Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia: intervista all’autrice Eliana Di Caro

Qual è il contesto storico in cui è ambientato il libro “Magistrate finalmente”?

Tra i temi affrontati dall’Assemblea Costituente vi fu il divieto per le donne di entrare in magistratura, stabilito da una legge del 1919. L’articolo 7 di quella legge impediva loro di ricoprire incarichi pubblici come quello di prefetto, direttore generale, ufficiale giudiziario, magistrato appunto, oltre a precludere le cariche elettive e molto altro. Le 21 donne elette all’Assemblea si batterono con determinazione per eliminare queste discriminazioni, ma incontrarono forti resistenze e non riuscirono a raggiungere il loro obiettivo. Solo dopo anni, con una nuova legge – la n. 66 del 9 febbraio 1963 – le italiane ottennero finalmente il diritto di accedere alla magistratura.

Chi sono le protagoniste del libro e qual è il loro ruolo nel contesto della magistratura italiana?

Le protagoniste del libro Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia sono le pioniere che vinsero il primo concorso aperto anche alle donne dopo l’approvazione della legge del 1963. Racconto come si arrivò a quella legge e, nella seconda parte, le sfide affrontate dalle prime magistrate italiane, donne che non solo dovettero dimostrare le proprie capacità professionali in un contesto tradizionalmente dominato dagli uomini, ma anche rompere barriere sociali e culturali. Attraverso le loro esperienze, Magistrate finalmente mette in luce le difficoltà e le battaglie che le otto protagoniste hanno vissuto per affermare la loro presenza in un ambito cruciale della società italiana. Il libro si sofferma sugli anni ‘60, ‘70, ‘80 sino al sorpasso delle donne sugli uomini in magistratura, avvenuto per la prima volta nel 1987, quando su 300 idonei nel concorso, oltre 150 erano donne.

Quali difficoltà e resistenze hanno incontrato le prime donne magistrate italiane nel loro percorso professionale?

Ci sono diversi episodi che raccontano il clima di diffidenza e di non adeguata considerazione delle neo giudici. Ad esempio, alla milanese Emilia Capelli accadde, nel 1977, di essere chiamata una sera per un’emergenza presso il carcere minorile “Beccaria”, dove era scoppiata una rivolta. Al suo arrivo venne scambiata per un’assistente sociale, un equivoco che rifletteva i pregiudizi sull’identità e sui ruoli attribuiti alle donne. Graziana Calcagno (ligure, costruì il suo intero percorso a Torino), quando ormai era già approdata in Corte d’Appello agli inizi degli anni 80, incontrò l’ostilità di un collega che si rifiutava persino di sedere con lei – in quanto donna –  in camera di consiglio (alla fine quest’uomo andò in pensione anticipatamente). Giulia De Marco, originaria di Cosenza ma anche lei attiva prima a Milano e poi a Torino, ricorda come il tradizionale “tocco” (il copricapo formale dei giudici) fosse pensato solo per gli uomini, al punto da caderle continuamente sul viso: un dettaglio simbolico che la dice lunga. Nel tempo, dando prova della loro preparazione e serietà, le otto pioniere hanno conquistato il rispetto dei colleghi e degli avvocati: parlava la qualità del loro lavoro, nel silenzio e lontano dai riflettori.

Quali sono alcuni esempi di casi giudiziari significativi trattati dalle prime donne magistrate italiane?

Le prime magistrate hanno accompagnato l’evoluzione della società che a partire dalla fine degli anni ‘60 cominciò a cambiare pelle con l’approvazione di leggi come quella sul divorzio, sul diritto di famiglia, sull’interruzione della gravidanza.

Tra i vari provvedimenti messi in atto dalle giudici, c’è ad esempio quello deciso da Capelli sul delicato caso di una coppia di Testimoni di Geova che rifiutava una trasfusione di sangue per la propria figlia affetta da una malattia emolitica. Capelli, dopo la segnalazione del medico, nominò immediatamente una curatrice speciale per consentire la trasfusione, agendo nell’interesse della minore contro la volontà dei genitori e così salvando la vita della piccola. Maria Gabriella Luccioli, classe 1940, di Terni, prima donna approdata alla Corte di Cassazione nel 1988, presiedette il collegio dell’Alta Corte che si pronunciò sul caso di Eluana Englaro, autorizzando la sospensione delle cure forzate. Una decisione coraggiosa, che suscitò feroci polemiche e segnò un prima e un dopo.

