Ancora una vittoria per Luna Rossa, rimangono in parità le due barche

Si fa sempre più appassionante la gara tra Luna Rossa e Ineos Britannia. Nella sfida odierna parità per le due barche che hanno vinto ciascuna un match occupando quindi la classifica entrambe a tre punti.

Nel primo match Luna Rossa è stata penalizzata da un errore nella fase di partenza che non le ha consentito di vincere, ha recuperato però prontamente nel secondo match che l’ha vista vincere nettamente sulla barca britannica. Quindi nulla di compromesso nella quarta giornata delle finali Louis Vuitton Cup  in cui permane la situazione di parità.

Gli AC75 hanno potuto contare oggi su un vento da SW sui 18/19 nodi e poca onda. Rispetto alla giornata di ieri, il vento rientrava nei parametri previsti dal regolamento e quindi i due match previsti hanno potuto avere svolgimento puntuale senza ritardi.

Una bella sfida che ha visto invertite le parti con Luna Rossa che ha respinto Ineos Britannia aumentando il gap in ogni lato e arrivando a distaccare la barca britannica per oltre 300 m. Nessuna speranza di rimonta e vittoria nonostante tutti i tentativi messi in campo dall’equipaggio condotto da Sir Ben Ainslie. La nostra barca ha tagliato la linea di arrivo con un vantaggio di 17”.

L’equipaggio odierno di Luna Rossa era formato da Jimmy Spithill e Francesco Bruni al timone e Umberto Molineris e Andrea Tesei come trimmer. I cyclor erano Enrico Voltolini, Bruno Rosetti, Cesare Gabbia ed Emanuele Liuzzi.

Gli appassionati di vela continuano a sognare fino al prossimo match e chissà…

Antonio Desideri

+ 8,8% per il costo dell’energia nel IV trimestre 2024 per i clienti “vulnerabili”

 Un incremento pari all’8,8% nel quarto trimestre del 2024 è quanto troveranno in bolletta i clienti cosiddetti “vulnerabili”.

Per rientrare in questa categoria i clienti devono rispettare determinati criteri come: requisiti anagrafici quale un’età superiore ai 75 anni;  economici: persone che vivono al di sotto della soglia di povertà; di salute come ad esempio portatori di disabilità ai sensi dell’articolo art. 3 legge 104/92.

Federconsumatori segnala la necessità dell’attenzione che deve portare il Governo a che questi clienti in modo che non subiscano ulteriori penalizzazioni dagli aggiornamenti in materia di condizioni economiche per l’energia elettrica per il trimestre ottobre – dicembre 2024 illustrate da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiete, nei giorni scorsi.

“Nel dettaglio, nell’ultimo trimestre del 2024 aumenterà dell’8,8% la bolletta elettrica per i clienti vulnerabili serviti in Maggior Tutela (circa 3,4 mln di clienti)” evidenzia Federconsumatori.

Seppure in ribasso rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno 2023, comunque le tariffe subiranno un incremento che potrebbe rappresentare un ulteriore aggravio per la clientela rientrante tra i “vulnerabili”.

“Il costo dell’energia elettrica (con riferimento alla materia prima), infatti, rispetto al precedente trimestre è cresciuto di circa il 20%. Medesimo discorso vale per il gas, che in pochi mesi è aumentato del 30%.

Le ripercussioni – sottolinea Federconsumatori –  sono pesanti per le famiglie, specialmente visto che l’inverno è alle porte. In questa situazione è un grave errore continuare a trascurare, per non dire abbandonare, il tema dell’energia, che invece è e dovrebbe continuare ad essere uno dei nodi centrali della politica economica del nostro Paese”.

Non va meglio per chi è passato al mercato libero. Per Federconsumatori “ è ora di prendere atto del fatto che il mercato libero non funziona come dovrebbe e non esiste una vera concorrenza sui prezzi. Le richieste di riforma dei meccanismi di tutela avanzate dalle Associazioni dei Consumatori rimangono inascoltate”.

Ma come intervenire? Secondo l’Associazione dei Consumatori “è indispensabile che il Governo intervenga prontamente, attuando i provvedimenti che chiediamo da tempo, in particolare la promessa e mai realizzata riforma delle accise e degli oneri di sistema su beni energetici e carburanti, nonché la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica”.

