The Cranberries, un brano inedito per i 25 anni dal debutto

Dolores O’Riordan canta in irlandese, unico brano gaelico della band.

Un pezzo che sembra riportarci al 1993, ai tempi dell’esordio con Everybody else is doing it so why can’t we?. I Cranberries, in occasione dell’anniversario, che sarà celebrato con l’uscita di un cofanetto, pubblicano la versione studio di Íosa, unico pezzo in gaelico registrato dalla band con la voce di Dolores O’Riordan, trovata senza vita poco dopo le 9 del 15 gennaio nella camera 2005 dell’hotel Hilton a Park Lane, a Londra.

La cantante è morta annegata nella vasca da bagno in seguito a un’intossicazione da alcool.  Íosa è un inno alla Chiesa cattolica e il titolo significa “Gesù”. Il brano è una supplica a Dio, al quale Dolores chiede di non essere lasciata sola.

“Continuiamo a lottare per riuscire ad accettare quello che è successo,avevano scritto in un comunicato i Cranberries. Le nostre sentite condoglianze vanno ai figli di Dolores e alla sua famiglia e oggi i nostri pensieri sono con loro: Dolores vivrà eternamente nella sua musica”.

Prima della scomparsa della cantante irlandese, il gruppo, che si era sciolto nel 2003 per poi riunirsi nel 2009 per un tour negli Stati Uniti e in Canada, aveva iniziato a lavorare su nuovo materiale: O’Riordan aveva già realizzato delle registrazioni che ora i Cranberries promettono di condividere con i fan entro il 2019.

La band, nata nel 1990, aveva scalato le classifiche mondiali della musica, tanto da diventare vera e propria icona del rock degli anni Novanta.

Nel 2003 il gruppo irlandese si era sciolto, nel 2009 c’era stata una prima reunion per un tour tra Stati Uniti e Canada.

Da lì la band aveva deciso di provarci ancora. Dolores O’Riordan aveva già realizzato alcune registrazioni e il resto del gruppo ha scelto di condividere con chi ha saputo apprezzare e ammirare una delle voci più belle della storia della musica.

Si stima che la band abbia venduto attorno ai 40 milioni di album nel mondo.

Nicola Massaro

Roma: IX edizione di Centopiazze

Torna oggi sabato 6 ottobre la IX edizione di Centopiazze, storica iniziativa promossa dall’AIMC, l’Associazione Italiana Maestri Cattolici e per la prima volta, quest’anno, in collaborazione con il Forum delle Associazioni familiari.

La manifestazione “Centopiazze”, presentata il 3 ottobre alla Camera dei Deputati, patrocinata dal Senato della Repubblica e dall’Ufficio Nazionale Educazione Scuola Università della Conferenza Episcopale Italiana, è la risposta operativa all’invito fatto da Papa Francesco, lo scorso 5 gennaio, durante l’udienza privata al termine del XXI Congresso nazionale dell’AIMC. Un invito a recuperare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia che, come ha sottolineato il Santo Padre, richiede “il coraggio di prendere iniziative, di fare tutto ciò che è possibile anche con l’aiuto di esperti per ricostruire il ponte con le famiglie”.

AIMC e Forum insieme riaffermano che il patto educativo è un atto condiviso fra famiglie, insegnanti e dirigenti. “Atto condiviso”, afferma Giuseppe Desideri, presidente nazionale dei Maestri Cattolici, “che si basa sul rispetto reciproco e sulla voglia di cooperare per dar vita ad un progetto educativo comune in cui ciascuno ha un ruolo insostituibile”.  “Abbiamo scelto la piazza”, sottolinea Desideri, “perché essa è il luogo simbolo dello scambio culturale, del dialogo e del confronto,  per far uscire la ‘questione’ della sfida educativa dai contesti per soli esperti e proporre un’ideale alleanza con tutti i soggetti coinvolti nell’educazione dei giovani e non solo, pronti ad essere insieme, come dice papa Francesco ‘maestri del rischio ragionevole dell’educare’.

