Rinnovo CCNL bancari: per UNISIN ancora ampie le distanze…

“Le distanze con ABI sono ancora ampie e la proposta dei banchieri è largamente insufficiente”. Così il Segretario Generale di Unisin Confsal Emilio Contrasto dopo l’incontro di questa mattina fra Sindacati e Associazione Bancaria Italiana che segna la ripresa del confronto sul rinnovo del CCNL del credito dopo la pausa estiva.

Fra i temi al centro della trattativa anche quello che riguarda la digitalizzazione, che i sindacati già a luglio avevano posto in cima alle priorità.

“Chiediamo una vera cabina di regia che assicuri preventivamente ai lavoratori, attraverso i loro rappresentanti, la possibilità di concorrere al governo del Sistema, rendendo dinamico il contratto nazionale in modo da affrontare, tra gli altri, un fenomeno di portata epocale quale è la digitalizzazione che incide in modo irreversibile, tra le altre cose, sul modo di lavorare e sull’evoluzione delle professionalità”, commenta Contrasto.

Alla luce delle distanze fra Abi e Sindacati, il Segretario Generale Unisin Confsal avverte: “Senza un’accelerata e un’apertura concreta da parte di ABI, la mobilitazione è inevitabile e i banchieri devono capire non solo che i lavoratori ed i clienti – sempre più uniti contro politiche commerciali estremamente aggressive e pericolose e crisi bancarie generate da pessime gestioni manageriali – sono stanchi e si aspettano ben altro, ma anche che non conviene alle banche uno scontro aperto. Le Lavoratrici ed i Lavoratori sono pronti a scendere in campo con tutti i mezzi possibili”.

 

Europa e Brexit

Si è tenuto il 17 giugno a Palazzo Serra di Cassano presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici la presentazione del libro “Nozioni  giuridiche fondamentali europee”, La scuola di Pitagora editrice, di Umberto Aleotti.

A parlare del libro ma soprattutto di Europa e delle tematiche legate alla vita dei cittadini eutorpei sono stati: Prof. Ing. Mario Raffa, già Ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Componente del Consiglio Direttivo del Premio Nazionale per l’Innovazione; Prof. Antonio Lanzaro, già Aggregato di Giurisprudenza Università degli Studi di Napoli “Parthenope” – Presidente Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus; Avv. Maurizio Bianco, già Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Prof.ssa Antonella Batà, Aggregato di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Dott. Emilio Contrasto, Segretario Generale UNISIN – Confsal – Direttore editoriale Rivista Professione Bancario; Avv. Francesco Avolio, Vicepresidente della Delegazione Campania dell’Unione Avvocati Europei (U.A.E.). Ha moderato l’incontro la giornalista Dott.ssa Bianca Desideri.

Abbiamo già parlato di Europa nei giorni scorsi con l’avvocato e docente universitario Umberto Aleotti, ritorniamo ora sull’argomento su un tema specifico quello della Brexit che non avevamo affrontato nella precedente intervista.

 

Avvocato, si parla tanto di Brexit. In che cosa consiste l’uscita di un Paese dall’Unione?”
Con previsione innovativa rispetto al precedente testo dei Trattati vigenti, il Trattato di Lisbona del 2007 ha con l’articolo 50 (T.U.E.) stabilito che ogni Stato membro ha il diritto di recedere dall’Unione europea conformemente alle proprie norme costituzionali, notificando tale intenzione al Consiglio europeo. Dalla notifica iniziano a decorrere due anni durante i quali l’Unione deve negoziare con lo Stato membro interessato un accordo che fissi le condizioni del recesso. L’uscita si perfeziona, e le norme dell’Unione non sono più applicabili allo Stato in questione, con l’entrata in vigore dell’accordo di recesso o, in mancanza, trascorsi i due anni dalla notifica, salvo che il Consiglio europeo, d’intesa con lo Stato in uscita, non decida all’unanimità di prorogare tale termine.

La procedura di recesso è stata attivata per la prima volta dal Regno Unito, nel giugno del 2016, quando i cittadini britannici sono stati chiamati, con un referendum, ad esprimersi sulla loro permanenza nell’Unione europea, e la consultazione ha dato esito positivo all’uscita (cd. Brexit) con il 51,9% dei voti a favore e il 48,1% dei voti contrari.

