La storia di Lina Medina, la madre più giovane del mondo

Lina Medina è stata la madre più giovane del mondo. Esattamente 78 anni fa, infatti, mise al mondo suo figlio Gerardo all’età di soli 5 anni. Una gravidanza unica al mondo e che la segnò per sempre grazie alla sua misteriosa storia. Ancora oggi, lo straordinario e misterioso caso di Lina Vanessa Medina Vásquez, scuote l’opinione pubblica e la comunità scientifica: gli esperti si interrogano ancora oggi su come sia stato possibile.

Lina nacque il 27 settembre 1933 a Ticrapo, Perù. Secondo i rapporti medici dell’epoca, la bambina si sviluppò precocemente e a 8 mesi ebbe il suo primo ciclo mestruale, altri documenti riportano 2 anni e mezzo e a 4 anni era in piena pubertà. Quando arrivò al quinto anno di vita, però, i genitori cominciarono a notare uno strano rigonfiamento dell’addome. La prima ipotesi fu tumore, per questo motivo i genitori la portarono subito dal medico. La risposta, però, lasciò tutti atterriti: Lina Medina non aveva alcuna massa tumorale o malattia di alcun genere, era semplicemente incinta di ben sette mesi. Ricoverata all’ospedale di Lima, vennero effettuate ulteriori analisi. I risultati fugarono ogni dubbio e l’anno successivo, il 14 maggio del 1939, Lina Medina diede alla luce tramite parto cesareo suo figlio Gerardo in perfetto stato di salute,il neonato pesava 2,7 kg. Il caso è stato descritto sulla rivista medica Le Presse dal dottor Edmundo Escomel. Gerardo è cresciuto credendo che Lina fosse sua sorella, ma ha scoperto all’età di 10 anni, che era sua madre. Morì nel 1979 all’età di 40 anni per una malattia del midollo osseo. Lina non ha mai rivelato il nome del padre del bambino, né le circostanze del concepimento. Anche se il padre di Lina Medina è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali su minori, è stato poi rilasciato per mancanza di prove, e il padre biologico di Gerardo non fu mai identificato. In età adulta, ha lavorato come segretaria nella clinica di Lozada, a Lima, che le ha dato un’educazione e un contribuito per mandare il figlio al liceo. Lina più tardi sposò Raúl Jurado, con cui diede alla luce il suo secondo figlio nel 1972. Ha sempre rifiutato di commentare il caso con la stampa. Oggi ha 83 anni.

Nicola Massaro

Addio alla regina del cashmere, Laura Biagiotti

Si è spenta nella notte di venerdì alle 2,47 Laura Biagiotti, la grande stilista romana: i medici dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma avevano già avviato giovedì notte le procedure per l’accertamento della morte cerebrale. La Biagiotti, 73 anni, aveva avuto un malore con arresto cardiaco ed era stata ricoverata alle 21.30. Le manovre rianimatorie, spiegano i sanitari, avviate a quanto riferito già prima che la paziente giungesse in ospedale e poi ripetutamente effettuate al Pronto Soccorso, avevano consentito la ripresa dell’attività cardiaca, ma il quadro clinico e gli accertamenti effettuati attestavano un grave danno cerebrale di tipo anossico ed era perciò stata ricoverata in terapia intensiva in condizioni gravissime. Un feretro bianco per l’ultimo saluto, nella Chiesa Santa Maria degli Angeli. La stilista romana che ad agosto avrebbe compiuto 74 anni, era stata nominata dal New York Times The Queen of Cashmere, la regina del cashmere. Più di 50 anni di carriera alla conquista dei mercati globali, tra le poche stiliste donne a guidare il Made in Italy. Legatissima alla Città Eterna, Laura Biagiotti ha anche dedicato una linea di profumi a Roma. La sua prima collezione è del 1966, quando firmò una linea prêt-à-porter per il coutirier e dagli inizi degli anni Ottanta viveva e lavorava nella campagna romana, vicino Guidonia, in un castello medievale, il Marco Simone, acquistato con il marito Gianni Cigna negli anni Settanta, che era subito diventato quartier generale suo e del suo staff. Era lì anche mercoledì sera quando si è sentita male. Lavinia, che era a Londra, si è precipitata a Roma per stare accanto alla madre insieme al suo compagno, ma anche a collaboratori e altri familiari. Lo stilista Roberto Capucci, con cui la Biagiotti ha collaborato, ha parlato della stilista come di “una donna molto simpatica e amante della cultura”.La figlia Lavinia l’ha salutata via Twitter con una foto che le ritrae insieme e il commento “Grazie di tutto! Per sempre noi”.
Nicola Massaro