“In Italia”, continua il presidente dell’AIMC, “nonostante tutto, la scuola è sostenuta da docenti che, ogni giorno, si donano ai loro alunni con passione e professionalità. Una scuola che vuole collaborare anche con le famiglie, attraverso un confronto costruttivo per il vero bene dei ragazzi, in un clima di fiducia reciproca e non di relazione conflittuale. Una scuola che vive l‘importanza di riconquistare un ruolo fondamentale per la crescita del nostro Paese”.

  Un dialogo, tra scuola e famiglia, evidenziato anche da Maria Grazia Colombo, vicepresidente del Forum delle Associazioni familiari con delega all’Educazione: “In questo momento storico vogliamo affermare e costruire insieme genitori e docenti relazioni educative dentro le scuole statali e paritarie”. “È nella storia del Forum”, aggiunge Colombo,”un’attenzione all’educazione e alla promozione di alleanze, relazioni in campo educativo. Per questo motivo abbiamo voluto come famiglie ed associazioni genitori aderire a questa proposta e condividere con i docenti un percorso virtuoso in tantissime realtà del nostro Paese. Insieme a quattro mani abbiamo steso un Vademecum, non sono istruzioni per l’uso ma occasione di dialogo tra genitori e docenti. Non più contrapposizioni ma dialogo voluto prima di tutto e poi costruito insieme”.

In cento piazze in tutta Italia, da Trento a Catania, genitori, docenti e studenti, insieme costruiranno cento e più progetti per rendere non uno spot, ma realtà propositiva il patto educativo. Un programma ricco su tutto il territorio nazionale: incontri in piazza o in scuole o in sale pubbliche, flash mob, giochi di strada e/o sportivi organizzati dal CSI Centro Sportivo Italiano, staffette, mostre estemporanee, concerti, dibattiti, tavole rotonda.

Piazza simbolica della manifestazione nazionale sarà piazza Santi Apostoli a Roma, dove fin dalla mattina andrà in scena un ricco programma, tra cui l’esibizione della Banda musicale della Polizia municipale di Roma, la tavola rotonda fra docenti, dirigenti, genitori e studenti (titolo “Insieme si può. Costruire ponti tra scuola e famiglia per sostenere la sfida educativa del terzo  millennio”) e un flash mob organizzato dagli studenti delle scuole di Roma.

La piazza sarà animata da studenti, genitori e docenti degli Istituti scolastici: I.C. “Via San Biagio Platani”; Scuola infanzia internazionale paritaria “La bottega dei talenti”;  Liceo Artistico Pablo Picasso di Pomezia; Istituto Paritario “Sacro Cuore”; Istituto Paritario Salesiano Pio XI; Istituto Paritario Marymount; Liceo Azzarita; IC Margherita Hack; Istituto paritario Massimo; Istituto Comprensivo IV di Frosinone; IC Visconti; I.I.S. Tommaso Salvini.

Interverranno: “Sogno di bambino onlus”, l’attore Andrea Paolotti e la BAND della Legalità. Presenterà la giornalista RAI Patrizia Angelini.

 

Tex Willer compie 70 anni, a Milano una mostra sul fumetto italiano più conosciuto al mondo

Forse a tanti giovani d’oggi il nome di Tex Willer non dirà nulla, ma il personaggio dei fumetti della Sergio Bonelli Editore può vantare una storia personale ed editoriale molto importante.

Gli albi del ranger dalla camicia gialla sono il prodotto fumettistico più venduto in Italia, nonché in assoluto uno dei più venduti. Nato il 30 settembre del 1948 dalla fervida mente di Gianluigi Bonelli su un’intuizione della consorte Tea, l’eroe senza paura festeggia 70 anni d’età con una grande mostra intitolata “Tex. 70 anni di un mito”.

A ospitare la grande esposizione del materiale conservato negli archivi della Sergio Bonelli Editore è il Museo della Permanente di Milano, che dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019 aprirà le porte a tutti gli appassionati dell’avventuriero dal grilletto più veloce del West.

