Dior presenta la collezione in Corea del Sud

Dopo la sfilata dello scorso anno a Shanghai, durante la quale presentò per la prima volta  in passerella la sua pre-fall donna, Dior, decide di  proporre la sua pre-fall 2022 il prossimo 30 aprile a Seul, in Corea del Sud.

Maria Grazia Chiuri, designer del marchio Dior, ha disegnato l’intera collezione,  (presentata online a dicembre 2021). La stampa internazionale ha diffuso l’annuncio della maison, seguendo quello attinente alla sfilata P/E 2023 uomo, che si terrà il 19 maggio a Los Angeles.  Lo show si svolgerà all’interno di un’università femminile privata a Seul (Ewha Womans University 1886). La casa di moda francese collabora con la Ewha Womans University ai programmi educativi che promuovono l’uguaglianza di genere. Difatti, a sostenere la sfilata, sarà proprio un programma di eventi educativi organizzato in collaborazione con l’università. Il flagship House of Dior, aperto nel 2015 a Seul, è uno dei dodici negozi donna in Corea del Sud della griffe di avenue Montaigne.

La partecipazione  della cantante e attrice sudcoreana Jisoo (del gruppo Blackpink), allo show come fashion e beauty ambassador globale, ha consolidato di gran lunga il rapporto tra Dior e il Paese asiatico, e non solo; è stata di grande contributo per ottenere 140 milioni di visualizzazioni sui canali di Dior durante la settimana della moda di Parigi dello scorso mese.  “Quest’anno, la maison sta creando nuovi e forti legami con la Repubblica di Corea. Dalla nostra collaborazione con la Ewha Womans University — nell’ambito del nostro programma Women@Dior che promuove la trasmissione di conoscenze, l’educazione e la sorellanza — fino a questa sfilata a Seul, siamo più determinati che mai a celebrare gli scambi creativi e la pluralità culturale”, ha dichiarato Pietro Beccari, CEO di Christian Dior Couture.

Per la realizzazione di questa nuova collezione, la designer della casa di moda francese, si è lasciata persuadere dall’eleganza di Catherine Dior (2 agosto 1917- 17 giugno 2008), la sorella minore del fondatore, nonché sua musa ispiratrice. Catherine era appassionata di fiori e coltivava rose a Naÿssè, la fattoria di famiglia a Provenza. Infatti, gli abiti prevedono raffinati modelli tra lo stile punk e giardinaggio; abiti da contadino, grembiuli da giardinaggio e una borsa ispirata ai sacchi di iuta (sacchi che l’azienda di famiglia utilizzava per imballare il compost). Non resta altro che attendere il 30 aprile per ammirare queste meravigliose creazioni Dior.

Alessandra Federico

Steve Jobs: il genio dell’informatica

Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato.”- Steve Jobs

 Steven Paul Jobs, statunitense, ricordato da tutti come Steve Jobs, il fondatore di Apple inc. è stato inventore, imprenditore e abile informatico. Jobs è stato amministratore delegato di Apple fino a quando, per motivi di salute, è stato costretto ad abbandonare l’incarico, assumendo, però, il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. Inoltre, Jobs, è stato fondatore e amministratore delegato della Pixar Animation Studios, fino al momento in cui la  Walt Disney company decise di acquistarla. Ancora, ha fondato la società NeXT Computer e ha progettato anche IPhone, iMac, iPod, Macintosh e iPad.

Fortune, la rivista che tratta di business globale (pubblicata dalla Time inc’s Fortune), ha classificato Steve come primo tra i 25 uomini d’affari del 2007.

Steve Wozniak era un caro amico di Jobs con il quale lavorò alla prima versione del circuito del videogioco Brakout. Da lì  a poco, il primo aprile del 1976, decisero di mettersi in proprio dando vita alla Apple Computer.

Il garage dei genitori di Steve fu la prima sede dove lavorarono sodo al primo computer Apple (venduto ai membri dell’Homebrew Computer Club). Poco tempo dopo riuscirono ad ottenere un finanziamento dall’industriale Mike Markkula (versando nelle casse della società 250.000 dollari). Ma fu con l’Apple II che Jobs e Wozniak con le vendite arrivarono a un milione di dollari.

