati e vari i momenti spettacolari, tra i quali un concerto della fanfara dei Carabinieri di Napoli. Sicuramente non può stupire, in un’epoca così esasperatamente competitiva, purtroppo anche al di là di ogni morale, come la nostra attuale, il proliferare di gare, concorsi, premi ed altri riconoscimenti, e giacché, notoriamente, la rarità impreziosisce e l’inflazione svaluta, non c’è neanche da meravigliarsi se tante plateali cerimonie encomiastiche inclinino a rivelarsi infine quasi come farse per sprovveduti, specialmente quando il primato può fruttare poi lauti guadagni al fortunato eletto. Paradossalmente, però, il Premio Masaniello trova, invece, la sua più originale virtù proprio nella straordinaria abbondanza dei riconoscimenti di volta in volta conferiti che lo trasforma da banale agone in singolare vetrina rivolta alla città, all’estero ed alla storia. Così, coronata da musica, danza, recitazione, finanche moda, e avvolta dalla chiara amenità del luogo ospitante, l’iniziativa di Umberto Franzese e Luigi Rispoli continua a lanciare ai napoletani ed al mondo il suo speranzoso messaggio di riscatto cittadino segnalando  esemplare laboriosità, nostrana o almeno a noi vicina, nella ferma finalità ispiratrice della manifestazione secondo la quale i vincitori ultimi e più importanti non siano, in fondo, semplicemente i premiati sul palco (quest’anno Fiorenza Calogero, Pasquale Esposito, Walter Santaniello, Luigi Sementa, Serena Venditto, Carla Viparelli, Miriam Candurro, Antonio Riscetti, Walter Wurzburger, Carmela Capaldi, Luca Cerchiai, Daniela Giampaola, Andrea Viliani, Carlo Leggieri, Anna Imponente, Sylvain Bellenger, Masimo Osanna, Giampaolo Brasili e Gesuele Castaldo), ma la gloriosa città della sirena Partenope che li ha generati o, almeno, ha saputo ispirare il loro meritorio operato.

Rosario Ruggiero

 

A San Domenico Maggiore: Arte sacra in mostra

Con l’approvazione dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, e dell’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, si inaugurerà lunedì prossimo, alle 18, nel capoluogo campano, tra le pareti del Refettorio del monumentale complesso di San Domenico Maggiore, “Il senso del sacro. Una sfida all’arte contemporanea”. Ben trentanove gli artisti in esposizione. Il catalogo della mostra è a cura dell’editore Elio de Rosa.

Jules Verne in versione di pregio

Chi non ha fantasticato e vissuto emozionanti avventure leggendo le opere di Jules Verne, immaginando insieme ai protagonisti di essere al centro della Terra o sul pallone per fare il giro del mondo in 80 giorni o nel Nautilius con il Capitano Nemo o di trascorrere cinque settimane in pallone o ancora di vivere tantissime altre avventure.

Verne ha accompagnato tantissime generazioni nel loro percorso di formazione culturale regalando con le sue fantastiche avventure emozioni e conoscenze da quando nel 1863, Pierre-Jules Hetzel, uno degli editori più importanti dell’epoca, si rese disponibile a pubblicare Cinque settimane in pallone. Questo fu il primo di 60 romanzi in cui Verne riuscì a coniugare scienza, avventura e fantastico. Fu autore anche di molti racconti brevi, i suoi viaggi straordinari.

Le sue opere hanno ispirato tantissimi film e cartoni animati che hanno fatto conoscere anche alla generazione dei Millennials macchine straordinarie e storie che per i ragazzi dei secoli precedenti erano pura fantascienza, mentre per loro sono assolutamente normali (sottomarini, elicotteri, satelliti, ecc.).

Leggiamo nella presentazione dell’opera creata da RBA Italia che secondo Hetzel, scopo della collezione era “riassumere tutte le conoscenze geografiche, geologiche, fisiche e astronomiche elaborate per la scienza moderna e rifare, nella forma avvincente che le è propria, la storia dell’universo”.

La morte nel 1905 fermò questo geniale scrittore.

