XXIII Raduno di Primavera. Il Classic Car Club Napoli inaugura alla grande la 40° stagione

La festa del sodalizio partenopeo, sul porto di Baia a Bacoli, ha attirato una gran folla di appassionati.

Una splendida domenica di sole ha aperto le braccia al XXIII Raduno di Primavera, la kermesse con cui il Classic Car Club Napoli inaugura la sua quarantesima stagione di vita. Nell’area riservata del porto di Baia erano cinquanta le vetture iscritte alla manifestazione accolte dal comandante della Capitaneria di porto Luogotenente Paolo Rinaldi, che non ha nascosto la sua emozione: “sono contento che il Classic Car Club Napoli abbia reinserito a calendario, dopo la pandemia, il Raduno di Primavera – afferma l’ufficiale – è l’occasione per far vivere il nostro porto, ricco di storia e di tesori nascosti. Vorrei proporre al presidente Giuseppe Cannella, per il prossimo anno, una escursione alla scoperta del Parco sommerso di Baia: un sito archeologico che merita grande attenzione”.

Alle 9,30, come da programma, cominciano ad arrivare le prime vetture storiche e le prime Ferrari. Dopo un’ora il piazzale è gremito e cominciano ad affollarsi numerosi visitatori. Fra le più interessanti auto esposte sul porto di Baia spicca la Fiat 1400 di Giuseppe Scudieri del 1951 reduce da un lunghissimo ed accurato restauro. Degna di nota anche la Fiat 508 “Balilla” del 1936 di Vincenzo Riccio e le Fiat Topolino di Luciano Desio e Alessandro Sollo. Tantissime le spider inglesi: MG, Austin Healey, Triumph , che hanno festeggiato il primo sole a capote aperta insieme alle italianissime Alfa Romeo Duetto e Fiat 850 Spider. Tante “Young Timer” con le tedesche BMW Z3 e Z4 a farla da padrone, Merceds SLK e Fiat Barchetta, e tantissimi i giovani presenti, pronti a cogliere il testimone della cultura automobilistica che tanto lustro ha dato all’Italia sia dal punto di vista tecnologico che di stile. E non si può nascondere l’ammirazione dei numerosi appassionati giunti sul Porto di Baia per le Rosse: su tutte, la più ammirata è stata la Ferrari Testa Rossa, incorniciata dalle 360 Modena, dalle Mondial e dalla Dino GT4. Ovazioni anche per la Lancia Delta Integrale nella colorazione corsaiola “Martini” del veterano Teodoro Cotumaccio.

Alle 12,30 ha avuto luogo la prova di abilità sotto l’attenta direzione della sezione napoletana della Federazione Cronometristi. Su tutti si erge Francesco Galletta con la Ferrari Dino GT4 vincitore della classifica assoluta avanti alla Topolino di Luciano Desio e alla Giulia di Gennaro Tortora, racchiusi in pochissimi centesimi di secondo. A Desio va anche la categoria Classic sull’Austin Healey Sprite di Gianluca Spedaliere e alla MG A di Mariano Piccolo. Fra le Ferrari alle spalle del dominatore assoluto Francesco Galletta, giungono l F360 Modena di Antonio Guida e la Testarossa di Guido Cautiero. Nella categoria Modern grandissima lotta con l’Alfa Romeo Giulia di Gennaro Tortora che vince sulla Fiat 850 Spider di Paolo Henke e la Volkswagen Pescaccia di Carlo Grassi. Bellissima sfida nella Post-Classic con Bruno Pignalosa con l’Austin Healey 3000 Mark II che stacca di appena 4 centesimi l’agguerrito Lorenzo Galletta, questa volta al volante di una rarissima Fiat 1500 Cabriolet mentre il podio è completato da Lorenzo Fiaschi su Fiat 500F. la categoria più numerosa, la Post-Modern, è stata appannaggio della Mercedes SLK di Carlo d’Aulisio, che ha preceduto la BMW Z4 di Mario Bonanno e la BMW Z3 di Cosimo Corrado Casilli, mentre corre in solitario Vincenzo Riccio nella Post-Vintage con la Balilla segnando comunque un tempo di tutto rispetto.