Patrocinata dal Comune di Milano e curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, la mostra è un tributo a un personaggio che incarna ideali incrollabili, sempre fedele a se stesso e ai propri valori nonostante le avversità. Tra i primissimi esempi di western antirazzista, essendosi Bonelli posto sin dall’inizio dalla parte dei nativi americani, Tex è diventato un fenomeno di costume di cui tutti gli italiani sono a conoscenza senza magari aver mai posato gli occhi su una tavola.

Come spiega Mauro Boselli, curatore di Tex: “La nostra intenzione è quella di fare riassaporare ai lettori il gusto e il ritmo d’altri tempi di un giovane West e di un giovane Tex, il sapore dell’avventura semplice, diretta e incantata, come la vivevano le fantasie di Bonelli, di Galep e dei loro lettori. La prima storia è un sentito e necessario omaggio al mito e ai due grandi fumettari che l’hanno creato, e prenderà avvio proprio da quel primo episodio con Tesah e il suo tesoro segreto, ma scoprendone antefatti, seguiti e particolari nuovi. Questo Tex non è una rivisitazione del genere “reboot”, dove tutto cambia, bensì una riscrittura moderna, ma, allo stesso tempo, fedele all’originale, e non si può prescindere dai sacri testi del grandissimo G. L. Bonelli”.

“Tex nasce nell`immediato dopoguerra a Milano quando una imprenditrice illuminata, Tea Bonelli, ricostituisce una casa editrice che era nata nell`anteguerra grazie al marito, Giunluigi Bonelli. Nasce per caso e per sfida. Il personaggio su cui puntava la casa editrice in verità era un altro, Occhio Cupo si chiamava. Questo Occhio Cupo è durato qualche mese, Tex è ancora qui dopo 70 anni”, ha sottolineato Masiero. Nell`esposizione spazio anche alla multimedialità con la realtà aumentata per mostrare i paesaggi del mondo di Tex, dai deserti del Sud-Ovest alle grandi praterie del Mid-West.

Nicola Massaro

All’America Hall presentazione di Frammenti di una storia

Sarà presentato il giorno 11 ottobre alle ore 17.30 presso il cinema America Hall il volume di Aldo Madìa “Frammenti di una storia. Dalla rivolta delle pietre al terrorismo”, una finestra nella realtà, “una finestra su una parte di storia contemporanea”. Non si tratta di un “romanzo o un racconto di fantasia ma la storia di un conflitto narrato da chi lo ha vissuto in prima persona, non al cinema ma nella realtà”.

Un  articolato volume che racconta alcuni degli anni più complessi della storia del Medio Oriente, una memoria inedita di fatti legati alla questione israelo-palestinese svoltisi nell’arco 2000-2004 visti attraverso gli occhi di “un pugno di uomini, scelti da alcuni Servizi di informazione europei” .

 

Aldo Madìa

Frammenti di una storia. Dalla rivolta delle pietre al terrorismo

Yocanprint, €16,90

2018, pp. 286

 

 

Il piano Macron e il reddito universale

Il Piano Macron contro la povertà presentato il 13 settembre  prevede il cosiddetto reddito universale, approccio simile al reddito di cittadinanza proposto in Italia.

Lo strumento di Macron è denominato universale non perché sarà distribuito a tutti, ma perché raggruppa in un unico strumento diverse azioni, come il reddito di solidarietà attiva, gli aiuti per la casa, i bonus per la ripresa dell’occupazione ed altre. Ma il successo di queste offerte non si percepisce perché in Francia le procedure amministrative sono lunghe e complicate e in parte perché i beneficiari temono la stigmatizzazione prodotta dalle prestazioni sociali, in una società che tende sempre più a vivere la povertà come una “colpa”.

Tale scelta del governo francese è scaturita dall’aver constatato che l’aumento delle spese sociali non era bastato a contrastare la povertà. In uno dei Paesi più ricchi al mondo e con il sistema di welfare più generoso, i poveri rappresentano il 14,2% del totale della popolazione. Inoltre, secondo i dati OCSE di giugno 2018, in Francia la povertà passa dai genitori ai figli con una mobilità sociale perfino inferiore a quella italiana. Il governo francese ha stimato in 8,5 miliardi di euro (0,4 per cento del Pil) il costo totale del piano, ma funzionerà? Il progetto è ambizioso e simili tentativi del passato non hanno dato i risultati attesi. Si spera che i francesi oggi si comportino da homines economici,  rispondendo così alle attese degli incentivi proposti dal piano progettato dal governo.