Il Parlamento britannico ha così autorizzato il Primo Ministro britannico, Theresa May, a presentare la lettera con la quale è stata chiesta, il 29 marzo 2017, la formale attivazione della procedura di uscita dall’organizzazione allo scopo di porre fine, dopo quarantaquattro anni, alla partecipazione del Regno Unito al disegno di integrazione europea. Da questa data sono partiti i due anni fissati dall’articolo 50, che, com’è ormai noto, sono spirati con un nulla di fatto. Il Regno Unito ha pertanto dovuto chiedere una proroga del termine, accordata dal Consiglio europeo fino al 31 ottobre 2019, per trovare un accordo con l’Unione.

Qual è la sua opinione sulla Brexit?

Il mio auspicio è che lo Stato britannico decida di chiedere una nuova proroga, più lunga, per rimeditare la sua scelta, eventualmente con un nuovo referendum, e ritirare la richiesta di recesso (cd. Bremain). Il patrimonio comune di valori di cui noi europei siamo portatori include a pieno titolo il Regno Unito, culla delle libertà fondamentali (si ricordi la Magna Charta Libertatum del 1215), così come il patrimonio culturale del Regno Unito trova la sua origine in quello europeo, ad esempio la sua lingua, che deriva per metà dal francese.

La condivisione di valori, cultura, razza (indoeuropea), storia, religione (cristiana), oltre che dei più recenti quarantaquattro anni di integrazione, non può essere polverizzata da un 3,8 % di voti di scarto a favore della Brexit e deve far riflettere sulla stretta connessione che esiste tra il Paese britannico e il continente, per la quale probabilmente nessuno dei due può fare a meno dell’altro.

Alessandra Desideri

All’Istituto per gli Studi Filosofici presentazione del libro di Umberto Aleotti

Lunedì 17 giugno alle ore 16.30 a Palazzo Serra di Cassano sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici sarà presentato il libro di Umberto Aleotti, avvocato, docente universitario, “Nozioni giuridiche fondamentali europee.

Un libro per parlare di Europa ad esperti ma anche a quanti vogliono conoscere meglio le Istituzioni europee e il loro funzionamento. All’Autore poniamo alcune domande.

Quali strumenti ha il cittadino italiano ed europeo per poter far valere i propri diritti oltre i confini della propria Nazione?

Si tratta di distinguere i diritti da tutelare. Se sono diritti che discendono da normative italiane, possono essere fatti valere davanti ai giudici nazionali, se si tratta di diritti che derivano da normative dell’Unione europea davanti ai giudici europei. La tutela giurisdizionale dinanzi ai giudici europei può avvenire tanto in via diretta, presentando ricorsi presso le cancellerie dei giudici europei  quanto in via indiretta, ossia utilizzando il meccanismo del rinvio pregiudiziale, che implica il passaggio attraverso la valutazione e l’ordinanza di rinvio dei giudici nazionali.

Quali sono i giudici dell’Unione Europea?

Esiste nel diritto dell’Unione europea il principio del doppio grado di giudizio. Chi vuole ricorrere in maniera diretta dinanzi ai giudici U.E. deve adire in primo grado il Tribunale e, in secondo grado, impugnando le decisioni del Tribunale e solo per motivi di diritto, la Corte di giustizia. In via indiretta, ossia tramite rinvio pregiudiziale, può essere adita solo la Corte di giustizia. Si ricordi che diverso da questo sistema giurisdizionale è il sistema della Corte europea dei diritti dell’uomo, che afferisce al Consiglio d’Europa, che è un’organizzazione internazionale differente dall’Unione europea. Dinanzi a questa Corte, in un unico grado di giudizio, si possono far valere i diritti previsti da un altro trattato internazionale, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (C.E.D.U.).

Si parla molto dei parametri che l’Italia deve rispettare nel proprio Bilancio per non sforare i parametri imposti dalla UE. Di cosa si tratta?