Elegante e di pregio l’edizione in edicola che in questi giorni vede come prima uscita “Viaggio al centro della Terra”.

Per i non più giovani è un modo per ritornare bambini, per i giovanissimi un modo per scoprire con gli occhi di oggi il mondo di ieri e la capacità di vedere lontano di Jules Verne e soprattutto di leggere e sfogliare le pagine di un libro ricco anche di illustrazioni d’epoca.

Salvatore Adinolfi

Antichi culti e malavita nel romanzo di Maria Elefante

Sarà presentato stasera, alle 20,30, sulla splendida Costa d’Amalfi, nell’ambito dei “Salotti letterari” del Bar Bistrot 52 di Minori, con l’intervanto di Alfonso Bottone e di Maria Coppola, il libro di Maria Elefante, docente di Lingua e Letteratura latina presso l’università “Federico II” di Napoli, già insignita del premio internazionale “Th. Mommsen” e premiata ai concorsi letterari “L’Iguana” e “Dickinson”, “Mala Semenza”, edito da Homo Scrivens, romanzo ambientato in terra vesuviana, nell’arco di tempo che va dall’ultimo dopoguerra ad oggi, mescolando antichi culti e moderne iatture malavitose.

“Correlazioni astratte” a Grosseto

Si inaugurerà, il 3 settembre prossimo, “Correlazioni astratte”, mostra d’arte curata da Maurizio Vitiello che, fino al 23 settembre prossimo, dalle 17,30 alle 19,30, esporrà, presso l’Associazione Artistico Culturale”Eventi” di Grosseto, opere dei maestri Eduardo Ferrigno, Antonio Izzo e Gianni Rossi, in collaborazione con il Dipartimento Campania dell’Associazione Nazionale Sociologi.

In edicola Misteri nascosti: Dossier Ufo

Tornano in questi giorni gli X-files e gli Ufo con la programmazione della prima stagione della serie andata in onda dal 1993 al 2002 e successivamente a partire dal 2016 che vede protagonisti Fox Mulder e Dana Scully, coinvolti in mille esperienze extrasensoriali/paranormali e strane presenze aliene.

Ancora alieni nella serie Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. con il dna alieno che fa rivivere il direttore  Phil Coulson e l’esistenza degli Inumani.

In contemporanea in edicola esce la collana della Hobby & Work “Misteri nascosti” che, con una elegante veste editoriale, presenta un piano dell’opera di particolare interesse per gli appassionati di “poteri occulti, contatti alieni, lobby mondiali, fenomeni paranormali…”.

Quello che la “gente normale non avrebbe mai dovuto sapere” si concretizza nelle pagine del volume sugli Ufo (Unidentified Flying Objects, oggetti volanti non identificati). Dossier Ufo presenta infatti Area 51, il mistero di Roswell, gli avvistamenti, i fascicoli classificati top secret, i confidential files.

Anche gli altri volumi della collana stimoleranno la voglia di saperne di più dei lettori: Templari e Sacro Graal, Torri gemelle, continente perduto, piramidi, esperienze già vissute, massoneria esoterica, custodi del soprannaturale, città magiche: Torino, Barcellona, Praga, sono alcuni dei temi trattati nella collana.

I grandi enigmi della storia racchiusi nelle pagine di “Misteri nascosti” perché, riprendendo la frase scelta per la presentazione della collana, come diceva Socrate “Solo la ricerca porta alla verità”

 

In edicola “Gli Egizi e le piramidi”, primo numero de “Le antiche civiltà”

E’ in edicola il primo numero della collana “Le antiche civiltà”, in vendita con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. La serie, composta in totale da 35 volumi inediti e illustrati, scritti da storici e archeologi di fama, è realizzata dall’editore Giunti in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) e le riviste “Archeologia Viva” e “Art e Dossier”.

La collana porterà i lettori alla scoperta delle civiltà antiche dalla preistoria all’età moderna, a partire da quella dell’Egitto.

“Gli Egizi e le piramidi”, con la prefazione del direttore del MANN,  Paolo Giulierini, presenta i principali eventi  e personaggi della storia di un popolo e dei suoi faraoni, ancor oggi ricca di misteri.

