Parlare di castelli richiama immediatamente alla mente le fiabe della nostra infanzia con principi e principesse, luoghi incantati, ponti levatoi, cavalieri e dame. Quante volte avremmo voluto meglio conoscere il significato delle parole che descrivono le varie parti dei castelli, quelli veri, che arricchiscono l’Italia e molti altri Paesi, in particolare in Europa, e che sono famosi nel mondo intero. Grazie ad un’interessante testo pubblicato da Giannini editore e curata da Luigi Maglio e Domenico Taddei dell’Istituto Italiano dei Castelli è possibile conoscere nel dettaglio la nomenclatura castellana.
“Le parole del castello” questo è il titolo del volume ricco di illustrazioni che accompagna il lettore a conoscere il mondo della nomenclatura castellana. E sono proprio i curatori a evidenziare lo scopo di questo lavoro, uscito in seconda edizione nel 2018, “La decisione di riproporre questa piccola pubblicazione, edita per la prima volta nel 2004, scaturisce dal successo che essa ha all’epoca riscontrato, ma anche affinché essa possa essere di stimolo per un crescente e rinnovato impegno culturale e scientifico sia nell’ambito dell’Associazione sia per altri Ricercatori, e per promuovere ancor più la conoscenza di questa architettura specialistica sulla quale finalmente in questi ultimi anni, con molta soddisfazione di tutti (abbiamo iniziato a parlare di “castelli” nel 1964 – quando il tema era dai molti disatteso), è cresciuta progressivamente l’attenzione delle amministrazioni pubbliche in tante parti d’Italia, circa il recupero e la conservazione di questo straordinario patrimonio architettonico (e culturale)”. L’auspicio per tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del volume è che “questa “Nomenclatura castellana” possa essere un utile strumento a disposizione di chiunque voglia avvicinarsi alla corretta comprensione dell’affascinante universo della storia dell’Architettura militare”.
E nella presentazione alla seconda edizione Fabio Pignatelli della Leonessa, l’allora Presidente nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, evidenzia che “Gli sforzi prodotti per sensibilizzare sempre più il mondo civile sulle tematiche della salvaguardia e conservazione dei castelli e delle opere difensive si sono intensificati negli ultimi anni cercando di rendere più incisive alcune iniziative che sistematicamente l’Associazione promuove: le Giornate Nazionali dei Castelli, con aperture straordinarie di strutture fortificate in ogni parte d’Italia, il premio di laurea sull’architettura castellana, il concorso rivolto alle scuole “I castelli…raccontano”. Infatti c’è un bisogno costante di diffondere la conoscenza di queste testimonianze del nostro passato, che costituiscono uno dei fondamenti della nostra identità storica e culturale, e ciò può avvenire sia evidenziandone l’importanza nell’opinione pubblica che stimolando le nuove generazioni ad una migliore comprensione di questo patrimonio così straordinario, affascinante e suggestivo, la cui entità, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è seconda soltanto a quella dell’architettura religiosa”. E ancora la sua sottolineatura che “c’è un forte fermento ed interesse da parte delle istituzioni e del mondo civile intorno ai castelli ed ai borghi fortificati, ma appare doveroso ricordare che l’Istituto Italiano dei Castelli ha iniziato ad occuparsi di essi dal lontano 1964, riconoscendo l’importanza della loro salvaguardia e valorizzazione e le loro straordinarie potenzialità nella vita del nostro Paese quando pochissimi, se non nessuno, aveva rivolto il minimo sguardo su di essi”.
All’interno del volume contributi di Vittorio Foramitti, Flavio Conti, Marino Viganò, Domenico Taddei, Pietro Cardellino, Massimiliano Righini, Piero Marchesi, Roberto Corazzi, Luigi Maglio, Dino Palloni, Gianni Perbellini, Massimo Dringoli, Giusi Villari.
Un libro che non può mancare nelle biblioteche degli amanti di castelli e delle fortezze, degli studiosi d’arte e architettura, di tutti coloro che vogliono meglio conoscere l’architettura fortificata.
Antonio Desideri