In che modo l’ingresso delle donne nella magistratura ha influenzato il sistema giudiziario italiano?

Certamente l’arrivo delle donne ha introdotto nuove sensibilità e approcci interpretativi nella giurisprudenza, importanti soprattutto nel diritto di famiglia, nella tutela dei minori e nei diritti civili. La presenza femminile ha permesso una visione più completa e attenta su temi quali la violenza domestica, sulle questioni di genere, ambiti sui quali pesava lo sguardo esclusivamente maschile.

Negli anni anche le donne hanno cominciato a ricoprire incarichi di vertice, ma è proprio nei ruoli apicali che permane ancora una netta distanza tra uomini e donne nel sistema giudiziario italiano. La nomina della prima donna a Prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, risale solo al marzo 2023: sono dovuti passare 60 anni dalla legge che ha cancellato il divieto di partecipare al concorso.

L’ingresso delle donne ha anche contribuito ad una maggiore attenzione verso l’equilibrio tra vita privata e professionale, influenzando il sistema a livello organizzativo. Ad esempio, negli anni, la magistratura ha iniziato a prendere in considerazione misure che tengano conto delle esigenze familiari, sia per le donne che per gli uomini, creando un ambiente di lavoro più inclusivo.

Qual è il messaggio principale che vuole trasmettere con il libro “Magistrate finalmente”?

Questo è un pezzo della nostra storia che non si conosce a sufficienza, un passo avanti importante verso la parità, e per questo credo sia necessario e istruttivo conoscerlo. Le esperienze delle prime giudici, e ancor prima delle Madri Costituenti che hanno lottato per loro, ci insegnano che bisogna coltivare la memoria, non stancarsi di battersi per i diritti, non darli mai per acquisiti, guardare sempre avanti.

 

Eliana Di Caro è giornalista al Sole 24 Ore dal 2000: dopo aver lavorato al mensile Ventiquattro e alla redazione Esteri del quotidiano, dal 2012 è al supplemento della Cultura “Domenica”, nel ruolo di vice caposervizio e curatrice delle sezioni di Storia ed Economia e società. È tra le autrici di Donne della Repubblica (il Mulino, 2016), Basilicata d’autore (Manni, 2017), Donne nel 68 (il Mulino, 2018), Donne al futuro (il Mulino, 2021). Ha pubblicato Andare per Matera e la Basilicata (il Mulino, 2019), Le vittoriose (Il Sole 24 Ore, 2020), Le Madri della Costituzione (Il Sole 24 Ore, 2021). Scrive dei temi legati alle donne – dei loro diritti e dell’emancipazione femminile – e della terra lucana. Appassionata di tennis, ogni tanto recensisce qualche libro sull’argomento.

Giuseppina Capone

 

Una fantastica scoperta non voluta

Ad inizio del mese scorso a Napoli alcuni scavi clandestini hanno portato alla luce una chiesa di età medioevale, probabilmente del XI secolo e con essa anche tantissimi piccoli reperti di quello stesso periodo storico.

La eccezionalità di questa incredibile scoperta è che tutti gli scavi sono stati fatti in maniera illecita e proseguivano da diversi mesi e il “bottino” del responsabile degli scavi comprendeva anche quasi 500 reperti di epoca romana.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, ha sequestrato circa 10.000 frammenti ceramici di natura archeologica di epoca romana e medievale, che provenivano da diversi scavi condotti in corrispondenza di locali in utilizzo a chi stava effettuando lo scavo.

La chiesa, reperto principale, è situata ad 8 metri di profondità e presenta un’abside sulla quale è raffigurata un’iconografia di Cristo, con una scritta in latino e anche grande parte della pavimentazione realizzata in lastre di marmo bianco di spoglio, con le decorazioni che ricordano il Sacello di Sant’Aspreno, situato vicino al luogo della scoperta. Seppur casuale e non voluto, questo ritrovamento è eccezionale e importantissimo, poiché ha portato alla luce elementi decorativi ed artistici che potranno essere studiati per avere un quadro più netto e completo dell’arte medievale della nostra regione e della città di Napoli.