Apple, il 12 dicembre del 1980, venne quotata in Borsa misurandone il valore di 256 milioni di dollari e alla fine dello stesso mese il suo valore era di 1,79 miliardi di dollari. Bil Atkinson (programmatore) assieme a Steve Jobs riuscirono a convincere il Parc a mostrargli l’interfaccia grafica da loro progettata per inserire innovazioni al progetto come nella parte hardware; difatti, il 24 gennaio del 1984, Apple produsse un personal computer: l’Apple Macintosh, compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica. Purtroppo, però, a causa della concorrenza, le vendite non furono all’altezza delle aspettative che avevano prospettato visto l’innovativo progetto. John Sculley, amministratore delegato, venne immediatamente incolpato da Jobs. Sculley e Steve Jobs iniziarono ad incolparsi a vicenda per il fallimento del nuovo progetto e Sculley costrinse il consiglio d’amministrazione a scegliere tra lui e Jobs. Quando il consiglio si schierò dalla parte di Sculley, il 31 maggio, le autorizzazioni di Jobs vennero distrutte; le cariche di vicepresidente e di direttore generale della divisione Mac gli furono tolte e a settembre diede le dimissioni. Cominciarono così, per Steve Jobs, i viaggi in Europa e in Unione Sovietica per promuovere i computer Apple. Ma il genio dell’informatica non si perse d’animo e si dedicò alla NeXT Computer fondata da lui poco dopo aver lasciato Apple. Dalla Lucas Films (casa di produzione cinematografica con l’obiettivo di realizzare animazioni computerizzate) nel 1986, Jobs acquistò la Pixar. Nel giro di poco tempo, la NeXT riuscì a progettare e a produrre computer tecnologicamente avanzati rispetto a quelli dei suoi rivali (Apple). Nello stesso momento la Pixar era concentrata sulla produzione di lungometraggi al computer e realizzò Toy Story  nel 1995 (primo film d’animazione realizzato interamente in computer grafica 3D). Nel 1996 Jobs venne contattato dalla Apple che aveva bisogno di aggiornare il sistema operativo. La proposta di Steve Jobs fu quella di inserire il sistema operativo della NeXT (NeXTSTEP), chiedendo in cambio che la Apple acquisisse la NeXT. Nel 1997 Jobs ottenne di nuovo la carica di CEO ad interim (senza stipendio ma ricevendo 1 dollaro all’anno)  ottenendo diversi premi di produzione tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari e quasi 30 milioni di dollari in azioni.

Jobs, aveva ormai l’obiettivo di sviluppare applicativi Microsoft Word ed Excel per il sistema operativo della Apple per troncare, una volta per tutte, contrasti legali tra le due società e cercò, quindi, di arrivare ad un accordo con il rivale storico Microsoft. Nello stesso periodo Jobs aprì il primo Apple Store (in breve tempo i punti vendita in tutto il mondo erano 511) e lanciò l’iMac. Poco tempo dopo progettò e realizzò l’iPod, ottenendo grande successo.

Nel 2003 scoprì di essere affetto da una rara forma di tumore maligno al pancreas e dopo 9 mesi, presso lo Stanford University Medical Center in Palo Alto,  venne sottoposto, per la rimozione del cancro, a duodenocefalopancresectomia (intervento chirurgico che consiste nell’asportare la testa del pancreas). Purtroppo, a causa della malattia fu colpito anche dal diabete, pertanto, l’incarico di amministratore delegato passò a Tim Cook per due mesi e per altri sei mesi nel 2009.

Lo smartphone dell’Apple fu prodotto nel 2007: l’iPhone. Per la fine di giugno 2009, Steve Jobs, rientrò alla Apple. Ma solo il 9 settembre tornò sul palco per presentare il rinnovo dell’intera gamma di iPod. Alla conferenza di San Francisco, Jobs, il 27 gennaio del 2010, presentò l’iPad, il primo tablet della Apple.

Uno sguardo alla vita privata di Jobs

Steve Jobs nasce a San Francisco il 24 febbraio del 1955. Appena nato fu subito dato in adozione a Paul Reinhold Jobs e Clara Hagopian (residenti in California). Il bambino venne battezzato ed educato alla fede cristiana luterana. Compì  gli studi presso l’istituto Homestead di Cupertino, in California dove, nel 1972 si diplomò. Conseguito il diploma, Jobs, proseguì gli studi al Reed College di Portland, ma decise di abbandonare poco dopo il primo semestre. Lisa Brennan-Jobs, è la prima  figlia di Steve (con la sua prima fidanzata) con la quale, però, instaurò un rapporto più tardi perché non era inizialmente intenzionato a riconoscerla. Con una cerimonia officiata da un monaco buddhista, Steve Jobs, a marzo del 1991, si sposò con Laurene Powell, con la quale, nel 1991, 1995 e 1998, ha messo al mondo Reed, Erin e Eve.