Si tratta del cd. fiscal compact, un trattato firmato a Bruxelles il 2 marzo 2012 , con il quale gli Stati firmatari hanno stabilito un maggiore coordinamento tra le loro politiche fiscali (imposizione fiscale su cui si regge la spesa pubblica), stabilendo una serie di regole tra le quali, ad esempio, l’impegno ad inserire il pareggio di bilancio (equilibrio tra entrate e uscite degli enti pubblici) in disposizioni interne vincolanti di natura fondamentale, preferibilmente costituzionali (così è avvenuto con la modifica del nostro articolo 81 della Costituzione nel 2012). Queste disposizioni servono a creare maggiore armonia tra le politiche fiscali degli Stati dopo che, nel 2002, c’è stata l’unificazione delle loro politiche monetarie (cd. unione monetaria).

Come è nata l’idea di scrivere questo libro e a chi si rivolge?

Il progetto di un’Europa unita, così come elaborato dai padri fondatori dell’Unione europea conserva sempre, secondo me, il suo irresistibile fascino. L’edificazione di una casa comune in Europa, attorno ai valori della pace, della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani possiede ancora la sua attrattiva tanto per le giovani generazioni quanto per quelle meno giovani, in mezzo alle quali si colloca la mia, che ha visto cadere, il 9 novembre 1989, il muro di Berlino, simbolo di un’epoca di conflitti, divisioni e oppressione, in cui i valori indicati non avevano ancora avuto l’opportunità di affermarsi nella loro esatta dimensione. Il libro nasce dunque con l’idea di incuriosire, chiarire, appassionare, non far dimenticare ed è diretto non solo a chi si confronta con questo genere di tematiche durante il proprio corso di laurea ma anche a chi nel percorso post-universitario o lavorativo dovesse entrare in contatto con questa realtà.

Alessandra Desideri

UNISIN: gli studenti dell’I.S. G. Marconi realizzano un corto per dire NO alla violenza contro le Donne

La forte sinergia e la collaborazione che si è instaurata da tempo tra Unità Sindacale Falcri Silcea Sinfub (UNISIN), sindacato autonomo del settore bancario e l’Istituto Superiore “G. Marconi” di Giugliano in Campania, dirigente scolastica professoressa Giovanna Mugione, ha portato alla realizzazione di un corto per dire NO alla violenza contro le Donne, presentato in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il corto dal titolo La violenza non va giustificata è stato realizzato dagli studenti della IV A produzioni audiovisive dell’Istituto Superiore “G. Marconi” di Giugliano in Campania coordinati dai professori Antonello Picciano e Lino Nolo. Il corto è pubblicato sul giornale on line di UNISIN – Professione Bancario www.professionebancario.it”.

Il Sindacato, in occasione del 25 novembre, ha ribadito,il suo NO, fermo e deciso, contro la violenza sulle donne e contro la violenza di genere in tutte le sue forme. “E’ necessario – ha evidenziato Emilio Contrasto, Segretario Generale di Unità Sindacale Falcri Silcea Sinfub – che le tutte le vittime denuncino immediatamente ogni tipo di violenza in qualunque luogo subita senza paura, non cadendo nella spirale della giustificazione della violenza come arma di auto difesa psicologica che impedisce anche la messa in campo dei necessari strumenti a tutela delle stesse vittime e volti a punire i colpevoli”.