Rocco Angri

4 novembre, ricordando i nostri caduti

Come ogni anno anche questo 4 novembre si celebra il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

Nel 1921 la salma del “Milite Ignoto” fu scelta tra 11 corpi non identificati da Maria Bergamas, una madre italiana che aveva perso un figlio nella Prima Guerra Mondiale, in rappresentanza di tutte le donne che avevano avuto figli caduti in guerra. La salma, trasportata su un convoglio speciale che partì da Aquileia per arrivare a Roma dove sarebbe stata tumulata a nell’Altare della Patria il 4 novembre 1921, giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate Italiane.

La celebrazione del 4 novembre fu istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale. Fu scelta questa data che coincideva con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) che sancì la resa dell’Impero austro-ungarico all’Italia.

Un giorno in cui ricordare non solo i caduti della Prima Guerra Mondiale ma anche del Secondo conflitto mondiale e di tutte le guerre combattute o che, purtroppo, si stanno combattendo.

In questo giorno il mio pensiero va in particolare al giovane Francesco Altomonte, insignito di riconoscimento al valor militare, caduto a soli 23 anni a Tobruk il 12 ottobre 1942 durante la Seconda Guerra Mondiale mentre era imbarcato su una torpediniera di scorta ad un convoglio. Il sacrificio e il nome di Francesco, che non ho potuto conoscere se non attraverso le fotografie e i ricordi di famiglia, è stato giustamente ricordato con altri caduti in guerra nella lapide collocata in piazza dei Martiri a Palizzi Marina in provincia di Reggio Calabria e la sua storia e quella dei giovani caduti della torpediniera Antares è presente nel sito https://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/2019/01/antares.html che ringrazio per aver pubblicato la foto di Francesco.

Forte in questo giorno è il richiamo alla pace in tutte le parti del mondo.

Bianca Desideri

XXIV Tour della Penisola. Lì, dove fioriscono i limoni Con Il Classic Car Club Napoli

Comincia oggi 31 ottobre la XXIV edizione del Tour della Penisola, il raduno del Classic Car Club Napoli dedicato ad Auto storiche e Gran Turismo.

Dal 31 ottobre al 3 novembre sono una ventina le auto che si muoveranno verso il campo base dell’evento, l’Excelsior Vittoria di Sorrento, da cui la carovana si muoverà alla scoperta di alcuni fra i più suggestivi angoli della Costiera Amalfitana e Sorrentina.

Il venerdì mattina si partirà per Capri dove è prevista la visita alla Grotta Azzurra e si rientrerà a Sorrento. Il sabato la carovana si muoverà verso Positano, dove è prevista la visita al suggestivo borgo. La Domenica mattina si concluderà l’iniziativa.

“La continuità dei nostri raduni è per noi importantissimo – evidenzia il presidente del Classic Car Club Napoli, Giuseppe Cannella – Il Tour della Penisola è giunto alla XXIV edizione e lo fa entrare di diritto nei Classici delle manifestazioni. Anche quest’anno operiamo sotto l’egida dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e della FIVA (Federation Internationale Veichules Anciens) e cerchiamo di offrire sempre il meglio ai nostri ospiti, Chiaramente, oltre alla storia ed ai panorami che questi luoghi offrono, non trascuriamo l’enogastronomia che, come tradizione vuole, riesce a fondere con grandissima sapienza il famoso principio di “mari e monti” oltre ad essere una vera fucina di chef rinomati in tutto il mondo.

Confcommercio Imprese per l’Italia ha un nuovo Vice Presidente

Confcommercio Imprese per l’Italia ha un nuovo  Vicepresidente: Pasquale Russo,  Presidente di Conftrasporto-Confcommercio.
“La nomina a Vicepresidente è un passaggio importante di un percorso condiviso tra Conftrasporto e Confcommercio, iniziato sin dal 2001 portando un significativo aumento di capacità di rappresentanza della logistica”, ha dichiarato il Presidente Pasquale Russo.

La sua nomina è un riconoscimento per il lavoro svolto nel corso di questi anni come presidente di Confcommercio Campania e rafforza dunque anche il ruolo del Mezzogiorno.
“Conftrasporto è riconosciuta come la casa delle imprese di trasporto e logistica all’interno di Confcommercio, contribuendo così a dare una rappresentanza sistemica del nostro tessuto economico all’intero della Confederazione. Un settore strategico come quello del trasporto e della logistica ha certamente un valore aggiunto nel legame consolidato con Confcommercio”, prosegue Russo.