Al termine della prova la carovana del Classic Car Club Napoli si è spostata all’Hotel Serapide a Pozzuoli per il pranzo e la premiazione del Raduno: “una giornata spettacolare ha accolto il XXIII Raduno di Primavera – afferma Giuseppe Cannella, preidente del Classic Car Club Napoli – questa manifestazione rappresenta un po’ la storia del nostro sodalizio ed è particolarmente amata dai soci. Credo ch sia stato il degno inizio del nostro quarantesimo anno di vita”. Gli fa eco il vicepresidente Raffaele Cocozza: “siamo arrivati un po’ in affanno per impegni istituzionali, ma fortunatamente il club ha uno staff meraviglioso ed è andato tutto benissimo, tanto che abbiamo potuto rilassarci e goderci questa magnifica festa. Ora diamo appuntamento alla XXVI Rievocazione storica del Gran Premio di Napoli – Circuito di Posillipo il 7 maggio sul Viale Virgilio e siamo certi di regalare ai soci e agli appassionati un’altra splendida festa”

Ilio Ascione

 

Il Classic Car Club Napoli torna sul porto di Baia con il XXIII Raduno di Primavera

Ritorna domenica 26 marzo, dopo lo stop forzato per la pandemia, il Raduno di Primavera, l’evento di apertura della stagione del Classic Car Club Napoli giunto alla XXIII edizione, dedicato alle auto e moto storiche e Ferrari. Il sodalizio partenopeo prepara i festeggiamenti per il suo 40esimo anno di attività tornando a schierare le sue auto storiche sul porto di Baia. Per l’evento 2023 c’è stata grande collaborazione da parte del sindaco del Comune di Bacoli Josi Gerardo della Ragione e dell’assessore alla Cultura Mariano Scotto di Vetta, e dell’ufficio locale marittimo di Baia, comandato dal 1° Luogotenente NP Paolo Rinaldi, che hanno accolto il Classic Car Club Napoli con la consueta affabilità e collaborazione.

La concentrazione di veicoli storici e vetture del Cavallino comincerà alle ore 9,30 nel piazzale antistante la capitaneria di porto del porto di Baia dove le vetture verranno schierate in bella mostra fino alle 13,00. Al termine della mostra statica e della attesissima prova di abilità, la carovana del Classic Car Club Napoli si sposterà presso il Grand Hotel Serapide a Pozzuoli, nei pressi dell’Accademia Aeronautica dove si terrà il pranzo sociale e la premiazione della XXIII edizione del Raduno di Primavera.

“Insieme alla commemorazione storica del Gran Premio di Napoli, che si terrà il 7 maggio, il Raduno di Primavera è molto sentito dai soci del Club, che sono sempre pronti a tirar fuori i loro gioielli per dare spettacolo sullo storico porto di Baia” – racconta il presidente del Classic Car Club Napoli Giuseppe Cannella – “Quest’anno, in particolar modo, ricorrono i 40 anni della nostra “famiglia” e sono certo che ci sarà una grandissima risposta da parte di tutti i nostri adepti. Sarà l’inizio di una stagione importantissima per noi che festeggeremo ad ogni evento di quest’anno”.

Il Classic Car Club Napoli ribadisce il suo predominio nazionale con il numero più alto di soci fra i club federati (oltre 5000) e la qualità dei suoi eventi premiati dall’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) con ben 18 Manovelle d’Oro.

Transizione sostenibile sulle rotte della Cultura

Dalla blu economy segnali virtuosi per l’agenda globale 2050.

Il Green deal europeo annunciato nel dicembre 2019 dalla Commissione Europea, ha sancito l’obiettivo di rendere l’Europa, climaticamente neutrale entro il 2050.

Un traguardo ambito che impegnava il vecchio continente ad azzerare le emissioni di carbonio per diventare il primo continente a rimuovere dall’atmosfera tutta la CO2 che si produrrebbe entro quella scadenza.