Jobs, nel gennaio del 2011, chiese un nuovo congedo medico, ma continuò ad occuparsi delle principali questioni strategiche, essendo, però, sostituito da Tim Cook per le questioni di tutti i  giorni. Decise di dimettersi dal ruolo di amministratore delegato di Apple il 24 agosto. Steve Jobs morì all’età di 56 anni in California, nella sua casa il 5 ottobre del 2011.

In questo momento, sdraiato sul letto d’ospedale e ricordando tutta la mia vita, mi rendo conto che tutti i riconoscimenti e le ricchezze di cui andavo così fiero, sono diventati insignificanti davanti alla morte imminente. Nel buio, quando guardo le luci verdi dei macchinari per la respirazione artificiale e sento il brusio dei loro suoni meccanici, riesco a sentire il respiro della morte che si avvicina… Solo adesso ho capito, una volta che accumuli sufficiente denaro per il resto della tua vita, che dobbiamo perseguire altri obiettivi che non sono correlati alla ricchezza. Dovrebbe essere qualcosa di più importante: per esempio le storie d’amore, l’arte, i sogni di quando ero bambino… Non fermarsi a perseguire la ricchezza potrà solo trasformare una persona in un essere contorto, proprio come me.” – Steve Jobs

Alessandra Federico

Vivere meglio: prosegue il progetto per Napoli

Le associazioni sostenitrici del progetto “Vivere meglio” proseguono con le attività previste nel programma (“Operazione Napoli città pulita” è uno dei programmi di questo progetto). La prima Ecofotopasseggiata dell’anno si è tenuta presso la Chiesa di Sant’Eligio lo scorso sabato 5 marzo. Ad aprire l’evento è stato il dott. Pasquale Capone che, con il racconto della storia della chiesa, ha catturato l’attenzione di tutti i partecipanti presenti, dando loro modo di potersi immedesimare nelle vicende del passato e vivere, anche per qualche ora, i momenti tragici che hanno segnato il destino della città. La giornata si è conclusa, poi, nei pressi della Chiesa del Carmine dopo aver attraversato piazza del Mercato dove, anche di questa meravigliosa piazza, il dott. Capone ne ha raccontato  la storia, mantenendo alta la concentrazione di ogni singolo partecipante ed evidenziando, soprattutto, avvenimenti fondamentali che hanno fatto la storia, come quella della decapitazione di Corradino di Svevia (29 ottobre 1268) in piazza Mercato oltre ben 7 secoli fa (ultimo Imperatore del Sacro Romano impero), i cui resti sono conservati nella Chiesa del Carmine.

Oggi i commercianti rimasti nella piazza e le associazioni locali insieme a quelle del progetto “Vivere meglio”,  stanno programmando una serie di interventi per il suo rilancio culturale e commerciale.

Nel corso della mattinata, successivamente al racconto della storia della chiesa, Raffaele Federico, presidente del CITS, ha illustrato ai partecipanti il progetto “Vivere meglio”, al quale aderiscono più di 30 associazioni tra le quali “Napoli è”. “Scatta e riscatta”, invece, è lo strumento operativo del progetto; utilizza le immagini per denunciare, segnalare, educare, coinvolgere. Questo strumento comprende: attività quotidiane di segnalazioni, Ecofotopasseggiate (visite guidate con foto), Safari fotografico, concorso e mostra fotografica. Il concorso fotografico inizierà il 12 aprile e terminerà il 28 dello stesso mese. Le foto realizzate dai partecipanti saranno esposte in una sala e messe a votazione durante il Maggio dei monumenti. Il prossimo incontro tratterà le Torri Aragonesi in via Marina, tormentato sito storico, luogo per anni abbandonato e divenuto  residenza per senzatetto. L’intervento del Comune, durato alcuni giorni, ha finalmente liberato i fossati da quintali di rifiuti  restituendone il decoro.

Alessandra  Federico

Il 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua

La giornata mondiale dell’acqua si celebra per ricordare lo sfruttamento delle risorse idriche del pianeta. Questo giorno si ricorda sin dal 22 marzo 1992. World Water Day, ossia la giornata mondiale dell’acqua, a seguito della conferenza di Rio, è stata stabilita dall’ONU per il giorno 22 marzo e festeggiata sin dal 1993.