“Ringrazio il Presidente Carlo Sangalli per la fiducia accordatami e sono certo che il lavoro sinergico contribuirà a rendere ancora più forte Confcommercio e a portare avanti in maniera efficace le istanze di Conftrasporto”.

Antonio Desideri

Cento anni fa nasceva la Giornata mondiale del risparmio

1924 – 2024, la Giornata Mondiale del Risparmio compie 100 anni come evidenziato nel titolo di questa edizione “1924 – 2024. Cento anni di cultura”.

L’iniziativa è organizzata, come ogni anno, dall’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio SpA). Fu l’economista Maffeo Pantaleoni l’ispiratore della sua proclamazione con un discorso tenuto a Milano nel 1924 durante il Congresso Internazionale del Risparmio organizzato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde.

Da quell’anno in poi ogni 31 ottobre si celebra questa ricorrenza.

La sala gremita ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli interventi del Presidente di ACRI, Giovanni Azzone; del Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli; del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta; del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha evidenziato nel suo discorso fra l’altro che “Quello che appare evidente è la natura stessa di bene individuale e collettivo allo stesso tempo rappresentato dal risparmio, risorsa per il futuro, questa è la seconda caratteristica che gli è propria. L’inserimento in Costituzione del tema risparmio è esso stesso valore per il futuro delle famiglie e del Paese” e ancora “Incoraggiare il risparmio, per rifarci alla previsione costituzionale, significa incentivarlo come fonte importante del processo economico”.

Nel suo intervento il Presidente di ACRI, Giovanni Azzone, ha sottolineato che negli ultimi 10 anni “Il risparmio degli Italiani ha continuato a crescere, arrivando oggi a superare 5mila miliardi, attestando l’Italia ai primi posti tra i Paesi della Ue per propensione al risparmio, pur se con una distribuzione non omogenea sul territorio e tra classi di età”. Ha anche sottolineato due punti rilevanti: “Si tratta di un dato importante, che però non deve portare a dimenticare alcuni punti meritevoli di attenzione. Innanzitutto, dobbiamo continuare a lavorare sul fronte dell’educazione finanziaria delle giovani generazioni. Il dato sull’alfabetizzazione finanziaria degli Italiani, seppur in crescita negli ultimi anni, ci pone ancora al di sotto della media dei Paesi Ocse”, e ancora “La direzione però è corretta: penso a titolo di esempio al Mese dell’educazione finanziaria promosso da MEF, Banca d’Italia, ABI e Feduf (cui partecipa anche l’Acri) e alla recente introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi della scuola a partire dalla primaria”. E ancora “Il secondo aspetto che vorrei richiamare è quello dell’inclusione finanziaria delle donne e delle persone anziane”. Il Presidente Azzone ha anche messo in evidenza come una donna su tre non ha un conto corrente intestato a proprio nome, mentre “la transizione tecnologica e digitale rischia di escludere dall’accesso a servizi essenziali una fascia importante e crescente della popolazione, quella delle persone anziane”.

Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha ricordato a tutti i presenti l’importanza del risparmio, evidenziando anche che “la riduzione dei tassi BCE, l’ulteriore calo dei tassi di mercato che anticipa nuove diminuzioni dei tassi BCE, spingono e spingeranno famiglie e imprese a maggiori investimenti e a crescenti richieste di prestiti”. Ha aggiunto che “Il risparmio ben collocato tramite le banche è e sarà sempre più determinante fattore di sviluppo e di occupazione e di sottoscrizione del debito pubblico”, evidenziando anche che “Il risparmio va meglio tutelato anche perché i prestiti si fanno con la stabile liquidità derivante dal risparmio ben investito”. Il Presidente Patuelli ha, inoltre,  fatto una chiara richiesta: “Chiediamo che le leggi tributarie rispettino meglio il risparmio che oggi è gravato dall’imposta ordinaria del 26%, che si aggiunge alla pressione fiscale sulle società quando in esse viene investito. Grava sul risparmio, pure sulla liquidità nei conti correnti, anche l’imposta di bollo che è una patrimoniale da abolire. Occorre che la Repubblica tuteli meglio la stabilità degli investimenti del risparmio sia in strumenti basati sulla liquidità, sia in azioni.Il risparmio investito in azioni di società subisce una tassazione di ben oltre la metà del reddito lordo prodotto, assommandosi la “cedolare secca” del 26% sul reddito netto già gravato dall’IRES del 24% e dalle addizionali regionali e comunali, dal 4,5% circa dell’IRAP, dall’IMU e dall’imposta di bollo”.