Antonio Desideri

 

 

 

 

 

L’Istituto Italiano dei Castelli della Campania e le giornate del patrimonio

L’impegno continuo dell’Istituto Italiano dei Castelli Sezione Campania, presieduto dall’Arch. Leonardo Di Mauro, per la valorizzazione dei castelli e delle fortificazioni della nostra regione non poteva non essere centrale anche sabato 28 e domenica 29 settembre date in cui si sono celebrate le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), manifestazione che fu ideata dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea allo scopo di potenziare e favorire dialogo e scambio in ambito culturale in Europa. Nel nostro Paese la manifestazione è coordinata dal Ministero della Cultura.

Parliamo delle iniziative e degli eventi promossi o realizzati dall’Istituto Italiano dei Castelli Sezione Campania con il vice presidente Arch. Luigi Maglio, che coordina queste giornate.

Architetto, un impegno importante che si aggiunge alle attività che normalmente svolgete…

Quest’anno siamo impegnati oltre che per le attività ordinarie, nelle celebrazioni per il Sessantesimo della fondazione dell’istituto.  Tra le attività ordinarie, oltre a quelle sociali rivolte direttamente agli iscritti, ricordo il corso di castellologia, giunto alla diciottesima edizione, svoltosi da febbraio a luglio, e le giornate nazionali dei Castelli, a maggio, con manifestazioni in tutte e cinque le Province. L’Istituto effettua inoltre delle visite guidate a Castel Sant’Elmo  in occasione della “Domenica al Museo” del MiC, ormai da molti anni, cui si sono aggiunte recentemente  le visite a Castel Capuano, in collaborazione con la Fondazione.

Quali iniziative avete portato avanti in questa due giorni delle GEP?

Per le Giornate Europee del Patrimonio l’Istituto in Campania ha partecipato con una manifestazione al castello dell’Ettore ad Apice –  in collaborazione con la locale sezione dell’Archeoclub –  articolata in visite guidate ed un convegno domenica mattina.

Quale affluenza hanno avuto le giornate in Campania?

Larga la partecipazione di pubblico (è stato organizzato anche un bus da Napoli).

Il tema di quest’anno è stato “Patrimonio in cammino” come lo avete declinato?

L’idea è quella di creare una rete di percorsi di fruizione e valorizzazione, comprendente oltre i castelli anche i borghi di origine medievale  presenti su tutto il territorio regionale. Per l’occasione ne è stato sperimentato uno di sicuro interesse, comprendente oltre il castello di Apice ed il borgo di Apice Vecchio anche lo stupendo castello di Ariano Irpino.

Architetto Maglio passiamo ora alle vostre prossime attività, ci dia qualche anticipazione per il mese di ottobre…

In autunno oltre alle videoconferenze – prima fra tutte quella già programmata il 15 ottobre su Villa Alarcon a Chiaia, –  visiteremo  la mostra in corso a Palazzo Reale, il complesso dei Girolamini e d una mostra su William Hamilton. Ma il clou sarà il 22 novembre con il convegno celebrativo dei sessant’anni dell’Istituto che si terrà presso l’Archivio di Stato di Napoli e che sarà dedicato alle prospettive di valorizzazione dei castelli napoletani e sul sempre attuale tema del restauro dei castelli in Campania. Ma su questo importante appuntamento mi auguro che avremo modo di ritornare.

Antonio Desideri

 

(Foto: Luigi Maglio)

Genitorialità e disabilità, un corso gratuito di Lions e Sinapsi

La Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta del prof. Antonio Lanzaro, ospiterà con appuntamenti mensili a partire dal 15 ottobre (ore 16.00-18.30) prossimo la seconda edizione del Progetto di condivisione, sensibilizzazione, informazione, realizzato in collaborazione dal Centro di Ateneo SInAPSI dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dal Distretto Lions 108 YA, rivolto ai genitori di figlie e figli con disabilità, dal titolo “Prendersi cura della propria genitorialità”.