Il futuro è più di un’ipotesi… le risposte in un algoritmo

L’uomo ha sempre ambito a prevedere ciò che lo aspetta e oggi il traguardo sembra più vicino grazie all’impegno di un Istituto dell’Università di Oxford, il Future of Humanity Institute, diretto dal più importante teorico del transumanesimo, Nick Bostrom, e al social network Metaculus, che raccolgono pareri di esperti delle varie discipline e ne traggono risposte attraverso un algoritmo.
Ma cosa significa studiare o addirittura prevedere il futuro? Innanzitutto comprendere che esistono fenomeni prevedibili con scarso margine di errore, come il Pil di uno Stato da un anno all’altro, o la temperatura media della Terra dei prossimi dieci anni. Ma non basta, alcune grandi questioni percepite come irrisolvibili potrebbero già avere risposte dai contorni ben delineati. Non stupisce, dunque, l’interesse che sia il Future of Humanity Institute, sia un altro istituto, il Future of Life di Boston, hanno dedicato al social network Metaculus- Mapping the future.
Pur essendo a registrazione libera, il progetto di Metaculus è un luogo di incontro e dibattito tra scienziati (soprattutto fisici) e filosofi che, una volta aperta una pagina per rispondere ad una domanda, cominciano a raccogliere informazioni e pareri che, poi, sarà possibile commutare attraverso un algoritmo volto a fornire la risposta statisticamente più probabile.
Metaculus orienta, così, i progetti di ricerca scientifica e politica del futuro prossimo sulla base più probabile che la forma di questo stesso futuro potrebbe assumere.
Sin dai tempi di Aristotele i filosofi si interrogano sulle possibilità di assegnare un valore di verità certo ad enunciati rivolti al futuro: come si può fare se la risposta non è verificabile? Metaculus cerca di ovviare a questa difficoltà. Naturalmente alcune previsioni contano più di altre: il parere di un matematico in favore della soluzione della congettura dei numeri primi gemelli conterà più di quello di un filosofo, ma meno sarà chiamato ad esprimersi sui dipartimenti umanistici.
Se non si può prevedere il futuro, almeno lo si può immaginare e, magari, dargli un margine di realità concreto, perciò il progetto lavora in questa direzione, tentando di trasformare l’incertezza in progresso.

Rossella Marchese

Enzo Borriello, una presenza continua sul territorio

Enzo Borriello è stato proclamato lo scorso 21 aprile Consigliere della IV Municipalità a seguito della presa d’atto, nella seduta del Consiglio Municipale, della sentenza del TAR Campania che ha riconosciuto il suo diritto a seguito del ricorso che aveva presentato avverso i risultati delle elezioni che non lo vedevano fra gli eletti della Municipalità.

Ma quali sono le sue priorità in un territorio vasto e dal tessuto sociale e territoriale articolato?

Consigliere Borriello, finalmente di nuovo al lavoro, anche se sappiamo che non ha mai interrotto il suo impegno…

Il TAR Campania mi ha dato ragione ed ho assunto il ruolo che gli elettori mi avevano affidato e che solo per un errore di conteggio nel corso dello spoglio elettorale mi era stato negato. Nell’attesa non ho mai interrotto la mia attività politica sul territorio, ma soprattutto ho continuato, con lo stesso impegno di sempre, ad interessarmi delle problematiche dei residenti e di tutti coloro che vivono, operano e lavorano nella nostra Municipalità.

La IV Municipalità copre una vasta area che comprende S. Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale. Quanto è difficile lavorare per un territorio di tale ampiezza?

Sicuramente il lavoro del Consigliere di una Municipalità vasta e complessa come la IV non è semplice. Le problematiche sono differenti da zona a zona, anzi potrei dire da strada a strada e da piazza a piazza. Coesistono insieme il territorio del centro storico con le sue bellezze storico-artistiche-architettoniche e il territorio che ha ospitato complessi industriali oggi dismessi e che quindi necessitano di riqualificazione e valorizzazione.

