Flussi di visitatori nei musei e comportamento umano

 Quanto tempo occorre per visitare il museo più grande del mondo? Nel famoso film di Jean Luc Godard, Bande à part, i tre protagonisti attraversano il Louvre in 9 minuti e 43 secondi, all’epoca la visita più veloce mai effettuata, come ci informa la voce narrante. Quella corsa ha ispirato nel tempo numerosi imitatori, tanto che nel 2010 l’artista svizzero Beat Lippert ha battuto il precedente record in una performance di attraversamento del Louvre in 9 minuti e 14 secondi. Ma se Lippert corresse oggi il suo risultato potrebbe essere certificato da un recente esperimento recentemente portato a termine all’interno dello stesso Louvre. Utilizzando tecnologie innovative per monitorare i segnali Bluetooth e wifi provenienti dai telefoni cellulari, un gruppo di ricercatori ha mappato il flusso di visitatori del museo, analizzando l’esplorazione delle gallerie, i percorsi compiuti e il tempo trascorso di fronte ad ogni singola opera.

I risultati di questa indagine hanno rivelato particolari interessanti: la capacità di attrazione di un determinato spazio aumenta con l‘aumentare delle persone che stanno cercando di entrarvi; ed è proprio questo tratto distintivo della psicologia umana che può essere misurato in modo quantitativo e che ha ispirato i ricercatori di questo progetto. Si tratta, cioè, di un vecchio sogno dell’urbanistica moderna che punta alla massima funzionalità degli ambienti urbani studiando il flusso delle persone.

Dunque, domani, grazie ai dati sul comportamento delle persone in ambienti specifici (come il museo del Louvre), l’ambiente  costruito potrà adattarsi meglio alle abitudini delle persone che lo vivono, dando vita ad un’architettura flessibile, dinamica e modellata sulla vita che si svolge al suo interno.

Alcuni settori produttivi stanno già esplorando opportunità di questo tipo. Diversi gruppi bancari, ad esempio, stanno riducendo la propria presenza sul territorio, a seguito di una massiccia digitalizzazione dei servizi finanziari; per loro conoscere i livelli di occupazione degli edifici o le dinamiche degli spostamenti urbani può consentire un impiego più efficiente del patrimonio immobiliare.

Insomma, se messa in pratica correttamente, l’analisi dei flussi umani all’interno degli edifici e delle città promette di rivoluzionare l’approccio all’ambiente costruito. Nei prossimi anni i dati quantitativi raccolti consentiranno ai progettisti di capire come gli utenti usano lo spazio, e come quest’ultimo permette di rispondere al meglio alle esigenze degli utenti.

Rossella Marchese

Anno record nei musei, boom visitatori in tutta Italia

Ferragosto, oltre a spiagge e relax, quest’anno anche tanta cultura e arte. I musei italiani hanno festeggiato il picco dell’estate facendo il pieno di visitatori e confermando l’anno record per i luoghi della cultura, come spiega il ministro Dario Franceschini secondo cui il 2017 “potrebbe chiudere con 50 milioni di ingressi” nei siti statali. E non si parla solo di “big”, come il Colosseo, che ha raccolto quasi 22 mila visitatori, e gli Uffizi oltre 14 mila, ma anche delle tantissime strutture piccole e medie che fanno dell’Italia un multiforme e ininterrotto museo a cielo aperto. Il 14 e il 15 agosto ben 10.038 visitatori hanno affollato la Galleria dell’Accademia di Firenze, 8.420 il Giardino di Boboli, 4.170 il Palatino, 3.723 il Foro Romano, 2.237 Palazzo Pitti, 2.227 le Cappelle Medicee, 1.179 le Terme di Caracalla, 1.077 il Museo Nazionale Romano e 813 il Museo Nazionale Archeologico di Taranto.  Nella sola giornata di Ferragosto sono stati 2.324 gli ingressi ai Musei Reali di Torino, 1.932 quelli alla Galleria Borghese di Roma, 1.106 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, 849 alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma e 828 al Museo di Capodimonte, dove nel Real Bosco si sono riversati 5.535 visitatori. A Torino, inoltre, l’iniziativa del biglietto d’ingresso a 1 euro a Ferragosto ha fatto entrare oltre 9 mila persone nei quattro siti della Fondazione Torino Musei: 3.239 a Palazzo Madama, 2.030 al Museo d’Arte Orientale, 1.229 alla galleria d’Arte Moderna, 2.756 al Borgo Medievale. Nei quattro giorni del ponte le presenze complessive sono state 14.316. Pienone anche al museo nazionale di Reggio Calabria che sta festeggiando i 45 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace, esattamente il 16 agosto 1972, con una media di 3 mila visitatori al giorno per tutto agosto. Affluenza in crescita anche nei musei e parchi archeologici di Locri, Crotone e Monasterace e la Cattolica di Stilo è stata meta di oltre trecentocinquanta visitatori. A Napoli oltre tremila persone, hanno partecipato alle visite guidate del Teatro di San Carlo e ieri 6227 visitatori, record assoluto di presenze in una sola giornata, hanno visitato il Museo del tesoro di San Gennaro facendo anche posticipare la chiusura di due ore per consentire, a tutti coloro che erano in coda da ore, di entrare. Tanti visitatori anche nelle Marche. Il 14 e 15 agosto la Galleria Nazionale delle Marche e il Palazzo del Duca Federico hanno accolto 2.200 persone. La Rocca di Gradara, teatro dell’amore sfortunato fra Paolo e Francesca, qualcosa di più: 2.300 visitatori. E anche in Sardegna, la regina delle spiagge, in molti si sono riversati nei luoghi di cultura per visitare monumenti e musei e non solo a Cagliari e a Sassari: a Caprera è stata buona l’affluenza al Compendio Garibaldino e al museo nazionale Memoriale Giuseppe Garibaldi e a Cabras in centinaia hanno visitato i resti della colonia fenicia di Tharros e il museo dei Giganti di Mont’e Prama.

Nicola Massaro

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