Il Percorso si aprirà l’8 ottobre (ore 15.00-17.00) presso la sede di SInAPSI Factory, all’interno dell’Orto Botanico di Napoli, con il primo degli incontri dedicati agli aspetti psicologici e di supporto ai genitori. Anche questi appuntamenti avranno cadenza mensile intervallandosi gli incontri presso la FoCS.

I genitori avranno la possibilità di confrontarsi con esperti di vari settori (psicologi, psicoterapeuti, medici, insegnanti, giornalisti, giuristi, associazioni, ecc.) per meglio conoscere i diritti e le tutele relative alle persone con disabilità e dei loro familiari. Potranno vivere momenti di relazione e portare all’attenzione degli altri genitori le loro esperienze e  difficoltà, conoscere servizi e iniziative che associazioni ed enti portano avanti a supporto della disabilità.

Antonio Desideri

La brillante vittoria di Luna Rossa

Una vittoria che ha fatto sognare gli appassionati della vela e li ha tenuti incollati al video per  vedere Luna Rossa solcare le acque di Barcellona e vincere il secondo match di oggi dopo un inconveniente tecnico che non le ha consentito di disputare il primo.

Un vento sostenuto e l’onda formata hanno consentito alla barca di superare i 50 nodi di velocità.

La vittoria ha consentito a Luna Rossa di rimanere in parità con Ineos l’altra barca impegnata nella competizione di oggi.

Nella sua visita lampo al team, Patrizio Bertelli, Presidente di Luna Rossa Prada Pirelli, ha dichiarato: “Questa mattina ho incontrato i ragazzi del team e li ho trovati tonici e concentrati. Tornerò in settimana” mentre Max Sirena, Skipper e Team Director, ha commentato: “Alla fine è stata una bella giornata, poteva andare molto diversamente, visto il problema che abbiamo avuto alla randa. Purtroppo a volte succedono incidenti non sempre prevedibili. Il team è stato capace di una grande reazione. Abbiamo fatto un cambio randa in tempo record e non era facile fare la regata, anche perché la seconda vela era da vento più leggero. Bisogna fare un grande applauso all’equipaggio che è stato in grado di gestire questa situazione e anche di fare un’ottima partenza nonostante un avvicinamento alla linea non perfetto. Questo ci dà la carica per le regate che verranno nei prossimi giorni”.

Una gara appassionante e di alto livello tecnico che non ha lasciato spazio alla barca Ineos Britannia. Un successo quello della barca italiana meritato e cercato da tutto l’equipaggio che ha consentito a Luna Rossa di tagliare il traguardo con 4” di vantaggio.

Un applauso all’equipaggio odierno composto da Jimmy Spithill e Francesco Bruni al timone e Umberto Molineris e Andrea Tesei come trimmer. I cyclor erano Enrico Voltolini, Bruno Rosetti, Cesare Gabbia ed Emanuele Liuzzi.

Appuntamento al prossimo match.

Antonio Desideri

Scatta e riscatta, un safari fotografico per la vivibilità cittadina

Il CITS Comitato Italiano per la Salute, presieduto da Raffaele Federico, ormai da decenni è impegnato, fra le tante iniziative, nel Progetto Vivere Meglio realizzato anche in collaborazione con altre Associazioni.

Nell’ambito di questo progetto è partito, a inizi di settembre, il safari fotografico “Scatta e riscatta” della durata di 11 settimane.

Ne parliamo con l’ideatore Raffaele Federico.

Come e perché nasce l’idea del safari fotografico “Scatta e riscatta” per le vie della città di Napoli?

Il safari fotografico “Scatta e riscatta” è un programma pratico di educazione permanente all’educazione civica ed ambientale rivolto a tutta la cittadinanza.

Attraverso la fotografia si possono raggiungere risultati ed affermare valori che rappresentano l’avvio di un processo di maturazione della coscienza civile.

Il progetto quindi si propone di mettere in evidenza situazioni di degrado igienico-sanitario che possono generarsi anche temporaneamente per le strade della città, non necessariamente solo nei quartieri periferici.

Quanto durerà questo safari?

11 settimane, durante le quali il safari penderà in esame alcune problematiche e ne cito solo alcune: carta, cartacce e cartoni; vetro; rifiuti ingombranti e auto abbandonate; cassonetti dei rifiuti rotti e posti in luoghi non idonei, contenitori della differenziata posti fuori dai giorni e dagli orari consentiti; occupazioni suolo abusive; verde trascurato sia pubblico che privato; persone senza dimora; plastica; degrado del patrimonio artistico e architettonico.