Un territorio variegato, interessato quindi da problematiche varie e che ha bisogno di interventi mirati…

Sì, quasi quotidianamente vengo avvicinato da cittadini e operatori commerciali che hanno difficoltà spesso legate a disservizi e che chiedono alle Istituzioni del territorio di tutelare i loro diritti o di intervenire per risolvere problemi spesso solo di carattere burocratico tra i vari livelli dell’amministrazione.

Quanto conta il turismo per il territorio della IV Municipalità?

Come dicevamo prima, la nostra Municipalità è parte del centro storico di Napoli, riconosciuto patrimonio dell’Unesco. Alcuni dei monumenti, palazzi, opere d’arte noti non solo a Napoli ma a livello nazionale ed ormai internazionale si trovano all’interno del perimetro della IV Municipalità e vanno sempre più valorizzati per attrarre sempre più turisti.

Bisogna, però, garantire sicurezza a turisti e abitanti di queste zone…

Sì, la sicurezza è la priorità essenziale se vogliamo che questi luoghi abbiamo sempre più sviluppo dal punto di vista economico e sociale. La cultura è una risorsa economica notevole ma bisogna creare le condizioni perché l’afflusso di turisti sia continuo e non solo legato a periodi od eventi particolari. Fornire sicurezza e servizi significa rendere accessibile a tutti per 360 giorni il nostro territorio.

Il contraltare è costituito da zone, come quella industriale, che necessitano di valorizzazione e sviluppo. Quali azioni sono prioritarie?

Certo è più facile parlare del centro storico che non della zona industriale o di quella del centro direzionale ad esempio che doveva essere il cuore pulsante della città, funzione che, purtroppo, invece non ha assunto.

Il problema principale anche qui è quello della sicurezza a cui si affianca anche quello della necessità di creare nuove occasioni di sviluppo sociale ma soprattutto economico, oltre a quelle generate dai centri commerciali che si sono insediati negli ultimi anni.

Alessandra Desideri

 

 

 

Addio a Gianni Boncompagni: se ne va un pezzo della storia della radio e della tv italiana

L’autore, paroliere, conduttore e regista radiofonico e televisivo scomparso il giorno domenica 16 aprile all’età di 84 anni era considerato una vera colonna dell’intrattenimento leggero del nostro Paese, prima alla radio con programmi come Bandiera Gialla Alto gradimento, dove nacque il sodalizio con Renzo Arbore, poi in tv con DiscoringPronto, Raffaella?, dove iniziò il lungo legane anche sentimentale con la conduttrice e showgirl, Non è la RaiMacao e Carramba che fortuna!, per citarne solo alcuni.  Sul feretro, tra i tanti, tulipani colorati e un cuore di fiori lasciato da Raffaella Carrà. “Ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l’uomo. Gianni se n’è andato piano piano, ha avuto un coraggio da leone, è stato molto sereno. Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all’ultimo prima di lasciarlo andare”, ha detto tra le lacrime. “Ha cambiato la storia della radio e della televisione”, ha detto Alba Parietti che ha ricordato la sua lunga e fortunata esperienza professionale con Boncompagni. “Voglio ricordare anche il suo cinismo perché Gianni da grande sarcastico si sarebbe annoiato molto ad ascoltare tutte le beatificazioni di questi giorni”. A rendere omaggio a Boncompagni un fiume di volti noti, tra i quali la presidente della Rai Monica Maggioni che ha dichiarato “parlare di Boncompagni è come parlare della storia della Rai”, Marisa Laurito, Gigi Proietti, Enrica Bonaccorti, Alba Parietti, Claudia Gerini, Isabella Ferrari, le ex ragazze di Non è la Rai, Bruno Vespa, Nino Frassica, Dario Salvatori, Benedicta e Brigitta Boccoli, Roberto Zaccaria, Maurizio Ferrini, Bruno Vespa, i membri del cda Rai Arturo Diaconale, Franco Siddi, Rita Borioni e Carlo Freccero, Enrico Mentana, Walter Veltroni, Marco Travaglio, Barbara Palombelli, Fiordaliso, Marco Giusti, Antonella Mosetti, Laura Freddi, Michele Guardì, Luca Barbarossa, Michele Mirabella. E’ stato un innovatore, un talent scout, ma anche l’autore di alcuni brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana, da Ragazzo triste di Patty Pravo a Il mondo di Jimmy Fontana passando per i successi di Raffaella Carrà Tuca tucaTanti auguriA far l’amore comincia tu. Gianni Boncompagni si è spento a 84 anni nella sua casa di Roma. Da tempo non stava bene. A dare l’annuncio sono state le figlie Claudia, Paola e Barbara.