Per il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta “il flusso annuo di risparmio privato supera oggi i 400 miliardi, un quinto del reddito nazionale ma solo parte di esso finanzia gli investimenti in Italia. Nel quinquennio precedente la pandemia le risorse interne impiegate all’estero erano in media il 2,5% del PIL; se utilizzate per finanziare capitale produttivo in Italia, avrebbero accresciuto gli investimenti di quasi un quinto”. Ha sottolineato per quanto riguarda stabilità finanziaria e tutela del risparmio, che “Il sistema bancario italiano è oggi ben capitalizzato e redditizio. In prospettiva, l’elevata dotazione patrimoniale e la prevedibile riduzione della redditività potranno spingere le banche verso operazioni di concentrazione, anche su base transfrontaliera”. Anche il Governatore Panetta ha evidenziato l’importanza dell’educazione finanziaria: “La protezione del risparmio si attua anche accrescendo le competenze dei cittadini in campo economico e finanziario, proteggendo il sistema finanziario dal riciclaggio di denaro o dal finanziamento del terrorismo, contrastando i rischi cibernetici per le infrastrutture finanziarie e di mercato e vigilando affinché gli intermediari finanziari adottino le misure necessarie”.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento ha evidenziato che “Nei prossimi anni l’Unione europea dovrà colmare il divario di competitività rispetto alle altre principali economie mondiali e affrontare diverse sfide strategiche, tra cui la doppia transizione, verde e digitale, il rafforzamento della difesa comune e lo sviluppo di nuove infrastrutture. Saranno necessari ingenti investimenti che non potranno essere soddisfatti solo da fonti pubbliche, dati i vincoli di bilancio esistenti. Occorrerà mobilitare anche il risparmio privato, che assumerà di nuovo il ruolo di risorsa fondamentale per lo sviluppo. Ma questo sarà possibile solo se sapremo realizzare un ‘ecosistema’ regolamentare e amministrativo che faciliti l’accesso delle imprese al mercato dei capitali, così favorendo anche l’accesso dei risparmiatori a strumenti di investimento diversificati per rischio, rendimento e orizzonte temporale. È questo il modo in cui il risparmio privato agirà da fattore di crescita sostenibile ed inclusiva”.

Una giornata molto importante che conclude il mese di ottobre dedicato all’educazione finanziaria e celebra il centenario della Giornata mondiale del risparmio.

Antonio Desideri

 

Turismo a Napoli

L’ambiente antropizzato è il luogo dove viviamo ed è l’insieme delle condizioni sociali, morali, culturali, storiche ed economiche in cui un individuo vive e che lo definiscono.

Esistono  dieci tipologie di turismo, di cui di  norma, solo alcune sono realizzate  nella stessa area:

  1. Turismo balneare
  2. Turismo montano
  3. Turismo lacuale
  4. Turismo verde
  5. Turismo termale
  6. Turismo culturale (anche l’archeoturismo)
  7. Turismo scolastisco
  8. Turismo religioso
  9. Turismo congressuale
  10. Turismo esperienziale (insieme di proposte attraverso cui fruire del patrimonio del luogo in modo attivo immergendosi nella vita e nelle tradizioni della comunità) in questa tipologia rientra l’enogastronomia.

Nella nostra area Metropolitana, che si estende per 1171 Kmq e che comprende 92 comuni, consentendo di ampliare area interessata, tutte le tipologie di turismo sono presenti, praticate e praticabili e rappresentano un formidabile strumento per valorizzare il territorio e di solido sviluppo economico.

Un tale avvenimento sarà possibile solo attraverso una effettiva collaborazione tra le Istituzioni pubbliche  e l’imprenditoria privata nel rispetto reciproco dei propri ruoli e delle proprie funzioni.

Le istituzione, Comune, Regione, Prefettura devono provvedere alla sicurezza e al decoro del territorio e al funzionamento ottimale di tutti i servizi pubblici, assicurando che i livelli di vivibilità per la propria popolazione non subiscano alcuna modifica ma che si accrescano grazie all’incremento delle entrate dell’erario che dovrà essere utilizzato per  migliorare le condizioni del territorio  evitando spese improprie.

Gli imprenditori devono assicurare la qualità dei servizi, il rispetto delle normative  e del territorio  che non può essere ridotto a semplice  sfondo delle loro attività.