Durante l’ultima settimana, dedicata al patrimonio artistico, sarà tenuta una tavola rotonda dedicata al recupero dei sensi della bellezza attraverso l’educazione allo sguardo e la fotografia in questo è uno strumento efficace ed idoneo.

La conoscenza dei diritti fa parte dell’educazione civica, come stimolate la sua diffusione?

E’ indispensabile conoscere quali sono i nostri diritti e come esigerli in maniera certa, agevole e tempestiva ma la conoscenza dei propri diritti deve essere accompagnata dallo sviluppo del senso della Giustizia e di appartenenza.

La nostra azione come singoli e come associazione si attua oltre che con il safari, con cicli di conferenze e incontri, iniziative di sensibilizzazione sui territori, articoli sulla stampa, collaborazione con altre realtà associative e con singoli. A proposito delle conferenze le anticipo che da gennaio terremo 5 conferenze, una la mese, sui 5 pilastri della salute e della bellezza.

Non dobbiamo, peraltro, dimenticare che i  diritti sono gli stessi per tutti e ciascuno ha il dovere di rispettare quelli degli altri.

Spesso, però, ciò non accade…

Purtroppo no e il comportamento dettato dalle abitudini e dalla consuetudine può ledere il diritto degli altri a volte anche senza che ce ne rendiamo conto e la legge di inerzia ci fa permanere in quello stato di “quiete” fin quando non intervenga una forza esterna a  modificare tale stato.

Non rispettare le norme e le leggi, anche quelle  che possiamo considerare marginali,  provoca un clima di tensione e di malessere.

Ci fa qualche esempio?

Certo, ad esempio parcheggiare sulle strisce o davanti agli scivoli per persone con disabilità; esporre merce, tavoli e sedie sui marciapiedi; depositare rifiuti fuori dai cassonetti e in orari non conformi alle disposizioni, etc., etc.,  questi sono ormai  comportamenti  considerati normali  e a volte forse anche tollerati da chi invece deve intervenire per rimuoverli o in termini sanzionatori.

Il modo più efficace per modificare questo stato di inerzia è di prospettate un’altra abitudine più gratificante e soddisfacente  utilizzando metodi e programmi  coinvolgenti.

Quali sono le modalità per partecipare al safari fotografico?

Nel corso del safari chi scatterà le foto e invierà le immagini agli indirizzi e mail che sono indicati sulla pagina facebook dedicata potrà contribuire al cambiamento, come auspichiamo, di abitudini e mentalità. Chi poi osserverà le foto su web, in mostra o pubblicate potrà ricevere l’immagine percependone e introiettandone il significato.

Antonio Desideri

 

Attendendo il risultato finale della Louis Vuitton Cup

Il vento  e le acque di Barcellona che ospita la Louis Vuitton Cup non hanno consentito nella giornata di ieri di completare la regata.

Si è passati dai 20 nodi di vento del giorno precedente ad una debolissima brezza che ha fatto ritardare di circa un’ora e mezza e poi alla fine annullare la regata. Nessuno dei due AC75, infatti, ha completato il percorso nei 45 minuti previsti e quindi la gara è stata annullata per sopraggiunti limiti di tempo. L’equipaggio di Luna Rossa era composto da Jimmy Spithill e Francesco Bruni al timone con Umberto Molineris e Andrea Tesei come trimmer. I cyclor erano Enrico Voltolini, Bruno Rosetti, Cesare Gabbia ed Emanuele Liuzzi.

Nonostante tutti gli sforzi della nostra barca di recuperare il gap iniziale e sorpassare l’avversaria, il vento sfavorevole ad entrambe le competitor ha portato alla fine le due AC75 a non riuscire a completare il percorso nel tempo previsto e quindi la decisione dei Comitato di Regata di decidere di annullare il match.

Fiato sospeso per gli appassionati della vela.

Appuntamento ad oggi sperando in un vento favorevole e in un successo di Luna Rossa.