Alessandra Desideri

E’ uscito il nuovo numero di Professione Bancario

Con l’editoriale, il Segretario Generale Unisin Emilio Contrasto apre il nuovo numero della rivista Professione Bancario, che nella sua nuova veste editoriale scientifico-giuridica sta riscuotendo molto interesse sia nel mondo accademico che in quello delle professioni allargando così l’orizzonte delle lettrici e dei lettori dello storico giornale.
L’apertura è dedicata alla notizia che “un’altra prestigiosa Organizzazione si è unita ad Unisin, il Sinfub, che ha voluto aderire al progetto nato nel 2011 tra Falcri e Silcea, allargandone così i confini sindacali”.
Emilio Contrasto evidenzia anche l’attenzione “alle giovani generazioni che con difficoltà si affacciano al mondo del lavoro e nello stesso tempo l’attenzione verso tutti coloro che si trovano nell’ultima fase del proprio percorso lavorativo” e una vicinanza non solo nella difesa dei diritti nel mondo del lavoro ma soprattutto alla Persona nel suo complesso, impegno che porta Unisin a partecipare, dando il “fattivo contributo, ad azioni e iniziative sociali, culturali, educative, su tutto il territorio nazionale, a partecipare a gruppi di lavoro e di studio per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle Persone”.
Di grande interesse le iniziative che Unisin sta portando avanti come ricorda il Segretario Generale “contro le discriminazioni di genere, per il miglioramento del clima aziendale inquinato dalle pressioni commerciali, per il sostegno alla legalità con l’adesione al progetto L’Agenda Ritrovata, la collaborazione con le istituzioni scolastiche nell’ottica di avvicinare i giovanissimi al mondo del lavoro e sensibilizzarli alle tutele che la legislazione prevede”.
Non poteva mancare il ricordo da parte di Emilio Contrasto della grave perdita subita dal Comitato scientifico della rivista con la scomparsa dell’avvocato Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, istituzione di alta cultura nota a livello internazionale, che il Segretario Generale ricorda come “illustre giurista e uomo di cultura” con il quale aveva instaurato una profonda collaborazione, rivolta soprattutto ai giovani, che proseguirà con Massimiliano Marotta che oggi presiede l’IISF ed entra a far parte del Comitato scientifico di Professione Bancario.
La rivista, consultabile all’indirizzo www.professionebancario.it,  in questo numero approfondisce i seguenti temi: La “flexicurity” (avv. prof. Umberto Aleotti); L’assegno divorzile e l’assegno di mantenimento nell’evoluzione giurisprudenziale (avv. Antonella Verde); Il principio delle pari opportunità nell’Unione europea (prof. Antonio Lanzaro).
Alessandra Desideri

L’Agenda Ritrovata, UNISIN aderisce al progetto

L’Agenda Ritrovata, un progetto che colpisce al cuore, che riporta indietro nel tempo a quella tragica stagione del 1992 dove a distanza di soli 57 giorni due uomini, colleghi e amici, persero – insieme agli uomini della loro scorta – la vita per l’impegno continuo di magistrati in difesa dello Stato.

Quegli uomini erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

I giovani che non hanno vissuto quei tragici giorni ne hanno conoscenza attraverso i racconti, le drammatiche immagini di repertorio, i ricordi, il rievocare anno per anno quei dolorosi giorni per non dimenticare quelle morti e testimoniando l’impegno continuo con la loro presenza alle iniziative che si svolgono.

UNISIN, sindacato autonomo del settore bancario ed esattoriale, in questi giorni sta partecipando al progetto “l’Agenda Ritrovata”, organizzato dall’Associazione “L’Orablù”.

Ne parliamo con il Segretario Generale Emilio Contrasto.

Come mai avete deciso di partecipare a questo progetto?

Il nostro Sindacato, è da sempre sensibile al tema della legalità e della giustizia e fra i suoi principali scopi, oltre naturalmente a quello fondamentale di difendere e tutelare i diritti e gli interessi professionali e sindacali delle Lavoratrici e dei Lavoratori, ha anche quelli di rafforzare la solidarietà sociale e professionale.

Riteniamo quindi che essere fattivamente presenti in un’iniziativa di cotanto valore sociale e testimoniale, confermando anche l’impegno civile della nostra Organizzazione, sia importante soprattutto in questo delicato momento storico.

Ci piace inoltre pensare che attraverso il contributo a progetti come “l’Agenda Ritrovata”, al di là della responsabilità di dovere e volere contribuire a testimoniare e ricordare eventi gravissimi nella storia della nostra Repubblica, si riafferma che la lotta alla mafia non deve assolutamente retrocedere o rallentare. Iniziative come queste hanno quindi anche lo scopo di ricordare a tutti noi che contro la mafia, ogni tipo di mafia, è necessario ancora combattere e che la battaglia è ben lungi dall’essere vinta.

La ciclo staffetta percorrerà il territorio nazionale con molte tappe e molti eventi sono stati organizzati nei luoghi in cui farà sosta. Che significato assume per UNISIN la partecipazione a livello di territorio?