Sarà necessario dalle Istituzione e dai privati  l’impegno chiaro, professionale  e competente  capace di trasformare l’evidente pericolo di un over turismo senza regole e limiti, in un turismo sostenibile, ovvero capace di soddisfare sia le esigenze dei turisti, i cui flussi devono essere regolati ed incanalati, che dei cittadini delle località ospitanti programmando nei tempi e modalità  giuste  tutti gli interventi necessari  ad accrescere le opportunità per il futuro.

Il turismo sostenibile rappresenta, pertanto, anche un poderoso valore economico che contribuisce   allo sviluppo locale come una attività trasversale che copre vasti ambiti, creando reddito e occupazione, aumenti le entrate fiscali e secondo il luogo comune faccia ritornare la ricchezza estratta  al territorio  a beneficio di tutti i cittadini.

Alessandra Federico

 

 

Napoli: Disabilità e diritti per una società sempre più inclusiva

Appuntamento oggi martedì 22 ottobre 2024 alle ore 15:30 presso la Sala Consiglio della Città Metropolitana di Napoli – Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova – piazza Santa Maria La Nova n. 44 – Napoli – con il primo appuntamento della tavola rotonda dal titolo “Disabilità e diritti per una società sempre più inclusiva” organizzato dal Lions Club Nola Host “Giordano Bruno” in collaborazione con Lions Club Megaride e il Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati”.

 Il Lions Club Nola Host “Giordano Bruno” prosegue anche quest’anno il suo impegno nell’ambito del Service sulla Disabilità con ben due momenti di approfondimento, uno a Napoli il 22 ottobre e uno a Nola il 29 ottobre ore 16:30 presso il Museo storico archeologico di Nola, che seguono quello che ha riscosso notevole successo lo scorso anno. Il progetto è nato nel 2022 in occasione dei 30 anni della Legge 104/92 ed è proseguito giungendo alla sua terza edizione che vede arricchirsi il numero di Club partecipanti con la collaborazione con il Lions Club Megaride e il Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati”.

Una tavola rotonda, quella organizzata nella monumentale Sala del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli a Santa Maria La Nova, che continua a proporsi come un importante momento di incontro/confronto e riflessione su alcune delle principali tematiche legate alla tutela dei diritti delle persone con disabilità – comprese quelle temporanee o legate all’età – e delle loro famiglie e sull’importanza di riuscire a mettere insieme sinergie in grado di rendere la società realmente inclusiva. Un’occasione anche per poter aggiornarsi sulla nuova normativa sulla disabilità a seguito del Decreto attuativo della Legge Delega sulla disabilità, il Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62.

E’ purtroppo un dato incontrovertibile, e non è mutato in meglio nel corso degli anni nonostante i tanto dichiarati impegni e sforzi, il fatto che troppo spesso le famiglie con a carico una persona fragile e/o con disabilità vengono lasciate sole a districarsi nei meandri della burocrazia per poter agire e vedersi riconoscere i diritti garantiti dalla legislazione e dalla normativa di cui, peraltro, a volte non sono neppure a conoscenza, facendosi interamente carico, anche economicamente, del gravoso impegno di assistere i propri cari, con le conseguenti difficoltà di conciliare, in particolare per le donne, la vita lavorativa con quella familiare e personale.

Continuano ad essere mancanti o inadeguati alle esigenze i supporti territoriali, in particolare nel Sud del nostro Paese, e ciò non fa altro che aggravare la situazione, rendendo sempre meno inclusiva la nostra società.

Sono stati coinvolti dai Lions in questi due incontri professionisti, medici, docenti universitari, mondo della scuola e formazione, rappresentanti delle Istituzioni europee, nazionali e locali, degli Ordini professionali, dell’Università, di Enti e Associazioni nazionali e internazionali, del mondo del lavoro e dell’impresa, per affrontare la complessità del tema.

L’auspicio degli Organizzatori è che questi momenti di incontro favoriscano la realizzazione di sempre maggiori concrete e reali sinergie, oltre a quelle già sinora messe in campo con questo Service, per  rendere sempre più inclusiva la nostra società e garantire una vita piena e indipendente alle persone con disabilità.

Sarà presente il Governatore del Distretto 108 Ya Lions International Dott. Tommaso Di Napoli, responsabile per il Multidistretto Italy per la Disabilità che concluderà i lavori.