Nicola Massaro

Gerardo Marotta vive nelle sue Acropoli dei Giovani

8 aprileSabato 8 aprile 2017, alle ore 10, nell’aula magna dell’I.S.I.S. “EpicarmoCorbino” di Contursi Terme (Sa), si svolgerà il primo di tre appuntamenti inseriti nel ciclo di seminari intitolato “La Filosofia in soccorso dei Governi” e dedicatoa grandi autori della filosofia moderna che hanno segnato il percorso intellettuale dell’Avvocato Gerardo Marotta.Nata come omaggio alla straordinaria personalità del presidente e fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, scomparso a Napoli qualche mese fa, la rassegna è promossa dall’Acropoli dei Giovani Primo Presidio Permanente Palomonte, nato nel 2014 dalla collaborazione fra l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e il Comune di Palomonte e che si avvale del sostegno del gruppo spontaneo di cittadini “Amici della Biblioteca Palomonte”. Il coordinamento scientifico della rassegna è stato curato dai docenti del Liceo Classico “EpicarmoCorbino” di Contursi Terme, virtuosa realtà scolastica che si è contraddistinta per il costante sostegno a tutte le iniziative promosse dall’Acropoli dei Giovani Primo Presidio di Palomonte.

Dopo i saluti del dirigente scolastico dott.ssa Mariarosaria Cascio, del Sindaco di Contursi Terme Alfonso Forlenza, del Sindaco di Palomonte dott. Pietro Caporale, della dott.ssa Bianca Desideri, responsabile scientifico nazionale Acropoli dei Giovani – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del prof. Gerardo Grossi, responsabile scientifico Acropoli dei Giovani Primo Presidio Palomonte edi alcuni esponenti “Amici della Biblioteca Palomonte”, il prof. Vincenzo Martorano, docente di Storia e Filosofia – Liceo Classico “E. Corbino”, e la prof.ssa Maria Michela Norelli, docente di Greco e Latino – Liceo Classico “E. Corbino”, approfondiranno il pensiero e il contesto storico-culturale del filosofo che apre il ciclo di seminari: Giambattista Vico.L’intervento, dal titolo “La filosofia civile e la tradizione meridionalistica: Vico e il Settecento Napoletano”, analizzerà le opere principali e le definizioni di storia, cultura, società, politica dell’intellettuale tanto caro all’Avvocato Marotta.

A conclusione dell’incontro, l’avv. Mariano Casciano, già borsista dell’IISF, parlerà della peculiare avventura politica di Gerardo Marotta attraverso la letteratura.

Il secondo appuntamento, dal titolo “Benedetto Croce Giustino Fortunato: cultura liberale e meridionalismo”, previsto per il 22 aprile 2017 a partire dalle ore 15.30, presso l’aula consiliare del Comune di Palomonte, vedrà impegnati il prof. Vincenzo Martorano e la prof.ssa Maria Michela Norelli nell’analisi di due figure emblematiche del pensiero filosofico italiano. Ultimo seminario in programma, “Gli hegeliani di Napoli e lo Stato unitario”, avrà luogo il 29 aprile 2017, a partire dalle ore 10, presso Liceo Scientifico “Assteas” di Buccino, grazie alla collaborazione del dirigente scolastico Gianpiero Garone e della prof.ssa Vincenzina Di Leo, docente di Storia e Filosofia. Interverrà il prof. Arturo Martorelli – Italiano per gli Studi Filosofici.

Ad ogni appuntamento sarà proiettato il docu-film “La Seconda Natura” del regista Marcello Sannino, ideato e dedicato a Gerardo Marotta. La rassegna vedrà anche la proiezione del cortometraggio “E lessero felici e contenti”, realizzato da La Balena, un ulteriore omaggio al grande Gerardo Marotta e alla sua immensa biblioteca. Modera Valentina Risi, giornalista e conduttrice radiofonica – Radio Mpa.

