Dallo scaffale della poesia: Luigi Esposito e il racconto della pandemia in versi

 ‘Ntrasatta (‘o cunto d’ ‘o virusso) è il titolo della raccolta di poesie in napoletano che Luigi Esposito ha voluto dedicare a una delle esperienze peggiori che abbiamo vissuto negli ultimi anni: quello della pandemia da Covid-19.

“Â ‘Ntrasatta. All’improvviso. Un fulmine a ciel sereno senza neanche un tuono premonitore. Come un vento impetuoso che spazza via tutto, obbligandoci a rinchiuderci in casa. La vita non può svolgersi soltanto nelle nostre stanze. Ci siamo dovuti adattare non solo rinunciando a qualcosa ma anche sforza noci per intravedere nuovi spunti di riflessione”, così apre il suo lavoro il poeta Luigi Esposito.

Forti, dense di sentimento e analisi sociale, le liriche contenute in questa raccolta mettono in evidenza la grande capacità di far emergere le sensazioni, i timori, le paure, la sofferenza di chi sta vivendo questa esperienza del tutto nuova e drammatica, un’esperienza, anzi un incubo, che sembrava non dover finire mai e che tanto dolore e tanti strascichi ha lasciato dietro di sé.

Luigi Esposito ha una pesante ma fondamentale eredità da cui però non si è fatto schiacciare, anzi ha mostrato di poter occupare a giusta ragione un posto importante nel panorama della poesia napoletana così come aveva fatto il padre Gennaro, grande indimenticato poeta napoletano, conosciuto anche fuori della città partenopea.

Nella postfazione Ino Fragna, scrittore, poeta e critico letterario evidenzia le tematiche trattate dall’Autore fra cui quella della solidarietà del popolo napoletano anche nella tragedia “…. Ma Luigi non tralascia di sottolineare esempi virtuosi di solidarietà e abnegazione quali il “panaro solidale” e lo strenuo impegno di infermieri e medici” e ancora evidenzia “… Una caratteristica precipua e, direi distintiva della Poesia di Luigi, è l’uso ricercato e sapiente di un dialetto insaporito da termini dal gusto antico. L’Autore non ha paura di usare “arcaismi” che non appaiono come tali perché sono così contestualizzati elle sue liriche da conferire un sapore particolare ai temi e alle situazioni descritte”.

Nelle poesie presenti in questa raccolta l’Autore predilige le rime baciate e il lettore amante del napoletano lo scopre verso per verso, poesia per poesia.

Antonio Desideri

Luigi Esposito e Il Sole e l’Oblio

Ancora una volta protagonisti del romanzo di Luigi Esposito “ll Sole e l’Oblio” sono Luigi e Sandro, con altre figure tra cui Elena, un giovane avvocato che lavora in uno studio a Napoli e che alla fine della narrazione e della storia vedrà cambiata per sempre la sua vita professionale.

I due amici l’uno prete e l’altro antiquario non sono nuovi ad imprese che hanno in sé qualcosa di misterioso e allo stesso tempo pericoloso. Questa loro avventura li porterà a immergersi in una situazione che va al di là della loro immaginazione e che li lascerà anche stavolta segnati per sempre.

“Una leggenda senza tempo, un mito senza storia, le origini della creazione” sono al centro del loro percorso verso una conclusione che vedrà ricompensati tutti i protagonisti della storia.

Non vi sveliamo di più per lasciare al lettore il piacere di scoprire il mistero pagina per pagina.

Bianca Desideri

Il velo e l’inferno

Sandro e Luigi sono i protagonisti di “Il velo e l’inferno”, il romanzo di Luigi Esposito  che si muove intorno ad “un favore da ricambiare” e a informazioni da raccogliere che li coinvolgeranno in una storia più grande di loro.

La narrazione è semplice, piacevolmente misteriosa. Una telefonata di Luigi riporta Sandro ai tempi della ricerca della croce (n.d.r. La Croce e il peccato –  cfr. networknews24.it 7.3.2023).

Una nuova complessa avventura li aspetta, su richiesta del Vicario del Cardinale dovranno aiutare la Madre Superiora del convento delle Periclitanti. Prete e antiquario, però, dovranno aspettare ancora un po’, il giorno successivo al loro incontro,  per soddisfare la loro curiosità e sapere cosa la Madre Superiora chiederà come “favore”.

La narrazione si muove agile e, nella successione delle pagine, il lettore potrà vedere tutte le loro certezze messe alla prova fino a vacillare fortemente sotto il peso di qualcosa di imponderabile messo in atto da un nemico ancestrale.

E la conclusione, quale sarà, si chiederà il lettore? Niente paura i due protagonisti ne usciranno rafforzati.

Bianca Desideri

Luigi Esposito: La croce e il peccato

Una dedica “a chi non mi ha fatto mai mancare il suo supporto” apre il libro di Luigi Esposito “La croce e il peccato”.

Un delicato intreccio di storie è alla base di questo lavoro dell’Autore che definisce il suo scrivere così: “la mia non è una scrittura ricercata ma semplice e fruibile perché ho sempre pensato che chi comincia a leggere un libro, deve appassionarsi fin dalle prime pagine e capire in modo semplice e diretto, altrimenti non avrebbe senso scrivere per te stesso e per chi ti legge” ed è proprio sin dalle prime battute che gli occhi del lettore non possono non proseguire a scorrere le righe per saperne di più.