Porteranno i loro saluti:

Dott.ssa Raffaella Scaperrotta Letizia,Presidente Lions Club Napoli Megaride

Arch. Enzo Capone, Presidente Lions Club Napoli Europa “Gianpaolo Cajati”

Dott.ssa Marianna Napolitano, Presidente Lions Club Nola Host “Giordano Bruno”

On.le Vincenzo DeLuca*, Presidente Giunta Regionale Campania (invitato)

Prof. Gaetano Manfredi*,Sindaco della Città Metropolitana di Napoli (invitato)

Dott.ssa Isabella Bonfiglio, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli

Avv. Paolo Colombo, Garante dei diritti delle Persone con Disabilità della Regione Campania

Dott. Mimmo Falco, Vice Presidente Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

Avv. Carmine Foreste,Presidente Consiglio dell’0rdine degli Avvocati di Napoli

Ing. Gennaro Annunziata, Presidente dell’0rdine degli Ingegneri della Provincia di Napoli

Prof.ssa Maura Striano, Assessore alla Scuola e all’lstruzione del Comune di Napoli

Dott. Luca Fella Trapanese, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli

Dott. Francesco Speranza, Presidente Zona 2 Distretto 108 Ya Lions International

Dott.ssa Maria Ferrante, Presidente Zona 6 Distretto 108 Ya Lions International

Dott. Vincenzo Triunfo, Presidente I Circoscrizione Distretto 108 Ya Lions International

Dott. Alessio Scerbo, Presidente II Circoscrizione Distretto108 Ya Lions International

Dott. Bruno Canetti, II Vice Governatore Distretto 108 Ya Lions International

Dott. Pino Naim, I Vice Governatore Distretto 108 Ya Lions International

Dott. Pasquale Bruscino, Immediato Past Governatore Distretto 108 Ya Lions International

Introduce e modera

Dott.ssa Bianca Desideri, Giornalista-Giurista, Responsabile Supporto Press al DG Team Distretto 108 Ya Lions Club International Coordinatrice Commissione Disabilità Lions Club Nola Host “Giordano Bruno”

Interventi

Avv. Francesco Urraro, Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato

Prof. Massimo Fragola, Docente di Diritto dell’Unione Europea Università della Calabria – Presidente SSIP Seminario Permanente di Studi internazionali

Avv. Sergio Longhi, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli

Dott. Enzo Colimoro, Segretario Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

Dott. Patrizia Ordasso, Responsabile DC AP Affari Sindacali Gruppo Intesa Sanpaolo

Dott.ssa Esther Flocco, Presidente nazionale AIMC Associazione ltaliana Maestri Cattolici

Dott. Giuseppe Desideri, Segretario Generale UMEC-WUCT World Union of Catholic Teachers (Unione mondiale insegnanti cattolici)

Prof.ssa Maria Francesca Freda, Direttrice Centro di Ateneo SlnAPSI Università degli Studi di Napoli “Federico II” e delegata del Rettore per la Disabilità e DSA.

Dott. Tommaso Montini, Presidente Comitato provinciale UNICEF Napoli

Ing. Paola Astuto, Coordinatrice Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli

Dott.ssa Valeria Mirisciotti, Delegata distrettuale per la disabilità, per protocolli, rapporti con lstituzioni ed Associazioni

Dott. Maurizio di Gennaro, Presidente CdA Coop. Umanista Mazra -Coop.soc.a.r.l.0nlus

 

La tavola rotonda ha valore per l’acquisizione di n. 3 crediti formativi presso l’Ordine degli Avvocati di Napoli, n. 3 crediti formativi presso l’Ordine degli Avvocati di Nola e n. 3 crediti formativi presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.

Si ringrazia la struttura nazionale di Comunicazione dell’AIMC Associazione ltaliana Maestri Cattolici per il supporto tecnologico

Si ringrazia l’ISIS “Alfonso Casanova”di Napoli – Corso produzioni audiovisive – Dirigente Scolastica prof.ssa Palmira Masillo  e Professori Cristiano Luongo, Antonello Picciano e Amedeo Volpe

Segretaria Organizzativa: Dott. Hubert Bowinkel – Avv. Claudio De Leo – Dott.ssa Bianca Desideri