La tempesta perfetta scatenatasi con l’avvento della pandemia Covid-19 prima e l’invasione della Russia in Ucraina nel febbraio 2022, hanno destabilizzato con traumi profondi i principali equilibri geopolitici del globo imponendo giorno dopo giorno una “economia di guerra” con provvedimenti politici contingenti atti a contrastare le ricadute economiche e sociali del conflitto bellico, sui Paesi più esposti dell’area euromediterranea.

In questo scenario, a dir poco instabile, è il comparto dello shipping internazionale a muovere passi importanti, non procrastinabili, nel programma di adeguamento energetico delle flotte.

Se la definizione di uno standard globale circa l’adozione di combustibili eco compatibili è ancora lontano,  l’alimentazione dual – fuel  con il ricorso privilegiato al GNL come combustibile prioritario nella navigazione sta prendendo il largo nelle strategie politiche dei principali armatori internazionali.

É entrata in esercizio a novembre 2018 la prima nave alimentata a GNL nei porti italiani, il traghetto «Elio» di Caronte & Tourist che fa servizio tra Messina e Villa San Giovanni.

La nave è dotata di due serbatoi di GNL da 150 mc ciascuno.

Da poche settimane Monfalcone ha visto  il varo di “Sun Princess”, la prima di due navi da crociera a gas naturale liquefatto per Princess Cruises.

175.500 tonnellate di stazza lorda per la nave più grande finora costruita in Italia.

Prima nave da crociera a LNG mai costruita da Fincantieri e prima nave dual-fuel alimentata principalmente a LNG nella flotta di Princess.

Il ricorso al GNL è stato promosso da altre importanti compagnie marittime con significativi ordinativi in diversi cantieri internazionali. Da MSC Crociere sino a importanti vettori del cabotaggio nel Mediterraneo: i traghetti di Corsica Ferries (nel 2019 la commessa affidata ai cantieri Visentini); la compagnia Baleària attiva sulle rotte da Barcellona e Valencia per le Baleari.

Anche la compagnia regionale Caronte & Tourist in convenzione con i servizi di collegamento marittimo in Sicilia,  ha firmato l’ordine per la costruzione di un nuovo traghetto alimentazione dual-fuel diesel – Gnl,  presso un cantiere turco.

L’abbattimento delle emissioni tossiche e dei gas di scarico passa anche per una riorganizzazione strutturale  sostenibile nei porti resi compatibili con l’esigenza di una reale transizione energetica.

In questo ambito l’elettrificazione delle banchine, resa possibile dalla tecnologia definita

on-shore power supply o più comunemente cold-ironing, già avviata in diversi porti americani,

è stata proposta, con un progetto dedicato, già nell’aprile 2020, nello scalo marittimo di Porto Torres (Sassari).  Un progetto che coinvolgerebbe il porto del nord Sardegna insieme ad altri scali nazionali fra i quali Taranto, Genova e Livorno.

La transizione energetica in atto nello shipping mondiale è accompagnata in molte realtà nel comparto del cabotaggio mediterraneo da iniziative culturali collaterali alla mission del trasporto passeggeri. Campagne di comunicazione che accompagnano soprattutto il flusso turistico, in avvio della stagione estiva nei collegamenti con le isole maggiori italiane mete privilegiate d’importanti fette del mercato vacanziero internazionale.

Con il graduale ripristino dei noli passeggeri, dopo il crollo tombale dovuto alle chiusure per l’emergenza sanitaria, riprendono alcuni felici sodalizi fra alcune compagnie marittime e diversi produttori di eventi culturali.

Da non dimenticare il tradizionale concerto inaugurale nella traversata marittima da Livorno a Golfo Aranci  che ha dato puntualmente il via alle edizioni estive di un appuntamento culto nella ribalta musicale internazionale, il Time in Jazz a Berchidda. Così anche la passata  trentacinquesima edizione ha vissuto il felice prologo, il nove agosto 2022, con l’esibizione della Funky Jazz Orchestra diretta da Antonio Meloni a bordo della nave gialla di Sardinia Ferries.