Contro ogni violenza e discriminazione Unisin con e a fianco delle Donne

Una giornata trascorsa a parlare di discriminazioni e violenza di genere quella che ha visto impegnata a Roma Unisin con una tavola rotonda che ha concluso le attività dedicate al mese di marzo. Ormai  l’attenzione non è focalizzata più solo sull’8 marzo ma si preferisce dedicare alle Donne tutto il mese. In Italia e nel Mondo si sono succeduti moltissimi eventi che hanno focalizzato la loro attenzione sulle Donne e sui principali aspetti legati all’universo femminile.

Oggi 31 marzo UNISIN ha ripreso lo slogan lanciato l’8 marzo come titolo dell’incontro nel corso del quale sono stati affrontati i temi di principale interesse per le politiche di genere e di pari opportunità e di tutela delle donne  vittime di violenza di genere, di conciliazione vita/lavoro.

“Discriminazioni e violenza di genere sono purtroppo ancora fenomeni di cui siamo costretti a parlare – ha evidenziato Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN – e il mondo del lavoro rappresenta uno dei luoghi privilegiati per la prevenzione e per il contrasto alla violenza e alle politiche sessiste e per l’affermazione di piene pari opportunità per tutti”.

Emilio Contrasto e Daniela Foschetti, hanno portato i saluti dell’Organizzazione Sindacale anche da parte di Sergio Mattiacci, soffermandosi poi sull’attività che UNISIN svolge a tutela delle lavoratrici.

A seguire gli interessanti interventi di Umberto Aleotti, avvocato e docente presso l’Università di Napoli “Federico II” e Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Maddaloni; Immacolata Troianiello, avvocato e componente del C.d.A Cassaforense; Gabriele Slavazza, di Unisin; Giovanna Mugione, dirigente scolastico I.S. “G. Marconi” di Giugliano in Campania; Amalia Caso, docente I.S. “G. Marconi” settore audiovisivi; Emanuela Sermolino, docente I.S. “G. Marconi” settore audiovisivi e grafica; Cristina Morone, docente I.S. “G. Marconi” – responsabile web TV Marconi;  a concludere i lavori Antonella Batà, avvocato e ricercatore t.i. presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Ha moderato l’incontro Bianca Desideri, direttore responsabile della testata giornalistica Professione Bancario e responsabile nazionale del Coordinamento Unisin Donne & Pari Opportunità.

Presenti e in piena attività di alcuni allievi del progetto web TV Marconi che hanno realizzato interviste e seguito i lavori e e alunni in rappresentanza della classe 5A che ha realizzato il corto sulla violenza di genere dal titolo “Non toccarmi” proiettato nel corso del dibattito.

Una giornata che ha visto la presenza di numerosi dirigenti sindacali di Unisin provenienti da molte regioni del Paese.

Alessandra Desideri

 Unisin Regionale Campania: tavola rotonda “Donne e benessere psicofisico”

Diffondere la cultura di genere ed implementare concetti fondamentali come la sicurezza sul lavoro in una visione non neutra, ma differenziata tra uomo e donna, o, ancora, la valorizzazione della diversità reattiva dell’organismo femminile e maschile allo stress come alla malattia, sono i temi del dibattito che Unisin Regionale Campania ha posto al centro della tavola rotonda “Donne e benessere psicofisico” che si terrà domani 28 marzo, ore 10.00, presso la Casa dello Scugnizzo in piazzetta San Gennaro a Materdei n. 3 a Napoli.

A parlarne dopo i saluti di apertura di Salvatore Adinolfi, Presidente Unisin Regionale Campania, Antonio Lanzaro, Presidente della Casa dello Scugnizzo e docente di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, e i saluti istituzionali di Daniela Villani, Assessore alla qualità della vita e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e Antonietta Bozzaotra, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, saranno Maria Rosaria Bartoli, Comitato di Pari Opportunità Unisin Regionale Campania, Giuseppina Cesarelli e Luisa Festa, Comitato Unico di Garanzia Pari Opportunità del Comune di Napoli, Enzo Grano, massmediologo, Umberto Aleotti, avvocato e docente presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Antonella Verde, avvocato giuslavorista e il medico oncologo Claudia Pizzi.

