915 mila euro per il sostegno agli studenti disabili

La Regione Campania ha approvato in Giunta interventi di inclusione sociale degli studenti con disabilità sensoriale, per 915.000 euro.

Se si considerano le difficoltà che incontrano le persone disabili e le loro famiglie nella vita quotidiana, è sicuramente positivo l’impegno che la Regione ha preso per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità.

Gli alunni con disabilità visiva potranno avere i testi scolastici in formato braille e/o a caratteri ingranditi, in modalità cartacea o elettronica, questo favorirà la loro partecipazione in condizione non di disagio alle attività scolastiche (finanziamento della dote scuola per 415.000 euro). Sono previste inoltre azioni e interventi finalizzati a garantire pari opportunità alle persone con disabilità uditiva attraverso il superamento delle barriere immateriali di tipo comunicativo per l’importo di  200.000 euro e azioni e interventi finalizzati all’aiuto post-scolastico mirati a fornire alle persone con disabilità di tipo visivo e uditivo un aiuto specifico che consenta loro di superare le difficoltà che incontrano (importo stanziato 300.000 euro).

Si è dichiarata soddisfatta l’assessore all’Istruzione, Politiche sociali e Politiche Giovanili Lucia Fortini che ha dichiarato: “Si tratta di un altro passo in avanti, molto importante, per l’affermazione reale del diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi della nostra regione, che trasforma le difficoltà sensoriali e le disabilità da problema da risolvere in opportunità e arricchimento per tutti gli studenti. Misure concrete ed interventi mirati per rendere più forti i nostri studenti, più fiduciose le loro famiglie, più aperto, coeso ed inclusivo il sistema scuola della Campania”.

Sicuramente un sospiro di sollievo da parte delle famiglie che sono costrette a fare grandi sacrifici per garantire ai propri figli in condizione di disabilità il diritto allo studio e ad una vita “senza barriere”.

Alessandra Desideri

NèB: Natura è Benessere, presentato il progetto

Presentato oggi il progetto Ccm “Ambiente, clima e protezione della salute dei bambini”. L’iniziativa prende lo spunto dall’interesse manifestato dall’OMS, dalla COP sulla Biodiversità dell’ONU, dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), da istituzioni, enti e organizzazioni pubbliche e private, verso i benefici contatti con la natura. In discussione gli “stili di vita limitrofi a diverse fonti di inquinamento dell’ambiente urbanizzato, a situazioni di disagio sociale e alla minaccia rappresentata dalle tecnologie digitali, il cui uso eccessivo conduce a una nuova insidiosa dipendenza”.

La vita moderna, la crescente globalizzazione e l’urbanizzazione sfrenata costituiscono una minaccia sempre più forte per la salute e per la qualità di vita di cittadini e popolazioni e una sfida sempre più complessa per chi deve tutelare la salute pubblica a livello locale, ma soprattutto a livello internazionale come l’OMS.

“L’impatto antropico sta modificando l’ambiente su scala globale. Questi cambiamenti possono avere effetti diretti e indiretti sulla salute”, sottolineano gli organizzatori.
Il progetto si propone come obiettivo quello di “sviluppare e promuovere strategie e programmi di azione sulla prevenzione e promozione della salute in età pediatrica e di prevenzione di patologie derivanti da contaminazioni ambientali dell’aria, dell’acqua e della catena alimentare, da stili di vita sedentari, da videodipendenze e impatti indotti dai cambiamenti climatici”.
L’attenzione del Ministero della Salute, come sottolinea, “intende recuperare il patrimonio di ricerca e di esperienze e aprire la strada alla sperimentazione di linee guida con il coinvolgimento delle altre istituzioni e di attori sociali, per contribuire a raggiungere obiettivi condivisi”.

Alessandra Desideri

Gli unicorni esistono: ritrovato il primo esemplare addomesticato in un antico papiro

Fra i sette animali disegnati sul frammento di papiro appena ritrovato ad El-Bahnasa in Egitto, compare forse uno schizzo preparatorio, per un mosaico o per un tessuto, di quella che è senza dubbio una delle prime immagini in assoluto nella storia di un unicorno, databile attorno al 450-550 d.C.

La posa dell’animale è elegante e altera, con la testa rivolta allo spettatore e il lungo corno appuntito con il tipico motivo a spirale, al collo è appeso un campanello, prova che è stato addomesticato. Tuttavia, non stiamo parlando del mitologico equino, figlio delle leggende del Nord Europa, l’unicorno in questione è più simile ad un gazzella, un orice con un unico corno; indicato da Aristotele come uno dei due unicorni in circolazione,oltre all’asino indiano,cioè il rinoceronte.