Così la ripresa della storica rassegna polifonica del Festival Voci d’Europa, organizzato a Porto Torres giunta nello scorso settembre alla sua trentanovesima edizione e sostenuta con il contributo di Grimaldi Lines.

Anche la compagnia marittima regionale sarda Delcomar, in questa manifestazione aveva ospitato il Coro Polifonico Turritano con un concerto in itinere in una delle traversate diurne da Porto Torres a Cala Reale (Asinara) sul traghetto Sara D.

Torna, dopo la sospensione imposta dalla pandemia, la “Festa dei libri e delle rose”, che ricorre il 23 aprile in concomitanza con la Giornata Mondiale del Libro. Dal 21 al 27 aprile,  navigherà Una nave di libri per Barcellona. La partenza è prevista da Civitavecchia nella tarda serata del 21 aprile con la Cruise Roma di Grimaldi Lines, il ritorno nella serata del 27.

L’iniziativa, forte di dieci edizioni, dal 2010 si avvale del supporto di Agra Editrice, in collaborazione con Leggere: tutti, ANP (Associazione nazionale presidi) e con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona. Analoga manifestazione ripresa nel mese di marzo,aMare Leggere – Festival di letteratura per studenti”, traversate marittime letterarie dedicate ad alcune centinaia di studenti provenienti da tutta Italia. Con loro a bordo della Cruise Ausonia scrittrici e autori attivi con le principali case editrici nazionali.

Luigi Coppola

 

 

(Foto: Samule Schirra, ufficio stampa edizione 2022 Festival di polifonia Voci d’Europa)

L’infanzia: quanto conta l’esempio dei genitori per il bambino

L’infanzia, con le sue fasi,  è la prima parte della vita, dal momento in cui il bambino viene al mondo fino a quando inizia l’adolescenza. Durante il ciclo della vita questo periodo si può considerare di fondamentale importanza (sia psicosociale che biologica) poiché determina il comportamento e la personalità che assumerà una volta divenuto adulto.

La sua personalità deriva da tutto ciò che ha assorbito all’interno del suo nucleo familiare; le persone con cui nasce e cresce il bambino influenzano, senza ombra di dubbio, il suo sviluppo. Ragion per cui, sarà attraverso l’educazione ma soprattutto l’esempio che avrà da parte dei suoi genitori che si formerà la sua personalità. Non solo, anche i rapporti con i suoi compagni di scuola o con le maestre, sin dal momento della scuola materna, sono di vitale importanza perché fanno parte del suo periodo infantile (detto anche periodo spugna)  in cui il bambino assorbe tutto ciò che sente o che vede. Insomma, l’evoluzione del bambino nell’ambito linguistico, scio-affettivo deriverà da questa fase. I genitori sono per il bambino un modello da imitare, ed è importante, dunque, che questi ultimi si impegnino al massimo per soddisfare i bisogni del proprio bambino e per cercare di essere un esempio migliore, nei loro limiti del possibile.

Dal punto di vista evolutivo-educativo, le funzioni che i genitori devono svolgere sono molte, soprattutto per garantire al bambino comfort e tanto affetto: naturalmente cure mediche, qualora ne avesse bisogno, procurare sempre cibi sani essendo estremamente attenti a non utilizzare prodotti di bassa qualità. Massima attenzione riguardo la comunicazione verbale e non verbale; il bambino percepisce anche solo l’atteggiamento, senza bisogno di parole. La funzione cognitivo-affettiva, invece, è l’espressione che indica la gestione dei sentimenti che si apprendono all’interno del nucleo familiare. Per questo motivo, mamma e papà devono instaurare una relazione empatica con il proprio figlio in modo da favorire per lui la comprensione di sentimenti ed emozioni. Tuttavia, la mancanza di affetto anche da parte di un solo genitore, causa conseguenze negative per lo sviluppo del bambino in ambito sia biologico, psicologico e sociale.