A moderare la tavola rotonda e coordinare i lavori il Segretario Regionale di Unisin Regionale Campania Bianca Desideri.

L’iniziativa è inserita nel calendario del Marzo Donna 2017 rassegna ideata e promossa dall’Assessorato alla Qualità della Vita e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli in collaborazione con gli Assessorati alle Attività Produttive, alla Scuola e all’Istruzione, ai Giovani, alla Cultura, al Welfare, le 10 Municipalità e gli organismi di parità, gli ordini professionali e le associazioni datoriali, sindacali e di categoria.

“La tutela della salute e del benessere psicofisico è fondamentale per la vita delle Persone, in particolare delle Donne sulle quali oltre all’impegno lavorativo o professionale cedono anche i carichi della famiglia e la cura di bambini e anziani” evidenzia la Segreteria Regionale Unisin della Campania.

“Le Donne, inoltre, sono le più soggette al rischio povertà, che incide in maniera rilevante su prevenzione e cure per la salute” – sottolinea la Segreteria Regionale.

Normative internazionali, nazionali e di contrattazione di primo e secondo livello garantiscono la tutela della salute e del benessere psicofisico ad ogni livello compresi i luoghi di lavoro. “Ma si può fare di più – sostiene la Segreteria Regionale Unisin Regionale Campania – e compito delle politiche di pari opportunità e di welfare è quello di migliorare, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, norme e servizi a supporto delle Donne e della famiglia”.

Prevenzione, tutela e cura, se ne parlerà domani nel corso della tavola rotonda.

A Sassari gli incontri con Tiziana Barillà

DSC_0125-coppola1Prima trasferta in Sardegna per Tiziana Barillà, giornalista del settimanale politico Left, inviata sui fronti caldi della politica internazionale con particolare esperienza legata ai temi delle migrazioni e delle discriminazioni di genere. La giovane reporter originaria di Reggio Calabria è stata ospite nella mattinata del 10 marzo del seminario di studi organizzato dalla Biblioteca del Liceo Artistico Filippo Figari di Sassari. Il secondo in questo anno scolastico 2016/2017, nell’ambito  della rassegna “La biblioteca che promuove” a cura della professoressa Tiziana Fois.

Con le quinte classi e una delegazione di docenti nell’aula magna affollata da oltre cento studenti  si è approfondito il tema delle migrazioni umane.  Argomento  d’attualità e urgenza globale con le gravi e quotidiane ricadute negli stati della UE Italia compresa. Una discussione a tutto tondo sui flussi migratori, le strategie messe in campo dai nostri governi, spesso risolte con accordi bilaterali con Stati come la Turchia o in guerra come la Libia.

La giornalista ha aperto i lavori con la proiezione di un breve video divenuto un caso virale in Rete,  “Il viaggio del tuo dna” (https://www.youtube.com/watch?v=6yg4BDuJXV8), uno straordinario messaggio che sdogana con riscontri scientifici un puntuale ritorno  filo-razzista nel pensiero occidentale. Il secondo elemento forte nell’intervento della Barillà è stato la lettura di un documento inerente prescrizioni chiaramente discriminatorie nei confronti di una categoria precisa d’immigrati. Dalla lettura erano stati omessi  titolo e fonti visto che il contenuto appariva verosimilmente contemporaneo e riferito a note xenofobe nei confronti degli extra comunitari presenti nel nostro Paese. Quando è stato chiesto all’assemblea chi potessero essere i protagonisti del documento, immediata la risposta corretta di una studentessa nel riconoscere nelle autorità statunitensi gli estensori di quella disumana gazzetta, redatta agli inizi del Novecento nei confronti degli immigrati italiani approdati in massa nel nuovo e democratico continente.

Con una serie di dati oggettivi alla mano la Barillà ha offerto una panoramica dei flussi migratori nella società contemporanea destrutturando, al netto di qualsivoglia  impostazione ideologica, una ricorrente retorica “euro centrista” che addebita alla “invasione multi etnica” le note questioni internazionali tradotte nelle iniziative di gestione degli immigrati messe in campo nel nostro Paese. Una narrazione sui centri di accoglienza italiani declinati in diverse sigle e tipologie rispetto alle dimensioni e alle capienze offerte per una “ospitalità” che rimane un eufemismo, considerate le condizioni in cui versano ammassate centinaia o migliaia di esseri umani.