Al momento il piano francese è una lista di intenti e non ha ancora un preciso articolato di leggi, ma sicuramente è da ritenere sia stata un’utile fonte di ispirazione  in Italia, riguardo all’attivazione del cosiddetto reddito di cittadinanza.

Danilo Turco

Lidia Sanseverino: poesia viva

Effervescente poetessa e attrice, Lidia Sanseverino riesce a trasferire a chi legge o ascolta le sue liriche la passione per la poesia. Amore, sentimenti, passioni, vita quotidiana sono alcuni degli elementi che animano il suo scrivere, sia in lingua italiana che in napoletano, mostrando in entrambe forza e competenza.

Interpreta con la vivacità del suo carattere e la espressività propria di un’attrice le parole che diventano versi lasciando poco spazio a una diversa interpretazione. Rende vive e pulsanti le parole esprimendo la vasta gamma di sentimenti che le animano.

Lidia Sanseverino è dotata di grande solarità e riesce a dare vivacità agli incontri culturali ai quali partecipa. E’ autrice di varie pubblicazioni.

Salvatore Adinolfi

Fine di una battaglia fra Comcast e Disney

La battaglia tra Comcast e Disney per la conquista dell’impero audiovisivo di Rupert Murdoch, si è conclusa.

Come molti si aspettavano dalla competizione fra i due colossi si è ottenuto che la Disney ha acquistato Fox per oltre 70 miliardi di dollari e Comcast, dopo una serie di rilanci e un falso ritiro, ha comprato Sky per 40 miliardi. Acquistare tutto risultava una cifra esagerata, che la potente società di Topolino non poteva sostenere. Così oggi Rupert Murdoch non è più l’indiscusso protagonista e, con il suo 39 per cento di Sky, si avvia ad accettare l’offerta di Comcast che che gli consente di ottenere  comunque profitti miliardari, pur uscendo definitivamente dal settore.

Lo scenario sta cambiando e ormai Disney, At&t e Comcast,  in tutto o in parte integrati verticalmente, hanno ulteriormente accresciuto le dimensioni e ampliato i confini geografici, diventando società globali, operando oltre gli Usa e l’Europa e risultano ben attrezzate per il confronto con i nuovi rivali in una sfida planetaria.

Appare comunque evidente come la questione non sia semplice se si pensa come Disney sia contro Netflix, che si manifesta sia in Italia che in Europa, ponendo in discussione le scelte dell’attuale management Sky, che invece risultano positive per l’azienda, per l’accresciuta centralità nel sistema televisivo e la convergenza tra reti e contenuti proprio nel nostro paese.

A Sky è da riconoscere il suo successo, dovuto dal fatto che è l’unico operatore a pagamento e, in prospettiva, potrà essere considerato anche il punto di accesso essenziale per ogni tipo di servizio nelle abitazioni dei privati.

Danilo Turco

L’Italia è un Paese che non premia l’istruzione

Il mercato del lavoro italiano non premia i livelli più elevati di qualificazione.

Vale la pena studiare in Italia? Classica domanda ad inizio anno scolastico e alla quale gli economisti hanno dato alcune risposte.

Riconoscendo che i benefici della maggior istruzione non sono da misurare esclusivamente in termini monetari, la  risposta degli economisti a questa domanda è senz’altro affermativa: in Italia chi è in possesso di titoli di studio più elevati ha maggiori opportunità occupazionali e guadagna di più e lo dimostra l’indagine biennale della Banca d’Italia.  Questo studio però poi evidenzia un fattore molto singolare, facendo sì che in Italia l’istruzione renda meno rispetto agli altri paesi Ocse. Infatti, a differenza di quanto si osserva negli Stati Uniti (Acemoglu e Autor, 2011), il rendimento non tende ad aumentare al crescere del livello di istruzione. Inoltre, coloro che hanno conseguito un titolo di studio post laurea non godono di un rendimento aggiuntivo rispetto ai semplici laureati. Questo sta a significare che il mercato del lavoro italiano è incapace di assorbire e premiare i livelli più elevati di qualificazione.  E’ per questo che i cervelli sono costantemente in fuga.