Il medico greco Ctesia, vissuto alla corte persiana tra il V e il IV sec a.C. Testimoniò che il corno dell’unicorno era ricercato in India per le proprietà medicinali; così come non era inusuale che gli studi zoologici dell’antico Egitto avessero illustrazioni di queste bestie, oppure i mosaici che rappresentavano animali, tipici degli ambienti scientifici di Alessandria, dove i re Tolomei crearono presso la loro reggia uno zoo sul modello del paradeisos, il parco di caccia dei re persiani.

Sempre ad Alessandria, il termine greco monokeros  (unicorno) fu adottato per tradurre l’ebraico re’em nella traduzione della Bibbia, anche in quel caso il riferimento era ad un animale con unico corno, più simile ad un bue che ad un cavallo. I padri della Chiesa raccontavano di questa bestia divina che si lasciasse catturare solo da una vergine.

Le sue raffigurazioni sono rare; si trova dipinto nei monasteri egiziani di Apa Apollo a Bawit e nel monastero bianco di Apa Shenoute, nonché in alcune chiese del IV sec in Siria e Libia, a volte insieme al pavone, altro emblema di bellezza ed immortalità; oppure intorno ad Orfeo o Adamo, eroi del monto classico e biblico, rappresentati al centro di paradisi e a colloquio con animali.

Rossella Marchese

I Sedili di Napoli alla Casa dello Scugnizzo

Le attività dell’Associazione Culturale Napoli è relative al progetto “Il Palio dei Sedili” proseguono con una mostra ospitata presso la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta dal professor Antonio Lanzaro.

Come spiegano gli organizzatori fino al 31 luglio sarà possibile compiere una passeggiata virtuale alla riscoperta dei Sedili di Napoli attraverso una mostra fotografica nell’ambito degli eventi previsti per il 2018 per l’iniziativa “Rivive la Napoli dei Sedili. Il Palio dei Sedili” nata nel 1997.

“Anche quest’anno abbiamo voluto proporre un viaggio fotografico attraverso le vie dei Sedili di Napoli. La mostra nasce da un lungo percorso di ricerca storico-architettonica coordinato dall’architetto Laura Bourellis – evidenzia il presidente dell’Associazione Culturale “Napoli è” Giuseppe Desideri – come per il passato intende proporre una suggestiva visione di Napoli tra passato e presente attraverso le immagini di alcuni fotografi. Siamo, inoltre molto soddisfatti della preziosa sinergia con la Fondazione Casa dello Scugnizzo e con l’I.S. G. Marconi di Giugliano in Campania che quest’anno grazie ai bravissimi docenti e allievi ha realizzato un corto dedicato ai Sedili”.

La mostra è intitolata “Napoli e i Sedili: i luoghi” ed è coordinata dall’arch. Laura Bourellis, con la collaborazione di Orsola Grimaldi e Rossella Marchese, sono presenti fra gli altri i lavori fotografici di Nicola Massaro, del fotoreporter Enzo Barbieri e il lavoro di ricerca condotto dagli studenti dell’I.S. “G. Marconi” di Giugliano in Campania.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, ad ingresso libero, dalle 10.30 alle 13.00 il lunedì-martedì-mercoledì-venerdì , il giovedì dalle 15.30 alle 18.30.

Alessandra Desideri

Più tutele per i turisti?

Con l’entrata in vigore il 1° luglio del nuovo decreto sui pacchetti e i servizi turistici, sono state introdotte una serie di garanzie per i turisti. E’  stata ampliata la nozione di pacchetto turistico, che comprende anche i contratti on-line, i pacchetti “su misura” e i c.d. pacchetti “dinamici”.

Per “pacchetto turistico” è individuata la combinazione di almeno due tipi di servizi turistici di trasporto, alloggio, noleggio veicoli o altro servizio turistico ai fini dello stesso viaggio acquistata da un unico professionista. Nella stessa nozione rientrano, riferisce Federconsumatori, anche i casi in cui “i contratti per l’erogazione di tali prestazioni vengano conclusi separatamente con singoli fornitori e siano acquistati presso un unico punto vendita, offerti ad un prezzo forfettario, pubblicizzati sotto denominazione di “pacchetto” (o denominazione analoga) e combinati entro 24 ore dalla conclusione di un primo contratto”.