Antonio Desideri

Il recupero del senso della bellezza

Tutte le espressioni e le attività del genere umano per millenni si sono attenute ad un modello di vita che ne ha consentito il progresso in armonia con la natura.

In Europa, fino a tutto il periodo del Medioevo, regnava l’armonia tra l’uomo, la natura e l’universo e ciò ha reso possibile il realizzarsi di opere di spettacolare bellezza create dall’uomo, tassello unico  nel mosaico dell’universo.

Questo pensiero era l’eredità ricevuta dalle filosofie del mondo greco-romano.

Da altre civiltà, come quelle Inca ed Atzeca ci vengono esempi  di come il pensiero che correlava il cosmo, la scienza, l’arte e l’umanità abbia influenzato l’architettura che si lasciava ispirare dalla forma dei chicchi di mais.

Quando  successivamente, ed in particolare negli ultimi due secoli, le espressioni dell’uomo si sono  distaccate da queste concezioni e hanno abbandonato il dubbio medotologico della ricerca  scientifica,  si è accostato alla scienza con lo stesso spirito di fede che aveva verso le divinità, il suo comportamento nei confronti della natura è radicalmente cambiato.

Ad esempio in letteratura, la famosa concinnitas dei latini, che dava bellezza, simmetria e armonia è andata smarrita, da chi non ha letto e studiato i nostri autori classici.

La bellezza sembra essere stata bandita dall’arte contemporanea, venendo quasi considerata di cattivo gusto e non più considerata come termine di paragone né tantomeno come obiettivo da raggiungere.

Eppure si avverte che la bellezza sta recuperando terreno apparendo nei discorsi che si fanno in tutte le manifestazioni dell’arte.

Di nuovo si torna a parlare della bellezza come fondamentale valore che deve caratterizzare  tutte le attività e tutti i rapporti umani

Si sono aperti in vari convegni dialoghi sul tema del valore dell’esperienza estetica nella formazione dei minori, in particolare alle arti figurative e all’educazione dello sguardo.

L’educazione è stata da sempre oggetto di raffigurazione nell’arte (cinema, fotografia, fumettistica, etc.)  coinvolgendo i partecipanti  attraverso i sensi nell’acquisizione o recupero del gusto del bello, del buono e del vero.

Mai come nel passato oggi c’è la necessità di parlare in maniera chiara ed inequivocabile.

E’ necessario ritornare ad educare al bello tutta la nostra società, educare alla convivialità  e ai modi gentili e leali  di rapportarsi con  gli altri fino a creare Armonia.

Alessandra Federico

“Napoli è” presenta il romanzo thriller “Vite parallele” di Cinzia Costato

Il 26 settembre alle ore 10.30 verrà presentato a cura dell’Associazione Culturale Napoli è, presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo in piazzetta San Gennaro a Materdei, il romanzo thriller di Cinzia Costato.

Ne parliamo con l’Autrice.

Cinzia come nasce l’idea di scrivere questo romanzo thriller?

Il thriller mette in risalto il pericolo che il o i protagonisti devono fronteggiare e lo fa mantenendo alta l’attenzione del lettore attraverso l’espediente della tensione.

In “Vite Parallele” non c’è ricchezza di azione come nei libri di spionaggio, ma ci sono comportamenti umani e processi mentali così dinamici, inattesi, improbabili, teneri e a tratti drammatici da renderlo un vero e proprio thriller psicologico. Questa natura così particolare del romanzo mi ha consentito di sviluppare vari temi; il binomio “scienza ed etica”, ma anche la coesistenza del bene e del male, della verità e della menzogna.

La storia narrata in Vite Parallele trae spunto dalla realtà o è opera di fantasia?

Per le vicende e gli argomenti trattati, sicuramente la fantasia la fa da padrona, ma la realtà è sempre dietro l’angolo.

La scienza fa e farà passi da gigante, ne abbiamo avuto dimostrazione durante la pandemia, con la creazione in tempi rapidissimi dei vaccini (conosciamo tutti anche le polemiche che ne sono derivate, ma non è questa la sede per affrontare il discorso).  Gli strumenti per far sì che la nostra vita migliori diventano sempre più sofisticati.