L’importanza di festeggiare questo giorno deriva dal fatto che i dati sulle risorse idriche del pianeta sono alquanto avvilenti; difatti, pare che, già dal 2018, l’ONU abbia lanciato l’allarme riguardo il fabbisogno d’acqua:  i processi di industrializzazione stanno rendendo l’acqua sempre meno disponibile e, purtroppo, questo farà sì che l’acqua corrente aumenti al ritmo costante dell’1% all’anno fino a che, tra almeno 30 anni, si potrebbe avere bisogno del 30% di acqua in più in un pianeta dove in realtà l’acqua diminuisce di volta in volta. La giornata mondiale dell’acqua 2021, ha scelto come tema l’inquinamento delle falde acquifere a causa degli scarichi industriali, avendo come obiettivo quello della diminuzione dell’utilizzo di sostanze chimiche nelle acque reflue.

Secondo quanto riportato dalle statistiche, il 51% della popolazione e il 45% del PIL globale, saranno a rischio idrico e 785 milioni di persone non beneficiano di acqua potabile e 2 miliardi di persone non hanno la possibilità di accedere ai servizi igienici di base. Tutto questo può portare ad una vera catastrofe, motivo per cui l’argomento optato per la Giornata mondiale dell’acqua è “Valorizzazione dell’Acqua”.

“Non possiamo andare avanti come società globale mentre così tante persone vivono senza acqua sicura” afferma l’ONU e continua sostenendo che “l’acqua è un diritto di tutti, qualsiasi sia l’età, il sesso, o la provenienza geografica e sociale. Abbiamo solo altri dodici anni di tempo per riuscire ad ottenere un cambiamento climatico, secondo una grande maggioranza di scienziati. È arrivato il momento di comprendere che non bisogna più sottovalutare il fatto che L’acqua sia un bene prezioso che non deve essere più sprecato”.

A tal proposito, “Operazione Napoli città pulita” (progetto che nasce con l’intento di far riemergere la città) sta già provvedendo per la diminuzione di inquinamento attraverso diversi programmi tra cui il vuoto a buon rendere.

Alessandra Federico

Paris fashion week

Parigi torna protagonista dell’alta moda; le passerelle della capitale francese tornano a brillare grazie alle innovative creazioni della collezione autunno/inverno 2022/2023 che tanti celebri fashion designer stanno presentando durante la Paris Fashion Week. Mentre alla Milano Fashion week sono state sessanta le sfilate, a Parigi saranno solo quarantacinque dal 28 febbraio fino all’8 marzo 2022.

Ad aprire lo Show la collezione finale di Virgil Abloh per il suo OF White. Sorprendente il ritorno delle sorelle Olsen  alla Fashion Week dopo sette anni, con il loro meraviglioso brand The Row. Per Alexander McQueen, invece, la presentazione della sua nuova collezione si terrà il 15 marzo a New York. Un altro  stimatissimo stilista che mostrerà la sua collezione alla sfilata è Guram Gvsalia con il suo marchio VTMNS.

La settimana della moda di Parigi è un evento che nasce nel 1973 (dalla  Fédération Française de la Couture) con l’intento di presentare le nuove collezioni degli stilisti due volte l’anno a Parigi in Francia: la collezione primavera/estate e quella autunno/inverno. Le date delle sfilate vengono stabilite dalla Fédération Française de la Couture, ogni anno.

La prima volta della Paris Fashion Week si è svolta al palazzo di Versailles. Intanto, negli ultimi due anni, la settimana della moda a Parigi è stata presentata nel Carrousel du Louvre e presso il padiglione delle Arti Decorative del più famoso dei musei. In queste sale, prima ancora di ospitare la Fashion Week, si tiene da anni un ulteriore evento di moda: La Mode Habille la Paix, che tradotto significa la moda veste la pace. Durante questo show, infatti, sfilano collezioni di stilisti che aderiscono al progetto African Fashion Gate; si tratta di un progetto per abbattere una volta per tutte i pregiudizi nei confronti delle modelle di colore.

Le altre tre settimane della moda sempre dei Big Four ( quattro eventi ritenuti importanti svolti nelle capitali della moda) sono quelle di Londra, New York e Milano.

Per gli amanti dell’alta moda non resta che seguire l’evento tanto atteso, ma fino dall’inizio della settimana grazie al calendario dello show hanno potuto e possono fantasticare su quali e come saranno le creazioni degli stilisti che più amano e che più li hanno fatti sognare.