Ma vediamo quali sono le novità più rilevanti a tutela dei turisti: possibilità di cessione del contratto di pacchetto turistico ad un altro viaggiatore; revisione del prezzo e di altre condizioni del contratto; introduzione del diritto di recesso per gli acquisti fuori dai locali commerciali; obblighi informativi a carico del venditore e dell’organizzatore del viaggio; difetti di conformità con relative responsabilità; maggior tutela dell’utente in caso di insolvenza e fallimento.

Il recepimento della Direttiva Europea rappresenta un passo in avanti sul fronte dei diritti dei consumatori-turisti, ma per Federconsumatori “non è comprensibile quali siano le ragioni che hanno portato il legislatore a non ratificare tale direttiva così come disposta dall’Unione Europea.

Ci riferiamo alla riduzione del periodo utile per l’esercizio del diritto di recesso – la direttiva prevede 14 gg lavorativi e non 5 – e alla definizione di pacchetto viaggio come quello che composto almeno dal 25% di servizi diversi da trasporto, alloggio e noleggio – la UE non ha ordinato alcun vincolo –“ .

Per Federconsumatori, quindi, “si tratta di due importanti limitazioni che riteniamo assolutamente irragionevoli, poiché modificano negativamente quanto disposto dall’Unione Europea non consentendo così, attraverso una piena armonizzazione della norma, il giusto ampliamento dei diritti dei consumatori italiani”.

L’Associazione dei consumatori sta verificando “l’opportunità e la possibilità di ricorrere anche in sede europea per chiedere la piena applicazione di quanto disposto con la direttiva originaria”.

ALesandra Desideri

Aumentano i contratti di formazione medica specialistica, sono 6934

E’ ufficiale il 2017/2018 aumentano i contratti di formazione medica specialistica. Questo è quanto emerge l decreto pubblicato il 12 luglio scorso sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il decreto, firmato dal Ministro Marco Bussetti. Nel decreto è indicata la distribuzione dei posti presso “le Scuole di specializzazioni mediche finanziati con risorse statali, regionali e provenienti da altri enti pubblici e/o privati e di quelli riservati alle categorie previste dal decreto legislativo 368/1999.
I contratti di formazione medica specialistica per il 2017/2018 sono in aumento rispetto allo scorso anno: il totale è di 6.934”.

6.200 sono finanziati con risorse statali (rispetto ai 6.105 dello scorso anno), 640 con fondi regionali (a fronte dei 499) 94 con risorse di altri enti pubblici e/o privati (per il 2016/2017 erano 71).

I posti riservati sono 194  previsti per i medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (210 i posti dello scorso anno), 29 i posti alle esigenze del Ministero della Difesa (erano 21 nel 2016/2017) e 7 quelli a disposizione della Polizia di Stato (a fronte dei 4 dello scorso anno).

Sul sito www.miur.it sono pubblicati i decreti con la distribuzione dei posti e con le indicazioni sui requisiti specifici dei cntratti aggiuntivi.

Una notizia per i candidati: la prova nazionale di ammissione alle Scuole di specializzazioni mediche si terrà il 17 luglio.

Alessandra Desideri

Vacanza, quanto mi costi?

Andare in vacanza è sempre un dilemma: la scelta del luogo, il periodo, il costo, vacanza casalinga o all’estero, da soli o in compagnia. Con la crisi economica sono cambiate anche le esigenze e le abitudini degli Italiani, per molte famiglie la tradizionale vacanza di almeno una settimana resterà un miraggio, mentre cresceranno sicuramente le occasioni per trascorrere una giornata al mare specie nel fine settimana.

Anche la vacanza breve ha costi abbastanza elevati. E’ quanto è emerso dai calcoli dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Secondo l’O.N.F. infatti una famiglia tipo (2 adulti e 2 ragazzi) spende mediamente 89,68 euro, il 2% in più rispetto al 2017.

Andare al mare una volta a settimana per un mese significa spendere il costo totale è pari a 358,72 euro.

Ma a cosa è dovuto l’aumento dei costi? In larga parte all’incremento del costo dei carburanti che, ad esempio, per un tragitto di 30 km, è cresciuto del 15% rispetto allo scorso anno.

Come risparmiare?  Facendo una serie di scelte quale ad esempio la spiaggia libera al posto dello stabilimento che consente un risparmio di circa il 30% oppure la scelta di una spiaggia attrezzata, in cui la possibilità di selezionare solo alcuni servizi di cui usufruire permette un contenimento delle spese.

Altra modalità di risparmio è quella di portare il pranzo da casa, scelta che consente di risparmiare il 60%.