Nel libro traggo spunto da verità scientifiche importanti che mi hanno spinto a riflettere sul concetto stesso di vita: appena un secolo fa, chi rimaneva vittima di un grave trauma cerebrale aveva scarsissime probabilità di sopravvivere, mentre attualmente, con l’avanzamento tecnologico e l’avvento di nuove tecniche rianimatorie e neurochirurgiche, la situazione è totalmente diversa, sebbene in alcuni casi questa “possibilità di vita” si traduca in uno stato vegetativo, una condizione di sospensione tra la vita e la morte.

Un’altra verità scientifica da cui traggo spunto è la clonazione. Nello specifico menziono l’esperimento della pecora Dolly, condotto con la speranza, resa fortunatamente vana, di “creare pezzi di ricambio”. Chi ha vissuto in quegli anni ricorderà senz’altro quando nel 1996 la televisione trasmetteva le immagini di questo mammifero clonato da una cellula adulta. Dolly fu soppressa 6 anni più tardi in seguito ad una malattia polmonare diagnosticata, ma ha rappresentato una scoperta scientifica sorprendente, che, però ha sollevato importanti questioni etiche: se si arrivasse alla clonazione umana cosa accadrebbe? Quali sarebbero gli scenari che si presenterebbero? Uno dei tanti possibili è che verrebbero messi al mondo cloni di un altro essere umano senza tenere conto dei risvolti psicologici. Nella peggiore delle ipotesi essi sarebbero considerati alla stregua di “copie” in grado di fornire organi e tessuti da sostituire al bisogno.

Dunque, per tornare alla domanda: in “Vite parallele” parto dalla realtà e grazie alla fantasia invento nuovi scenari in cui l’uomo arriva a pretendere di sostituirsi a Dio. Scenari in cui scienziati senza scrupoli vendono ai più facoltosi l’illusione della possibilità di un ritorno alla vita

Perché vite parallele…

Spiegare il titolo sarebbe un po’ come spoilerare la trama.

Potrei essere tacciata di aver copiato il titolo di una grande opera di Plutarco, storico e filosofo vissuto sotto l’Impero Romano, nella quale le biografie di uomini celebri presentate in coppia, mostravano quanto in realtà i vizi e le virtù di questi ultimi, tanto diversi per nascita e per cultura, fossero invece molto comuni.  Lo scopo dell’opera era educativo e si basava sulla pedagogia dell’imitazione; le biografie erano modelli di virtù a cui i giovani dovevano ispirarsi per operare al meglio nella società.

Tornando al mio romanzo, ogni personaggio, descritto con i suoi timori e le sue speranze, diviso tra il bene e il male, tra il morale e l’immorale, avvolto da menzogna e da verità potrebbe fungere da monito al lettore rispetto ai pericoli di una vita senza morale e speranza

Quale tecniche di scrittura ha scelto?

La tecnica usata per presentare i personaggi è la stessa delle pièce teatrali e si rivela di grande aiuto durante la lettura perché consente di individuare immediatamente i vari rapporti che legano i protagonisti, indicandone fin dall’introduzione i nomi e i principali tratti della personalità.

Nel libro troviamo anche interessanti scorci mitologici, come nasce questa commistione tra mito e leggenda?

Il mito è lo strumento attraverso il quale si tenta di spiegare la realtà e le contraddizioni della natura con la narrazione delle gesta compiute da dei, semidei, eroi e creature mostruose.

Il mito per eccellenza a mio avviso è quello di Prometeo, colui che donò il fuoco agli uomini e fu punito ferocemente dagli dei. Il fuoco rappresentava la conoscenza e con il suo atto di ribellione Prometeo aveva scalfito la loro autorità.

In “Vite parallele” ho inserito elementi di mitologia come il riferimento alla Sibilla cumana. Il mito narra che la bellezza della fanciulla conquistò il dio Apollo il quale se ne innamorò perdutamente e le propose di esaudire un suo desiderio. La Sibilla non si lasciò scappare l’occasione e palesò la volontà di vivere tanti anni quanti fossero i granelli di sabbia contenuti nella sua mano. Mai desiderio si rivelò tanto orribile! La fanciulla dimenticò di chiedere in dono al dio anche l’eterna giovinezza. Il tempo passava e il suo corpo si trasformava fino a ridurla a una minuscola larva. Passò l’eternità rinchiusa in una gabbietta dorata e di lei restò solo la voce che invano invocava una sola cosa: la morte.