“Se si vuole avere un giudizio critico, consapevole e autonomo sui fatti del Mediterraneo attuale, – scrive Paolo Giulierini – non si può che ripartire dall’Egitto, dalla Grecia, da Roma, dagli Imperi orientali che tanto hanno segnato, in termini di cultura e contaminazioni etniche, le nostre società”.

Una collana dall’elegante veste editoriale, ricca di suggestive immagini come, nel primo volume, quelle delle piramidi, dei templi, della sfinge e di tantissime costruzioni e opere presenti in Egitto e nei principali musei di tutto il mondo.

Un volume, quello sugli Egizi, di grande fascino  sia visivo che culturale, un viaggio appassionante in un mondo che da sempre ha suscitato l’interesse degli archeologi, degli studiosi e di tutti coloro che restano affascinati dall’Egitto e dalla sua storia.

Un volume, una collana,  che non può mancare nelle biblioteche degli amanti della cultura e dell’arte. Così come non può mancare una visita alla ricca e, cronologicamente più antica, collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Bianca Desideri

A Buccino la magia della Smorfia in una mostra itinerante

 

Rendere ancora più affascinante la storia della Tombola Napoletana, reinterpretarne le peculiarità legate ad ogni singolo numero, è di per sé un obiettivo ambizioso, ma è anche lo scopo della mostra itinerante “Capitombolando”, nata dall’iniziativa dell’associazione Onlus Thule non solo doposcuola, di Castel San Giorgio in provincia di Salerno.

Questa manifestazione, che da tempo si svolge in giro per la Campania nel periodo delle vacanze natalizie, quest’anno si fa doppia, con un appuntamento speciale, in versione estiva, presso complesso degli Eremitani di Sant’Agostino, a Buccino, dal 12 al 9 settembre. Ma la particolarità di questo evento non è solo nel suo allestimento agostano, quanto nella trama della sua nascita.

Nel 1987, un gruppo di amici, tra cui i due artisti e coniugi svizzeri Barbla e Peter Fraefel, si ritrovarono a partecipare ad una tombolata a Campagna, con tutto il carico di allusioni, risate, leggende e aneddoti che comporta la messa in scena della Smorfia. Dopo quell’esperienza i due maestri, che hanno costruito con il territorio campano un intenso legame, decisero di mettere su tela il senso profondo di quel gioco con tutti i suoi reconditi significati. Prima quattro tele, poi la scelta definitiva di rappresentare tutti e novanta i numeri della Tombola. Un lavoro che è durato cinque anni  e che ha portato ad un risultato finale intenso, originalissimo e dalla resa visiva davvero sorprendente. Consci del patrimonio universale che rappresentano i numeri della Tombola Napoletana, i Fraefel donarono le novanta opere a quegli amici che con loro avevano condiviso il gioco per la prima volta, i quali, a loro volta, con la loro associazione Thule conclusero per una condivisione ancora più ampia di quel mondo ancestrale. Così nacque l’idea della mostra itinerante sulla Tombola Napoletana, all’inizio solo per esporre la visione di Barbla e Peter Fraefel, ma, con il tempo, la mostra si è trasformata in una competizione artistica.

La gara non ha regole, se non quella di seguire la propria fantasia nella rivisitazione dei novanta numeri della Smorfia, tutto è concesso, purché originale; quattro le categorie da premiare: pittura, scultura, fotografia e/o progettazione grafica, incisione. Ai primi classificati in ogni categoria un premio in denaro e l’acquisizione, dietro compenso, dell’opera, che va ad accrescere il valore ed il patrimonio artistico della mostra (e dell’associazione); ai secondi classificati, la possibilità di esporre in una personale una selezione delle proprie opere, oltre a quella in concorso.

Il Concorso è rivolto agli artisti italiani e stranieri, senza limiti di età, di sesso o di qualifiche culturali, nonché agli allievi di tutte le Istituzioni scolastiche, di ogni ordine e grado.

Anche la manifestazione agostana di Buccino prevede la possibilità di ammirare l’intera collezione itinerante, nonché di apprezzare e votare le opere attualmente in gara.

Rossella Marchese

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