Alessandra Desideri

Vaccini: a scuola con l’autocertificazione

Il dibattito sui vaccini non si è sopito, nel frattempo per l’anno scolastico 2018-19 sarà sufficiente l’autocertificazione e non obbligatoriamente il certificato della Asl attestante l’avvenuta vaccinazione.

Un’iniziativa destinata a continuare a portare avanti il dibattito tra chi è favorevole ai vaccini e i novax.

“Il depotenziamento dell’obbligo rischia di far perdere rapidamente i progressi fatti negli ultimi mesi sulle coperture vaccinali“, è stato il commento di Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici.

La Ministra Giulia  Grillo ha sottolineato che  “Il ministero della Salute è al lavoro, insieme al Ministero dell’Istruzione, per individuare le iniziative più idonee“,precisando che non si tratterà di “una semplice proroga del 10 luglio, ma una significativa semplificazione dell’onere documentale a carico dei genitori” per l’iscrizione a scuola.

Per la Ministra non si tratterà di “una misura temporanea, per così dire ‘a tampone’, ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempremeno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche”.

Alessandra Desideri

In Germania viene riconosciuto ereditabile anche il profilo facebook

Il lungo caso giudiziario di una coppia tedesca che dal 2012 combatte per vedersi riconosciuto il diritto di poter accedere al profilo facebook della figlia deceduta da 6 anni, finalmente ha trovato esito positivo. La Corte suprema federale di Karlsruhe, ha stabilito il diritto per i due genitori di utilizzare e in qualche modo subentrare all’account della figlia 15enne scomparsa, in quella che è una sorta di eredità digitale (ancora fuori dalle logiche naturali di successione).

Senza dubbio si tratta di un precedente giurisprudenziale di grande importanza a livello europeo.

Dopo la tragica morte della giovane, finita sotto un treno nel 2012, i genitori avevano ripetutamente chiesto a Facebook di poter accedere all’account della figlia anche per poter acquisire nuovi elementi sull’incidente, le cui dinamiche non erano state chiarite del tutto, ottenendo solo opposizione e rifiuto all’accesso da parte del colosso di Menlo Park. Di fatto, in caso di decesso del proprietario, l’account può solo trasformarsi in commemorativo e consentire una serie ristretta di azioni da parte dell’utilizzatore.

Il rifiuto ha spinto la coppia ad un lungo braccio di ferro giudiziario; in primo grado i giudici avevano deciso già in senso positivo, ma la corte d’appello, su ricorso del social network, aveva ribaltato la decisione, confermando la blindatura del profilo. Ora l’ultimo passaggio torna a garantire ai genitori il libero accesso all’account. I giudici hanno, quindi, considerato il profilo sul social come parte dell’eredità della 15enne, compresi i post e i messaggi privati.

Tuttavia, la durata del processo spiega quanto sia complicata la faccenda e quanto possa essere ampia la portata di una decisione del genere, poiché il verdetto, pur investendo principalmente facebook, si estende anche ad altri social media, come instagram, twitter ed altri.

Possono essere ereditate le password, o gli account privati dei soggetti? Anche quando non viene indicato un erede digitale, come avvertono e permettono le impostazioni di facebook? Sarebbe il caso di discutere sulla possibile obbligatorietà di un testamento digitale?

Tutti temi su cui riflettere ora, nell’immanenza di un presente vissuto attraverso l’identità digitale.

Rossella Marchese

Museo di Napoli, museo delle cose

Ricordi della città vissuta nel “Museo di Napoli” non a caso intitolato così in omaggio ai cittadini napoletani, alla loro vita vissuta.

Nato per passione, per amore e realizzato dal giornalista Gaetano Bonelli, il museo è ubicato nella “Casa dello Scugnizzo”, a Materdei, nel cuore della città, nella zona ancora meno turistica e frequentata.

Nella raccolta di Bonelli vi sono incredibili locandine di spettacoli, biglietti, cartoline, monete e giochi come tombole molto antiche. Reperti dimenticati delle cose quotidiane, come interruttori di alberghi e campanelli per la servitù.

Un luogo nel luogo, dove l’impegno per il sociale, con l’aiuto di operatori con diverse professionalità e promotori di iniziative, lavorano fianco a fianco per un intento comune: quello di preservare la cultura napoletana.

Questa collezione, unica nel suo genere, speriamo sia resa presto sempre più accessibile facendola conoscere il più possibile alle nuove generazioni che sembrano dimenticare i ricordi.

La comunicazione sempre più veloce tramite i social network non lascia più una traccia tangibile della vita vissuta. È molto facile cancellare tutto con un semplice click.

Claudia Infante

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