Danilo Turco

Il Parco di Villa Floridiana ospita la tredicesima edizione del Premio Masaniello

Domani, alle 20,30, nel parco della Villa Floridiana, XIII edizione del Premio Masaniello Napoletani Protagonisti, quest’anno imperniato sul tema “Campania, terra lunare tra fertili ruine e bollenti crateri”. Numerosi, come sempre, i premiati e vari i momenti spettacolari, tra i quali un concerto della fanfara dei Carabinieri di Napoli. Sicuramente non può stupire, in un’epoca così esasperatamente competitiva, purtroppo anche al di là di ogni morale, come la nostra attuale, il proliferare di gare, concorsi, premi ed altri riconoscimenti, e giacché, notoriamente, la rarità impreziosisce e l’inflazione svaluta, non c’è neanche da meravigliarsi se tante plateali cerimonie encomiastiche inclinino a rivelarsi infine quasi come farse per sprovveduti, specialmente quando il primato può fruttare poi lauti guadagni al fortunato eletto. Paradossalmente, però, il Premio Masaniello trova, invece, la sua più originale virtù proprio nella straordinaria abbondanza dei riconoscimenti di volta in volta conferiti che lo trasforma da banale agone in singolare vetrina rivolta alla città, all’estero ed alla storia. Così, coronata da musica, danza, recitazione, finanche moda, e avvolta dalla chiara amenità del luogo ospitante, l’iniziativa di Umberto Franzese e Luigi Rispoli continua a lanciare ai napoletani ed al mondo il suo speranzoso messaggio di riscatto cittadino segnalando  esemplare laboriosità, nostrana o almeno a noi vicina, nella ferma finalità ispiratrice della manifestazione secondo la quale i vincitori ultimi e più importanti non siano, in fondo, semplicemente i premiati sul palco (quest’anno Fiorenza Calogero, Pasquale Esposito, Walter Santaniello, Luigi Sementa, Serena Venditto, Carla Viparelli, Miriam Candurro, Antonio Riscetti, Walter Wurzburger, Carmela Capaldi, Luca Cerchiai, Daniela Giampaola, Andrea Viliani, Carlo Leggieri, Anna Imponente, Sylvain Bellenger, Masimo Osanna, Giampaolo Brasili e Gesuele Castaldo), ma la gloriosa città della sirena Partenope che li ha generati o, almeno, ha saputo ispirare il loro meritorio operato.

Rosario Ruggiero

 

Porto Torres: scaricabile dal sito la mappa della città

Un servizio per cittadini e turisti e operatori turistici quello offerto dal Comune di Porto Torres che mette a disposizione la mappa aggiornata della città sul proprio sito web.

“La mappa – sottolinea l’Assessora al Turismo, Mara Rassu – è realizzata in un formato già pronto per la stampa tipografica. Contiene informazioni in più lingue sui principali punti di attrazione della città, monumenti, spiagge, parchi urbani e l’indicazione di servizi come, ad esempio, punti noleggio bici, bancomat, distributori di carburante”.

Una mappa che consente di avere dinanzi a sé da un lato il territorio per esteso; l’altra consente la consultazione delle indicazioni relative a monumenti e spiagge.

Il servizio è messo a disposizione, come detto, non solo per i singoli cittadini ma può essere stampata anche dai proprietari di hotel, b&b, ristoranti e altre strutture che intendono fornirla ai propri clienti.

Come scaricarla? Per effettuare il download bisogna entrare su www.comune.porto-torres.ss.it, cliccare in home page sulla sezione Porto Torres Turismo e poi sulla sottosezione “Porto Torres City Map”.

Un’iniziativa che favorisce una migliore conoscenza della città, dei suoi tesori d’arte e delle strutture ricettive e di ristorazione.

Salvatore Adinolfi

 

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