Le nostre Strutture territoriali si sono già attivate per partecipare agli eventi che si svolgeranno lungo il percorso della ciclo staffetta. I nostri Dirigenti sindacali e tutti coloro che vorranno essere presenti parteciperanno alle tappe ed agli eventi consapevoli che la testimonianza fisica rappresenta un impegno per tutti a rafforzare e perseguire sempre di più la legalità; in un Paese dove, purtroppo, concetti come “legalità” e “diritti” sono sempre più spesso utilizzati come meri slogan pubblicitari, senza alcun riscontro nel nostro vivere quotidiano.

Lo slogan della ciclo staffetta è “Tutti possono partecipare e non solo pedalando!”, ritiene che possa essere di stimolo alla presenza?

Sì, il senso dello slogan è pregnante. Evidenzia l’importanza della partecipazione, dell’esserci, lì e in quel preciso momento, tappa per tappa, testimoni della storia e per la storia, soprattutto testimoni per non dimenticare quei tragici momenti. E’ necessario continuare, dopo ben 25 anni, a sensibilizzare sempre più al tema della legalità, così importante per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese.

Ultima tappa dell’Agenda Palermo il 19 luglio, ma il nostro impegno prosegue e proseguirà quotidianamente.

Alessandra Desideri

La nuova stagione di Professione Bancario

Professione Bancario, la storica testata dell’Organizzazione Sindacale UNISIN (Unità Sindacale Falcri Silcea) si è rinnovata ed affianca la testata online.

Nell’editoriale della nuova veste il Segretario Generale di UNISIN spiega le motivazioni che hanno indotto alla scelta. “Le continue sfide, sempre più complesse, che vedono quotidianamente impegnato il mondo del lavoro e quello sindacale ci hanno spinto ad immaginare una nuova stagione, meglio forse addirittura un nuovo inizio, per la nostra storica testata cartacea Professione Bancario, alla quale – come noto – già da alcuni anni, anche per dare all’informazione immediatezza e accessibilità, si è affiancato con grande successo Professione Bancario online. L’idea di fornire alle nostre Lettrici, ai nostri Lettori ed agli esperti del settore un ulteriore strumento di approfondimento, seppure più specifico e tecnico, legato al mondo del lavoro ed il desiderio di mantenere una funzione specifica per la testata cartacea ha solleticato la nostra attenzione e ci ha portati quindi ad una rivisitazione editoriale del giornale tradizionale”.

La grande incertezza che pervade la società attuale sia dal punto di vista economico-finanziario sia il mondo del lavoro in tutti i suoi aspetti richiede un’informazione sempre più capillare, immediata e al tempo stesso sempre più specialistica. Proprio per tali motivazioni diventa “vitale uno strumento – prosegue Emilio Contrasto – come quello che ci apprestiamo a varare. Un punto di riferimento importante per approfondire e discutere le varie problematiche e per proporre, insieme, anche nuove soluzioni in grado di fornire la migliore tutela alle nostre Colleghe ed ai nostri Colleghi e, perché no, ai Lavoratori in generale. Abbiamo quindi scelto, anche per la caratteristica degli argomenti che verranno trattati, una periodicità semestrale, che potrà essere ritarata in futuro in base allo sviluppo della testata”.  Si tratta di una rivista giuridico-scientifica “che fornirà, grazie all’ausilio di docenti universitari, di avvocati, di esperti, di chi opera quotidianamente in tali attività, un nuovo strumento per quanti seguono Professione Bancario. Diritti, lavoro, previdenza, pari opportunità, approfondimenti legali saranno, quindi, i protagonisti delle nostre pagine, con uno sguardo necessariamente rivolto al diritto internazionale e dell’Unione europea”.

Il Segretario Generale conclude il suo editoriale con un “ringraziamento particolare” “ai componenti del numeroso e altamente qualificato Comitato Scientifico che hanno aderito al progetto”.

La rivista può essere consultata e scaricata in formato pdf dai siti di Unisin (www.unisin.it), di Professione Bancario online (www.professionbancario.it), della Segreteria Regionale Unisin della Campania (www.unisinregionalecampania.it).

 

Salvatore Adinolfi

 

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