Alessandra Federico

Il rimbalzo incontrollato

Marco Squarcia nel 2014 pubblica L’Attimo in più. A questo si aggiunge nel dicembre 2018, Quasi Grandi altra raccolta di novelle dai Monti Sibillini fino al Mare Adriatico, pubblicato dalle Mezzelane Editore. L’ultimo lavoro è “Ti racconto una storia”, raccolta di storie ambientate nella provincia di Fermo, editato da Simple Edizioni nel Gennaio 2021. Nell’inverno 2021, pubblico il libro “Il rimbalzo incontrollato”.
Jean Paul Sartre scrive: «Il calcio è la metafora della vita».
Questo luogo comune può essere rovesciato in: «La vita è la metafora del calcio»?
Il calcio o nel mio caso il calcio a 5, è vita  a tutti gli effetti. All’interno del gioco ci sono tantissime dinamiche che si ripropongono in altrettanti aspetti della vita di tutti i giorni. Socializzare è già di per sé la prima forzata causa che spinge molta gente a fare sport. E’ vero quel che dice José Mourinho: “Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”, perché il gioco del pallone è filosofia, studio, competenza, vittoria  o sconfitta, è vita, per l’appunto in tutta la sua totalità.
Nel Novecento il calcio ha sconfitto i totalitarismi di Hitler e di Stalin. Quale funzione politico-sociale-antropologica assume oggi il football rispetto alla sua esperienza? 
Come descrivo nel mio libro lo sport, più che il calcio io direi, riveste una funzione estremamente importante.  Dopo la famiglia e la scuola, è la terza agenzia educativa di accompagnamento nella crescita dell’uomo. I bambini che praticano regolarmente attività fisica o sport acquisiscono maggior fiducia e maggior autostima verso se stessi. Lo sport è fondamentale anche per l’eliminazione di ogni forma di stress o depressione, aiuta a svagarsi. Il calcio è lo sport più popolare anche perché molto semplice da praticare: un pallone fatto in qualunque modo, anche arrotolando dei fogli di carta e due porte inventate (due aste, due zaini, due secchi…). Questa semplicità secondo me, permette di superare molte barriere. Di qui anche il calcio a 5, ha avuto una notevole importanza per lo sviluppo sociale di tanti ragazzi che hanno visto nelle palestre, un “rifugio” dal fuori che a volte, spaventa.
Il suo racconto lascia intendere che calcio sia il modello cognitivo del controllo e dell’abbandono, sostitutivo del “sistema di sicurezza” della storia del pensiero occidentale. Il calcio come idea di libertà, appunto un rimbalzo incontrollato e pieno di gioia?
Nel mio volume racconto l’avventura di una banda di “folli”, come ci piaceva e piace tutt’ora chiamarci. Il calcio a 5, se va affrontato con i giusti valori, permette a mio avviso, di trovare una grande libertà che ogni persona dovrebbe prima o poi, raggiungere: consapevolezza dei propri mezzi. Questa è una libertà che inibisce, fa diventare grandi e può regalare assolutamente tanti attimi di felicità. D’altronde come cito nel mio libro: “Il libro è scritto pensando alla possibilità che sempre più bambini e ragazzi incontrino allenatori che li facciano innamorare dello sport. La teologa Dorothee Solle rispose a chi le chiedeva, alla luce dei suoi studi teologici e religiosi, come avrebbe spiegato a un bambino il concetto religioso di felicità: “Gli darei una palla e lo farei giocare”. E’ il compito di ogni allenatore: mostrare che anche una palla può regalare brevi ma intensissimi momenti di felicità.”
La Var possiede una pretesa: controllare il gioco ed eliminare l’errore.
Ciò non stride con il carattere “hayekiano” di siffatto sport, che si profila come l’esito delle azioni dei giocatori e non di una volontà pianificatrice calata dall’alto? L’errore non è una variabile da accettare?
L’errore è la variabile per eccellenza dello sport: senza di esso qualsiasi partita finirebbe 0-0. nessuna emozione, nessun sentimento, il nulla. La var che nel futsal non esiste, ha la funzione di regolarizzare non tante l’errore umano del giocatore, quando quello dell’arbitro. Un fallo non visto in area è punibile con un rigore, un fuorigioco che non c’è, può essere rivisto al monitor. Certo il romanticismo dell’imprevedibilità sicuramente viene meno, ma ne guadagna la regolarità del gioco. Personalmente insisto molto sull’errore coi ragazzi giovani che alleno, perché è da lì che si può migliorare, osservandosi. E in allenamento per fortuna, non c’è comunque la var.
Considerati i frequenti fatti di cronaca, anche bui, quale connubio ritiene possa essere stabilito tra sport e civiltà?
Purtroppo gli episodi di violenza o inciviltà, sono uno specchio della società confusa e menefreghista che in parte si è sviluppata. Il problema più grande però, secondo me, sta nell’esempio. La civiltà di una persona nello sport, si misura da come questa accetta ad esempio, la sconfitta. Da come questa non cerchi alibi, non punti il dito, non alzi la voce, ma faccia semmai, autocritica. E invece troppo spesso anche nelle palestre di calcio a 5, si vedono “pseudo allenatori”, essere maleducatori invece che educatori, che dovrebbe essere la primissima obiettivi che dovremmo porci di fronte ad un gruppo di adolescenti. Miglioriamo le conoscenze, miglioriamo il nostro background e comprendiamo il vero valore della sconfitta; solo così accetteremo noi stessi e di conseguenza anche gli altri. Con orgoglio ho inserito episodi simili in cui mi sono trovato in campo, e non solo, nei due anni alla Futsal Fermo. Non un elogio al sottoscritto, ma un racconto di come ho interpretato ciò che mi capitava.
Giuseppina Capone