Un’adeguata comunicazione familiare insegna al bambino ad assumere un sano atteggiamento anche nel contesto sociale, (perché è  sempre la famiglia a modellare il suo comportamento e la sua identità personale), attraverso il processo di separazione-individuazione. Tale processo, consiste non solo in una sana comunicazione, ma nell’insegnare al bambino a divenire autonomo, attraverso spiegazioni e anche atteggiamenti adeguati. Questo metodo può essere d’aiuto sia al bambino che ai genitori per sciogliere il sentimento di appartenenza e radicamento tra loro.

I genitori che vogliono dare il massimo al proprio figlio devono mostrare alti livelli di affetto e comunicazione. Dovranno avere un atteggiamento dialogico, stabilire regole coerenti ma non rigide, introdurre tecniche educative induttive basate sul ragionamento e sull’educazione. Il loro rapporto deve essere affettuoso e amorevole ma allo stesso tempo stimolare il bambino a cavarsela da solo nelle situazioni anche difficili, anche se consapevole che i genitori saranno sempre il suo porto sicuro.

Il bambino deve godere di libertà ma di regole da seguire per la sua disciplina, senza sfociare nella severità estrema. Aiutarlo ad avere un alto autocontrollo e un’elevata autostima. Insegnare lui ad essere persistente e determinato nei compiti importanti della vita, e spronarlo ad avere la forza e il coraggio per affrontare nuove situazioni, far sì che abbia massima fiducia di sé per sviluppare alte competenze per affrontare la sfera sociale.

Se i genitori se ne prendono cura non solo per quanto riguarda l’alimentazione o lo studio, ma soprattutto nella sfera emozionale del bambino, le probabilità che possa crescere in pace con sé stesso e che sia in grado di relazionarsi con il mondo esterno, saranno molto alte.
Alessandra Federico

Pokémon: storia e morale

I Pokémon sono un franchise giapponese creato nel 1996 da Satoshi Tajiri che da bambino viveva in un sobborgo di Tokyo e amava collezionare insetti.

Una volta diventato adulto, Satoshi, suggestionato dai suoi ricordi d’infanzia, elaborò l’idea dei Pocket Monsters come surrogati virtuali dalle sembianze mostruose degli animali domestici.

L’idea si concretizzò nel febbraio 1996 con la pubblicazione dei due famosissimi videogiochi per Game Boy: Pokémon Rosso e Pokémon Blu. Fu proprio con i giochi che iniziò la grande avventura; una sorta di viaggio iniziatico in cui il protagonista, Ash Ketchum, viaggia per il mondo per diventare un grande allenatore di Pokémon. Nel suo percorso, Ash incontrerà persone straordinarie con cui dividerà parte del suo cammino; incontrerà anche truffatori, affronterà grandi ostacoli, enigmi, subirà perdite e dolori e, mano a mano, diventerà sempre più consapevole del proprio ruolo e di quanto i Pokémon siano esseri da amare e proteggere. Ash Ketchum, insieme al suo fidato Pikachu, è riuscito a catturare l’attenzione, per molti anni senza mai cadere nella monotonia, di milioni di fan in un viaggio indimenticabile. Inizialmente, Ash ha viaggiato con gli allenatori Misty e Brock, per poi incontrare nuovi compagni durante il suo percorso in nuove regioni. In qualche modo, un tema chiave del viaggio di Ash è stata la sensazione agrodolce di lasciare il conforto di amici e familiari per perseguire la propria passione.  La serie cambierà protagonista introducendo nuove linee narrative e regioni da esplorare; l’avventura di Ash Ketchum e Pikachu si concluderà definitivamente la prossima primavera, con gli episodi conclusivi della serie animata Esplorazioni Pokémon. Ash Ketchum, dopo la straordinaria vittoria della coppa del mondo, abbandonerà definitivamente la scena. La decisione di allontanare Ash segna la chiusura di una storia iniziata nel 1997, (raccontata nell’arco di 25 anni con più di 1200 episodi e 23 film animati), ma non determina la fine della serie che proseguirà, a quanto pare, con nuovi protagonisti. D’altro canto, l’annuncio  dell’uscita di scena di Ash è stata una spiacevole sorpresa per tutti gli appassionati dei Pokémon della classe 90, fiduciosi del fatto che  avrebbe per sempre fatto parte dei cartone animato, con l’eternità che hanno i ricordi d’infanzia. Dunque, com’è giusto che sia nelle migliori parabole, tutti gli appassionati dovranno prepararsi alla separazione da questo personaggio iconico.