Comitato scientifico Lions Club Nola Host “Giordano Bruno”: Ing. Giuseppe Angri -Dott.ssa Gelsomina Cepparulo – Avv. Claudio De Leo – Dott.ssa Bianca Desideri – Dott.ssa Maria Ferrante – Dott. Nello Manzi – Dott.ssa Marianna Napolitano – Avv. Francesco Urraro

Comitato scientifico Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli: Ing. Giuseppe Angri – Ing. Paola Astuto

Comitato scientifico Commissione Avvocatura Pubblica del COA di Napoli: Avv. Vera Berardelli – Avv. Fabio Maria Ferrari (presidente) – Avv. Sergio Longhi

Coordinamento, ufficio stampa e comunicazione: Dott.ssa Bianca Desideri

Alla Fondazione Casa dello Scugnizzo appuntamento con “Prendersi cura della propria genitorialità”

Appuntamento oggi 15 ottobre 2024 ore 16.00 a Napoli presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus in piazzetta San Gennaro a Materdei 3 per la II edizione del Percorso orientativo-informativo e di supporto psicologico “Prendersi cura della propria genitorialità” coorganizzato dal Distretto 108 Ya Lions International e dal Centro di Ateneo SInAPSI dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

“Siamo stati ben lieti come Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus di mettere a disposizione di questo importante momento di incontro-confronto tra genitori con figlie e figli con disabilità ed esperti, Istituzioni e Lions, la nostra storica struttura e alcune delle professionalità che in essa operano”, evidenzia Bianca Desideri, Lion, giornalista e giurista.

Come Direttore del Centro Studi e Ricerche “Mario Borrelli” e Lion oltre che esperta dei diritti delle persone con disabilità e di quelli legati alla genitorialità – prosegue Bianca Desideri – confido che questi momenti di incontro e le sinergie che si sviluppano in queste occasioni diventino sempre più frequenti per contribuire tutti insieme non solo al miglioramento delle normative, delle condizioni di vita e di lavoro delle persone con disabilità e delle loro famiglie ma anche a fornire a tutti i livelli supporto per contribuire all’eliminazione di quegli ostacoli, spesso di carattere burocratico, altre volte di carattere “fisico” come ad esempio le barriere architettoniche, ecc., che non consentono una reale inclusione delle persone con disabilità e un adeguato supporto ai loro familiari”.

“Domani si concluderà il G7 della Disabilità – sottolinea Bianca Desideri – al termine del quale verrà adottata la Carta di Solfagnano, un documento con 8 priorità sulle quali i Paesi facenti parte del G7 prendono l’impegno, ispirandosi alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, di agire e sostenere politiche reali e concrete volte all’inclusione e alla valorizzazione delle persone. Un impegno quello sulla tutela delle persone con disabilità che nel nostro Paese parte da lontano e che con la recente riforma sulla disabilità e il D. Lgs. n. 62 del 3 maggio 2024 mette la persona al centro e rivede la presa in carico dal territorio fino al livello nazionale”.

Conoscere Napoli in una guida pocket

“Storia breve di Napoli” edito da Artem, a cura di Stefano De Caro, Roberto Delle Donne, Girolamo Imbruglia, Giuseppe Civile, Adolfo Scotto di Luzio è un volume tascabile da tenere con sé per scoprire le bellezze di una città come Napoli ricca di arte, cultura, architettura, musica, tradizione, panorami mozzafiato, buona cucina, e tanto altro ancora.

Gli autori ci accompagnano alla scoperta di Napoli, delle sue storie e delle sue strade. Scopriremo la città  durante vari periodi storici a partire dalla città greco-romana, per passare poi alla sua evoluzione nel periodo del Medioevo, attraverso poi l’età moderna, l’Ottocento, il Novecento per arrivare ai nostri giorni.

Il volume è ricco di illustrazioni che accompagnano la narrazione del periodo mostrando alcuni dei più bei monumenti della nostra città.

Arricchisce la pubblicazione una cronologia comparata.

Non è facile racchiudere 3000 anni di civiltà e storia in poche pagine ma gli autori sono stati in grado di presentare “i tratti indelebili, le metamorfosi, le contraddizioni croniche di una capitale di confine tra occidente e mediterraneo, multietnica per vocazione antica, porto di mare, emblema e frontiera di potenzialità e lacerazioni che invitano a ragionare senza stereotipi”.

Una breve storia della città, una guida per lettori, studenti, turisti che vogliono conoscere Napoli.

Antonio Desideri

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