L’occasione ha offerto di estendere la discussione al sistema d’informazione organizzato dai network internazionali basato sui palinsesti delle maggiori e potenti agenzie di stampa che producono quotidianamente le materie prime per le priorità informative dei principali media nazionali estinguendo di fatto i reportage degli inviati divenuti quasi “arnesi da museo”. In questo contesto smantellare alcuni luoghi comuni divenuti punti chiave nella filosofia protezionista anti immigrato (“ci rubano il lavoro” – “sono portori di terrorismo e malattie” – “tornino a casa loro” – “ci costano 35 euro al giorno ciascuno”  e quant’altro), diviene una pratica molto complicata nella omologazione del pensiero unico. Hanno contribuito al dibattito le esperienze di Carlos Gardini (presidente della consulta degli immigrati a Sassari), argentino da oltre venti anni residente a Sassari e dalla sua collega Maria Grazia Satta di origini cilene.

Il messaggio unanime ha invitato i ragazzi, molto partecipi alle discussioni,  alla crescita di un personale spirito critico rispetto a tutto il mondo frenetico della comunicazione digitale che li circonda quotidianamente.

La giornata sassarese di Tiziana Barillà è proseguita in serata nella sua veste di scrittrice esordiente. Presso la libreria indipendente Koinè di Aldo Addis è stato presentato il suo primo libro “Don Quijote de la Realidad. Ernesto Che Guevara e il guevarismo”.  Il volume (edizioni bookabook) riprende una esperienza passata dell’autrice in occasione della sua tesi di laurea in Scienze Politiche, discussa all’Università di Messina. La versione distribuita in libreria nello scorso autunno nasce dall’esigenza di cogliere l’essenza della teoria politica e rivoluzionaria di Guevara, troppo spesso edulcorata in vere e proprie campagne strumentali.  Un tentativo, ben riuscito, di collocare in un orizzonte sostenibile l’ultimo “eroe a cavallo che sceglie di sacrificare la propria vita per la giustizia e la libertà degli oppressi del mondo”.

Nell’incontro presentato da Luigi Coppola, collaboratore di varie testate online fra le quali la nostra, è emersa la figura più verosimile di un combattente politico per la rivoluzione proletaria degli ultimi contro il neocolonialismo e l’imperialismo occidentale.

Una narrazione depurata dai noti clamori leggendari e sentimentali. Avvolti dal mito di un abusato refrain commerciale che ne ha spesso svilito la corretta conoscenza storica con tutte le conseguenze politiche che ancora oggi addensano nubi opache sulle vicende che sono a noi vicine. Molto più di quanto possiamo immaginare.

Il riconteggio delle schede elettorali da ragione a Enzo Borriello

Enzo Borriello, consigliere uscente del PD della IV Municipalità all’indomani delle ultime votazioni, si doleva del fatto che non gli erano state attribuite correttamente le preferenze che gli avrebbero consentito di essere rieletto. La sua doglianza aveva fondamento, infatti, a seguito del suo ricorso al TAR, è stato effettuato presso la Prefettura di Napoli il previsto controllo delle schede elettorali, che gli ha dato ragione.
“Dal riconteggio delle schede della sezione 209 – dichiara Enzo Borriello – risultano, come da Verbale della Prefettura, n. 84 preferenze espresse in mio favore tanto da essere il più votato e primo degli eletti nella Lista PD della IV Municipalità. Pertanto, dopo questa giusta conferma riprenderò la mia attività politica, mai peraltro abbandonata in questo periodo di attesa, di Consigliere alla IV Municipalità”.
Un impegno politico a servizio di un territorio che ha bisogno di un’attività continua e attenta viste le numerose e variegate problematiche che lo interessano. “Continuerò ad operare – dichiara ancora Borriello – sempre con lo stesso entusiasmo e metterò a disposizione la mia ultradecennale esperienza politica per la soluzione delle innumerevoli problematiche sociali ed individuali che interessano un Territorio che necessita di presenza ed autorevolezza nell’impegno sociale e politico di un Amministratore consapevole e serio”.

Alessandra Desideri

 

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