Il videogioco dei Pokèmon

I Pokèmon hanno fatto innamorare ed entusiasmare diverse generazioni tanto da poterli trovare sotto forma di peluche, carte da gioco, statuette in ceramica e tanti altri giochi per bambini e teenager come i videogiochi.

Negli anni, la struttura del gioco è stata aspramente criticata in merito alla cattura dei Pokèmon, soprattutto riguardo i combattimenti che questi sono chiamati a fare.

Ciononostante, le generazioni di ragazzi che hanno amato il gioco hanno colto , al contrario, un messaggio di amore e cura per gli animali; i pokemon sono sempre stati percepiti come compagni d’avventura da coccolare, preservare e rispettare. Infatti, la lealtà che lega Ash ai propri amici umani è la stessa che manifesta per i propri Pokémon e per quelli altrui. Ed è questa la cifra vincente del franchise, il viaggio come scoperta del mondo e di se stessi e la crescita interiore attraverso l’amore, l’amicizia, la lealtà.

Alessandra Federico

Il coniglio come simbolo della moda 2023

Quest’anno la moda ha scelto, tra tutti gli animali, il coniglio come mascotte per gli shooting fotografici e per i fashion show. Il coniglio, che raffigura longevità, intelligenza, eleganza e salute sarà il simbolo del 2023 (Lunar Year – anno lunare) che, secondo lo zodiaco orientale, sarà un anno ricco di positività, spiritualità e serenità dove ogni forma di negatività tenderà a dissolversi e, dunque, pare proprio che il coniglio sia l’animale capace di trasmettere amore, tenerezza e affetto in assoluto. Non a caso, il coniglio, è fondamentale anche per la pet therapy: la  terapia con animale domestico che consiste nello stare a stretto contatto con il proprio pet secondo diverse tecniche specifiche per aiutare i bambini, adulti ed anziani a superare traumi o blocchi psicologici.

La pet therapy è una tecnica molto efficace per diminuire l’ansia e abbassare la pressione sanguigna, per far aumentare, così, gli ormoni del buon umore.

Il simbolo del coniglietto è molto apprezzato nel mondo della moda, soprattutto dal momento in cui la stilista Luisa Spagnoli cominciò, negli Anni ‘40, ad usare il pelo di coniglio d’angora per le creazioni di t-shirt e cappotti di cachemire. Una tecnica differente da tutte le altre quella per ottenere il pelo del coniglio d’angora perché non implica alcuna sofferenza alla bestia, basta pettinarla con una spazzola e il pelo viene via delicatamente, e automaticamente. Insomma, il coniglio è da sempre molto amato e stimato nel mondo del fashion e, ad oggi, grazie all’iniziativa di prediligerlo come animale per le sfilate di moda, i designer si sono appassionati e divertiti ad elaborare le loro collezioni ispirate a questi teneri animali; per quanto riguarda le creazioni di Ferragamo (capsule collection Ferragamo) il colore predominante è il rosso, seguito dal bianco e dal blu cobalto, unicamente per ispirarsi ai colori dell’anno lunare. Per Valentino la storia non cambia; abiti total red, per ispirarsi al colore più importante dell’anno lunare.

Al contrario, c’è chi ha preferito dare un tocco di vivacità alla collezione con la stampa del coniglietto Miffy (cartone animato) che  appare su tutta la collezione playful di Tommy hilfiger. Mentre il brand Acne Studios ha deciso di applicare i meravigliosi disegni del coniglio Bun Bun (dell’artista Apollinaria Bronche). Ma sono state le borse Bunny di Loewe a vincere il premio accessori per il Lunar Year.