Il mito della Sibilla ci insegna che l’eccessiva ambizione può portare a conseguenze disastrose e imprevedibili.

L’attenzione ad ogni singolo personaggio e la loro analisi interiore caratterizza la narrazione…

L’intento è quello di scoprire i luoghi della mente in cui si svolge il dissidio interiore dei personaggi, il loro diverso modo di amare di approcciarsi alla vita, in altre parole di salvarsi.

Ogni personaggio ha un ruolo importante, non esiste differenza tra il principale, il secondario e le comparse, tutti hanno uno spessore rilevante. Ne è un esempio il tassista, che a un certo punto si trasforma in un simpatico Cicerone e introduce la storia della sibilla cumana, metafora delle vicende nelle quali il bene e il male diventano un binomio difficile da scindere.

L’amore è uno dei cardini di questa sua creazione, declinato in più aspetti. Ce ne parla?

In più occasioni nel romanzo viene sondato e scandagliato l’amore, proprio quello che spesso si siede in cattedra e dispensa tutto il suo valore.

L’amore genitoriale, quello che è capace di dare tutto senza esigere nulla in cambio, ma che talvolta può trasformarsi in puro egoismo. L’amore romantico, che si appresta all’estenuante ricerca dell’altro affinché quest’ultimo soddisfi tutte le nostre aspettative. L’amore amicale, quello di una scelta razionale di avvicinamento a un’altra persona sulla base di ideali e valori condivisi. Infine, l’amore che chiede di fare delle scelte che determinano l’assunzione di responsabilità in relazione alle conseguenze che ne derivano. Quando si sceglie? Si sceglie nel momento in cui prendere una decisione diviene necessario. Giusta o sbagliata che sia in genere la scelta è preceduta dalla più instabile delle sensazioni: il dubbio.

Quello stesso dubbio che attanaglia perfino me ogni volta che rileggo la storia che io stessa ho scritto: il finale avrebbe potuto essere diverso? A ogni nuova lettura le mie certezze si volatilizzano.

Antonio Desideri

Santa Maria dei Miracoli tra ricerca, storia e devozione

Mercoledì 25 Settembre alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Largo dei Miracoli n. 35, NA), verrà presentato il libro “Santa Maria dei Miracoli tra ricerca, storia e devozione” di Biagio Roscigno, pubblicato da Edizioni Fioranna.

L’incontro, moderato da Argia di Donato, avvocato e giornalista pubblicista, vedrà la partecipazione di Gian Giotto Borrelli, docente Unisob in storia delle tecniche artistiche, Mario Grimaldi, consulente MIC già docente in Archeologia della Magna Grecia, SabinoAntonino Sarno, presidente complesso educandato statale, e Don Valentino De Angelis, sacerdote in Santa Maria dei Miracoli. E con la partecipazione straordinaria del Cardinale Emerito Crescenzio Sepe.

Una storia affascinante, quella raccontata dall’autore, che descrive le fasi del ritrovamento dell’immagine di Santa Maria dei Miracoli e la sua ricollocazione avvenuta il 20 Maggio 2023, dopo un’assenza di 215 anni, nella propria sede di origine. Fu proprio questo quadro, nel 1616, a dare il nome alla chiesa e all’intero quartiere. Prima dell’arrivo dell’immagine originale, la venerazione alla Madonna dei Miracoli era inconsapevolmente manifestata ad un quadro collocato successivamente e considerato come originale tuttora presente sulla parete absidale della chiesa.

Ad oggi, grazie alla ricostruzione di questa storia si è restituita identità ad un quartiere popoloso e poco conosciuto di Napoli, a ridosso del famoso Rione Sanità.

Un lavoro volto, quindi, a dimostrare l’importanza e la valenza storico-devozionale legata all’immagine della Madonna dei Miracoli.

La ricerca effettuata da Roscigno è frutto di un impegno che va oltre il discorso puramente artistico, vuole far emergere e dimostrare quale fosse il quadro originale e il percorso storico che lo ha portato lontano dal suo luogo di origine, facendone perdere le tracce per circa due secoli.

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