Firenze: tassista aggredisce una giovane donna, per ora sospensione della licenza

E’ diventato istantaneamente  virale sui social network il video girato da un passante  a Firenze  la notte tra il 13 e il 14 gennaio. Nel video appare in modo chiaro la reazione violenta del tassista fiorentino (53enne) contro una giovane turista 33enne di origine americana: un calcio e poi uno schiaffo forte.  La motivazione sarebbe, secondo la giustificazione del 53enne, l’assurda pretesa della turista di ottenere un prezzo più basso sulla corsa. Una pattuglia della polizia è arrivata poco dopo in via Tornabuoni in seguito alla richiesta della turista, fatta alle persone presenti, di chiamare subito la polizia alla quale la ragazza ha raccontato che la lite era iniziata quando i due erano in automobile e che il tassista le avrebbe sputato in viso dopo aver spaccato con tanta violenza il divisore Anti- Covid.

“Senza riserve il comportamento del collega, qualunque siano gli accadimenti in precedenza occorsi” sono state queste le severe parole dei membri della società cooperativa tassisti dopo essere venuti al corrente del video.  “Pur comprendendo lo stato di frustrazione del collega, tra crisi lavorativa e la gravità dei fatti subìti l’altra notte, non possiamo che condannarne la reazione, sia come cittadino che come esercente di un pubblico servizio, ricordandogli che soprattutto chi lavora la notte, questi fatti li subisce con drammatica frequenza, ma senza scadere in reazioni di quel tipo” dichiara uritaxi.   Mentre il Comune di Firenze ha già preso provvedimenti: “pur in attesa delle procedure di accertamento dei fatti da parte delle autorità, ha già attivato i propri uffici competenti in materia di taxi ed ha convocato d’urgenza la commissione comunale taxi per esaminare l’accaduto e adottare i necessari provvedimenti”.  Per adesso è stata disposta l’immediata sospensione della licenza del tassista in attesa della riunione della commissione che è stata convocata per il prossimo mercoledì 19 gennaio. Mentre il sindaco di Firenze  Dario Nardella ha annunciato che la questione è stata segnalata al Questore del capoluogo toscano e che si aspetta un’indagine approfondita e una pena esemplare per il tassista non degno di svolgere un servizio pubblico. “Questa non è Firenze” ha scritto poi su twitter Nardella, definendo la vicenda inaudita e deprecabile. Intanto la giovane donna ha evitato per ora la denuncia ma ha  raccontato  la vicenda sui social network descrivendo Firenze come una città poco sicura, ha inoltre lanciato un appello per fermare la violenza sulle donne.

Alessandra Federico

Paris Fashion Week 2022

Per gli appassionati dell’Alta moda è arrivato il momento più atteso dell’anno: l’Haute couture torna ad illuminare le passerelle della capitale francese per presentare le nuove collezioni moda primavera-estate 2022 dal ventiquattro al ventisette gennaio.