Il mercato orientale è oramai una forte influenza per tutto il mondo della moda che, affascinato dai colori e dai meravigliosi tessuti di quei luoghi incantevoli, ha deciso di dare spazio anche a modelle e modelli orientali per il casting. Insomma, sarà un anno in cui gli appassionati di moda potranno sbizzarrirsi sia con gli outfit stile orientale, sia con la rabbit new collection.

Alessandra Federico

Questa mattina è morto il Papa emerito Benedetto XVI

Questa mattina alle 9.34 si è spento, all’età di 95 anni, nella sua residenza del Monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, il Papa emerito Benedetto XVI.

Joseph Aloisius Ratzinger è stato il 265mo Papa della Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. L’11 febbraio 2013 aveva rinunciato al ministero petrino. Teologo, professore, musicista, Paolo VI  lo nominò arcivescovo di Monaco di Baviera e cardinale nel 1977, Giovanni Paolo II lo volle a Roma, nel 1981, come prefetto della congregazione per la Dottrina della fede.

Laurent Simons: bambino prodigio si laurea ad undici anni

“Questo è il primo pezzo del puzzle nel mio obiettivo di sostituire parti del corpo con parti meccaniche. Voglio essere in grado di sostituire quante più parti del corpo possibile con parti meccaniche.”

L’obiettivo di Simons è quello di riuscire ad allungare la vita degli esseri umani, e magari perchè no, arrivare all’immortalità, così come afferma: “L’immortalità è il mio obiettivo”.

Laurent Simons ha undici anni ed ha conseguito la laurea triennale in fisica e, poco dopo aver concluso gli studi, ha iniziato uno stage presso la facoltà di Fisica all’Università Ludwing Maximilian e il Max Planck Institute for Quantum Optics.

Simons è da sempre stato incoraggiato e sostenuto dalla sua famiglia che, fiera ed orgogliosa, ha creduto in lui sin da quando era molto piccolo e, infatti, i genitori non hanno mai dubitato un solo istante che il loro primogenito avrebbe portato al termine il percorso di studi in brevissimo tempo (viste le sue straordinarie capacità di apprendimento). Ed è proprio grazie al suo QI di almeno 145 (certificato dagli scienziati) che ha potuto ottenere la possibilità di unirsi al team attoworld presso Ludwing-Maximilians – Universität (LMU) e il MAx Planck Institute for Quantum Optics (MPQ) per lo stage.

Il giovane aspirante scienziato ha le idee ben chiare riguardo il suo futuro: da qui a poco vuole concludere lo stage per iniziare la sua tesi di dottorato. Un vero e proprio piccolo genio, un bambino prodigio eppure ciò che più le persone apprezzano di lui è il suo modo di essere semplice e modesto, è il modo umile con cui racconta di sé, nonostante sia ben consapevole del suo talento e della sua spiccata intelligenza.

Simons ama leggere e impara tutto in brevissimo tempo infatti, in soli 3 mesi, ha sostenuto 10 esami per ottenere il master presso l’Università belga di Anversa. “Avevo iniziato alcuni corsi di meccanica classica e fisica quantistica. Ho subito voluto sapere tutto su di esso. Ora ho messo tutto il mio altro lavoro in attesa per approfondire.” dichiara Simons.

Un futuro ricco di soddisfazioni per il giovane undicenne, soddisfazioni che non stanno tardando ad arrivare grazie anche  alla  ricerca all’interno del team BIRD nel quale è stato coinvolto: “è stato emozionante imparare come preparare i campioni per l’analisi, come le misurazioni FTIR di composizioni molecolari nel lavoro del sangue e come la tecnologia laser per applicazioni mediche è sviluppato qui”. Le parole di Simons sono stracolme di entusiasmo, di grinta  e di certezze, quelle che gli faranno realizzare tutti i suoi sogni.

Alessandra Federico

La riapertura del Padiglione Tavolara. Una scommessa vincente per la Sardegna.

Sulla riapertura del Padiglione Tavolara, realizzatasi lo scorso 20 dicembre a Sassari, con un’adeguata cerimonia istituzionale, sono stati espressi evidenti e legittimi riscontri positivi, soprattutto quando l’ultima di pochi giorni fa, segue due analoghe iniziative  –  con le rispettive giunte regionali dell’epoca  –  nel 2013 e nel 2018.