Un cocktail di emozioni che si muovono tra diversi personaggi e diversi luoghi, ben tre città della provincia napoletana protagoniste della storia e delle vicende che portano ad un finale emozionante.

“Un antiquario, un prete, una croce, una misteriosa chiesa sconsacrata” sono il fulcro della narrazione che porterà ad una conclusione inaspettata. Dopo oltre due secoli Luigi e Sandro riusciranno a far ritornare assieme, oltre la vita, i resti di due sfortunati innamorati, un ricongiungimento possibile grazie ad un crimine compiuto da Giustino, il furto di una croce, comprata da Sandro in un mercatino, oggetto che sarà, però, l’elemento cardine di una ricerca che porterà a sanare una dolorosa vicenda risalente al passato.

Bianca Desideri

Luigi Esposito e il suo Requiem per una veggente

Un’intrigante narrazione conduce il lettore attraverso il racconto di Luigi Esposito che con “Requiem per una veggente. L’ultima preghiera” si è tuffato nei meandri di un’intricata storia che vede protagonista Elisa un giovane avvocato che viene convocata per ricevere il suo primo incarico dal Vaticano.

Insieme al marito Sandro sarà protagonista di un’avventura legata ad una giovane donna, ad apparizioni della Madonna e ad altri strani eventi.

All’inizio e ad un primo sguardo d’insieme la situazione sembra una semplice, come tante altre, ma la storia man mano che si va avanti nella narrazione prende una piega inaspettata per tutte le persone coinvolte. “I risvolti emotivi e psicologici metteranno i protagonisti di fronte alle loro coscienze. Una ragazza cambierà per sempre le loro vite”.

Dopo questa avventura nulla sarà come prima per i protagonisti di questa storia che si conclude tragicamente.

Bianca Desideri

Ricordando il poliedrico poeta Gennaro Esposito

Sfogliando le pagine del ricco e appassionato lavoro fatto da Luigi Esposito per ricordare il padre Gennaro, noto poeta contemporaneo, nato a Napoli il 3 novembre 1920 e morto il 28 febbraio 2004, si riesce solo in parte a cogliere tutta la vasta gamma di temi che hanno ispirato le sue poesie. E proprio “Puisìe e… rretàglie ‘e penziere” in ricordo di Gennaro Esposito raccoglie solo alcune delle liriche frutto della sua grande capacità poetica e della sua attenzione forte e continua ai temi a lui cari: “L’amicizia, la vita palpitante dei quartieri popolari, il disagio sociale e politico che anima la nostra città”.
Accompagnano le pagine di questo “ricordo” alcune testimonianze di amici e poeti che con lui hanno percorso un pezzo di strada nel panorama culturale napoletano o che hanno avuto il piacere di poter venire in contatto con questo poeta anticonvenzionale.
Flaviano De Luca, scriveva il 28 maggio 2014 su il Manifesto “Autore di canzoni, poeta-operaio, Gennaro Esposito è stato fra i raccontatori di una Storia collettiva di Napoli che affonda a piene mani nel sostrato della cultura orale partenopea”.
Ci piace citare anche un pezzo della storia di “Napoli è” legata a questo protagonista della cultura napoletana attraverso quanto scrive il poeta-avvocato Carlo Del Preite a proposito del suo secondo incontro con Don Gennaro, così spesso lo chiamavano amici e appassionati di poesia che frequentavano i salotti culturali napoletani: “Conobbi Gennaro Esposito nel 1994 o ’95… gli feci ricordare dell’occasione in cui ci eravamo conosciuti qualche sera prima, cominciammo a conversare piacevolmente e scendemmo insieme a Piazza Dante. Prendemmo un caffè e lo invitai a venire la domenica dopo a Via Pasquale Scura., dove all’epoca aveva sede l’Associazione Culturale “Napoli è”, nata da poco, che riceveva con grande disponibilità tutti i poeti o aspiranti tali che volevano partecipare agli incontri. Lui ci venne” e vi restò. E fra le oltre venti pubblicazioni di Don Gennaro una è stata edita proprio dall’Associazione Culturale “Napoli è” come ricorda Carlo Del Preite: “A “Napoli è” si era formato un bel gruppo, e nel 1997 Don Gennaro, io, Ettore Cicalese, Giovanni D’Amiano e Romano Rizzo, decidemmo di pubblicare insieme una raccolta di poesie in napoletano, “N’anticchia ‘e Napule”, che ebbe la prefazione di Ada Sibilio Murolo” e fu così che Gennaro si avvicinò a “Napoli è” e vi restò sempre vicino, grande poeta e caro amico del presidente Giuseppe Desideri e della sorella Bianca. Ancora oggi il ricordo degli incontri al Caffè dell’Epoca di Amedeo Pianese in via Costantinopoli dove il “Cenacolo poetico Napoli è” si riunisce è vivo in tutti coloro che lo frequentano.
Tante le testimonianze di affetto e rispetto per il poeta dai modi semplici ma capace di mostrare la grande forza della sua poesia raccolte dal figlio Luigi che ha raccolto la sua “pesante” eredità poetica e ne ha dato un assaggio nell’elegante volume edito nel 2016.
Salvatore Adinolfi

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