Ad aprire la settimana della moda parigina sarà Schiaparelli; intanto, per dare l’opportunità a tutti gli ospiti di assistere all’evento (gli spettatori saranno divisi per gruppi a causa delle restrizioni per il covid19) la collezione Dior sfilerà ben due volte il giorno ventiquattro gennaio alle 14.30 e alle 17.00. Anche la nuova collezione primavera estate 2022 Chanel la vedremo due volte il venticinque gennaio alle 10.00 e alle 12.00. Ancora, si attende con ansia la nuova collezione primavera estate di Valentino il giorno ventisei gennaio alle ore 10.00. Anche Louis Vuitton volerà a Parigi per presentare la sua nuova collezione all’interno della quale mostrerà l’ultimo lavoro di Virgil Abloh (Direttore artistico di Vuitton venuto a mancare lo scorso ventotto novembre).

L’attenzione da parte degli spettatori, probabilmente, sarà dedicata esclusivamente a Gurum Gvasalia nuovo direttore artistico di Vetements  (marchio francese di calzature fondato da Demna Gvasalia nel 2014). Ma non sarà l’unica New Entry durante la Paris Fashion Week; la vincitrice del premio Andam 2021 è una nuova stilista emergente britannica Bianca Saunders, che presenterà per la prima volta la sua nuova collezione primavera estate 2022 durante lo show parigino. Tanti saranno i giovani stilisti che parteciperanno a questa Fashion week come Airei e Winnie dagli Usa, Namesake da Taiwan, Songzio da Singapore Youths in Balaclava, Lukhanyo Mdingi, dal Sudafrica, Vuarnet e Passaro dalla Francia, dal Messico Liberal Youth Ministry e, infine, Solid Homme dalla Corea che in realtà ha già partecipato alla Milano fashion week la stagione scorsa. Non potevano di certo mancare le due nuove griffe francesi  Bluemarble (fondato dallo stilista Anthony Alvarez ) ed EgonLab (disegnata dal duo Florentin Gl è marec e Ké vin Nompeix).

A presentare la collezione prêt-à-porter femminile primavera estate 2022 saranno Paco Rabanne e Alaïa. Ancora una volta, la circostanza creata a causa del virus Covid19, porterà allo show ulteriori severe restrizioni ma non abbastanza da fermare uno degli eventi più importanti dell’anno nel mondo del fashion.

Calendario Paris Fashion Week

24 gennaio

Schiaparelli

Ulyana Sergeenko

Iris Van Herpen

Georges Hobeika

Christian Dior

Azzaro Couture

Christian Dior

Maison Rabih Kayrouz

Giambattista Valli

25 gennaio

Chanel

Alexis Mabille

Stéphane Rolland

Julien Fournié

Alexandre Vauthier

RVDK Ronald Van Der Kemp

Giorgio Armani Privé

26 gennaio

Franck Sorbier

Zuhair Murad

Valentino

Jean Paul Gaultier

Viktor&Rolf

Elie Saab

Rahul Mishra

Charles de Vilmorin

27 gennaio

Aelis

Yuima Nakazato

Julie de Libran

Christophe Josse

Fendi Couture

Imane Ayissi

Alessandra Federico

Porto Torres: lo sport come attività d’inclusione sociale

A Porto Torres parte la rigenerazione urbana con la cittadella sportiva.

“Porto Torres sarà un riferimento del Nord Sardegna per le strutture sportive. Con nuovi impianti che avranno un’accessibilità aperta a tutti.”.

Il beneaugurante annuncio è stato pronunciato nella sala consiliare del comune turritano nella mattinata del sette gennaio dalla dottoressa Simona Fois, durante una conferenza stampa.

La Vicesindaca, Assessora con delega ai Servizi sociali e allo Sport, ha illustrato i contenuti del progetto di rigenerazione urbana, finanziato con cinque milioni euro, grazie al bando pubblicato dal ministero dell’Interno insieme al MEF e al MIMS.

L’obiettivo del bando era finanziare progetti volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, insieme al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
I comuni con popolazione tra 15mila e 50mila abitanti potevano chiedere fino a un massimo di cinque milioni di euro. Sono 483 gli enti locali italiani che sono stati premiati da questo finanziamento.

Le linee guida dell’amministrazione comunale dettagliata dalla Fois si sviluppano in tre focus distinti nell’intero dossier.

Il primo insiste sulla riqualificazione dei campi due e tre situati in Viale delle Vigne. L’attuale dissestato manto in terra battuta sarà adeguato al più performante sintetico con una spesa preventivata in due milioni e duecentomila euro.