Questa terza apertura potrà costituire un “evento storico” come sottolineato più volte nella presentazione dell’evento alla stampa, tenutasi nella sala consiliare del comune di Sassari nella mattinata del 14 dicembre. In quell’occasione erano stati descritti tutti i processi salienti degli ultimi anni per riconsegnare non solo alla città di Sassari  – “un unicum in tutta la Regione” – come espresso, con legittima soddisfazione, dal sindaco Nanni Campus.

Alla presentazione ufficiale erano presenti anche i rappresentanti dei principali soggetti istituzionali che hanno percorso insieme il lungo percorso di progettazione, oltre la riallocazione dei locali ideati per la piena funzionalità del rinnovato sito.

Fra questi la Fondazione Nivola che nell’articolato processo di definizione del “Museo per l’artigianato e il design Eugenio Tavolara”, ha assunto  –  con apposita convenzione di fine 2020 con l’amministrazione comunale  –  la direzione scientifica, l’organizzazione dell’attività espositiva, lo sviluppo d’iniziative culturali nel Padiglione.

Nella fattispecie, la professoressa Giuliana Altea, presidente della stessa Fondazione Nivola, ha definito il suo, “un incarico oltre l’impegno istituzionale che tocca le corde della mia infanzia”.

Il padiglione ospiterà inoltre il “Salone delle Botteghe” uno spazio espositivo commerciale, ubicato al piano terra dedicato ai prodotti dell’artigianato sardo.

L’allestimento e la gestione saranno curati da Confartigianato imprese Sassari, altro protagonista nella riapertura del padiglione.

Il presidente Marco Rau nella stessa presentazione alla stampa ha affermato l’intento “di lavorare con le altre associazioni di categoria. Affinché la struttura sia uno spazio di tutti”.

Laura Useri, assessora comunale alla cultura, evidenzia a tal proposito, l’importante opportunità di “una finestra per gli artigiani sardi verso il mondo”.

Il museo ospiterà importanti mostre. Collezioni pubbliche attualmente non esposte quale la collezione storica ISOLA. La convenzione biennale tra il Comune e la Fondazione Nivola realizzerà esposizioni, eventi di artigianato, design e arte, con cadenza regolare nel salone principale del Padiglione Tavolara.

La prima iniziativa partita nella mattinata dell’inaugurazione è  il progetto espositivo “Faccio con la mente, Penso con le mani – Il nuovo design artigiano in Sardegna”, con la curatela di Giuliana Altea.

La mostra (http://museonivola.it/padiglionetavolara) è visitabile fino al 31 maggio 2023. Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, Con la cura di Giuliana Altea partecipano al progetto: Antonella Camarda e Luca Cheri.

L’esposizione esplora gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel comparto vasto del design. Una visione di colori e manufatti rappresentanti l’estro delle produzioni isolane. Una puntata sul disegno industriale con il recupero di antiche tecniche artigianali. Dall’high-tech sino all’archeologia sperimentale. Valorizzando una prospettiva innovativa di una Sardegna che produce. Affrancandosi dai preconcetti di una proposta in una passiva tradizione senza tempo.

Innumerevoli i motivi di soddisfazione per l’importante lavoro corale fra i vari enti istituzionali, regionali e comunali, partecipati dal primo cittadino sassarese appena dopo il canonico taglio inaugurale del nastro tricolore.

Una sfida che, per i numeri espressi, non solo in termini di risorse economiche investite, dovrà solo continuare crescere.  Attirando con le dovute collaborazioni  aperte a soggetti e operazioni di adeguata comunicazione internazionale, nuovi operatori economici, locali e internazionali, artisti, esponenti della cultura, turisti e cittadini sardi, in un circolo virtuoso dalle potenzialità certamente importanti.

Luigi Coppola

 

(Foto Luigi Coppola: taglio del nastro inaugurale; Nanni Campus, sindaco di Sassari)

1 3 4 5 6 7 31
seers cmp badge