Il secondo capitolo riguarda la realizzazione di due tensostrutture polivalentisituate sul retro dell’ex bocciodromo con una dote in cassa di due milioni di euro.

Il progetto contempla anche un centro fitness (ottocentomila euro impegnati).

Il cronoprogramma ministeriale prevede l’appalto dei lavori entro il giugno del 2023, la conclusione per il 2026.

“Non potevamo lasciarci sfuggire questa opportunità–ha ribadito l’assessora Fois – perché ci consentirà di cambiare l’aspetto di un’area degradata.”

Azioni riconducibili al programma di governo municipale, presentato ai cittadini nella campagna elettorale, che premiò nel novembre del 2020 l’attuale giunta di centro sinistra guidata dal sindaco Massimo Mulas.

Il quale ha ricordato le scelte politiche, non sempre condivise, di vari decenni fa, d’investire risorse importanti sulle strutture sportive.

“Questa è una città che ha anticipato i tempi – ha dichiarato il primo cittadino – con una base di partenza solida per offrire spazi ricreativi ai giovani e meno giovani.”.

Il sindaco ha evidenziato il ruolo della macchina amministrativa ringraziando in particolare gli uffici tecnici. Decisivi nello sforzo di chiudere a buon fine, in tempi molto stretti, l’istruttoria necessaria nello scorso maggio per conseguire il risultato utile nel bando ministeriale.

In piena sintonia, Simona Fois, ricordando i lavori di adeguamento strutturale al Palazzetto dello sport “Alberto Mura”, ha ringraziato l’azione corale dei colleghi di giunta e del consiglio comunale, capace di “fare squadra”. Presenti alla stessa conferenza: l’assessora ai lavori pubblici Maria Bastiana Cocco, i presidenti delle commissioni sport e urbanistica, Antonello Cabitta e Gavino Sanna.

Luigi Coppola

Dolce&Gabbana danno voce ai giovani stilisti emergenti

“Miss Sohee è una vera artista, e già i suoi primi lavori ne sono una prova. La sua visione e l’identità del suo stile ci hanno colpito da subito. Conoscendola, abbiamo anche avuto l’opportunità di apprezzare la genuinità e la freschezza del suo approccio al lavoro, molto vicino al nostro. La sua dedizione e l’amore per il fatto a mano ci hanno convinto a supportare questo progetto, siamo davvero felici di poterle essere accanto in questo momento speciale: il futuro è dei giovani”. Dichiarano Dolce&Gabbana durante un’intervista. Miss Sohee è una giovane stilista emergente coreana e grazie a Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Shoee realizzerà presto il suo più grande sogno; i re della moda italiana saranno entusiasti di darle l’opportunità di partecipare alla Milano Fashion Week che si terrà a febbraio, dove potrà  presentare la sua prima collezione. Davvero un programma interessante quello di supportare i giovani stilisti emergenti e, grazie proprio a questa meravigliosa iniziativa partita da Dolce e Gabbana, che la Camera Nazionale della Moda Italiana e lo stilista Valentino hanno appena confermato che a breve si terrà un nuovo progetto che partirà  a febbraio durante Mfw e Marco Rambaldi sarà il protagonista: si tratta di una serie di appuntamenti digitali in cui sarà ospite un giovane designer della moda e dove, sul canale Instagram di @maisonvalentino,  presenteranno la collezione propria gli stilisti emergenti. Ancora, il progetto di menthorship è un’idea di Alessandro Dell’Acqua e Tomorrow Ltd in cui sostengono i nuovi talenti. Già dal novembre 2020 alcuni designer presentavano la collezione attraverso fashion film sulle piattaforme digitali Gucci, gli stessi stilisti che oggi mostreranno le proprie collezioni all’interno della piattaforma polifunzionale digitale Vault di Gucci, dove si trova il concept store creato da Alessandro Michele direttore creativo di Gucci.

“Sono davvero entusiasta di vedere la mia visione prendere finalmente vita. Sono estremamente grata a Domenico e Stefano per il loro generoso supporto e per questa opportunità unica. Sapere di poter contare su di loro e che incoraggiano la mia creatività è un vero onore”. Afferma Miss Sohee.

Nonostante la sua giovane età il marchio di Miss Shoee è già amato da molte celebrità: Shoee Park, è la griffe stimata da Bella Hadid, Miley Crus e Ariana Grande.

Alessandra Federico

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