Il MANN ospita “Fantasmi a Pompei”

 

Suggestivo titolo per la mostra di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla che sarà visitabile dal 31 ottobre fino all’8 gennaio 2019. Appuntamento per il vernissage alle ore 17.00.

Suggestivo anche il connubio tra affreschi e mosaici antichi e scatti fotografici (41 per la precisione) dei due fotografi che si muovono in una città fantasma: Pompei e la raccontano attraverso gli scorci di rovine e paesaggi, con pochissime presenze umane che la popolano quasi come fantasmi.

“Il momento successivo della ricerca è offerto dallo studio degli affreschi e dei mosaici del MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli): nelle sale dell’Archeologico, gli scatti si concentrano, piuttosto, sui personaggi, sugli uomini e le donne che popolarono la creatività degli artisti di un tempo”. Ampio utilizzo delle tecnologie digitali.

“Abbiamo immaginato di chiudere gli occhi lasciandoci trasportare dalla fantasia; abbiamo passeggiato per le antiche strade, accompagnati da una misteriosa melodia e dagli spettri che tornavano nella propria dimora”, commentano Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla.

“Allestendo Fantasmi a Pompei, abbiamo accostato le creazioni fotografiche di Dario Assisi e Riccardo Cipolla ad alcune opere della sezione mosaici ed affreschi: in tal modo, l’incontro tra passato e presente produce suggestioni immediatamente percepibili agli occhi di un visitatore che sceglie un approccio emozionale all’opera d’arte”,afferma il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.

Una mostra da vedere con gli occhi del presente immergendosi nel passato per scoprire la immortale Pompei e il ricchissimo MANN.

Salvatore Adinolfi

“Hercules alla guerra”, al Mann fino al 31 gennaio 2019

Partita il 29 settembre scorso la mostra “Hercules alla guerra” organizzata in occasione del 75° anniversario delle Quattro Giornate sarà visitabile fino al 31 gennaio 2019.

Un Museo completamente immerso nella storia delle Quattro Giornate,  il MANN, ha deciso di ripercorrere le vicende che videro protagonista Napoli nella seconda Guerra mondiale.

La zona del Museo fu in quei giorni teatro di violenti scontri tra i partigiani e le truppe d’occupazione tedesche. Molti reperti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli furono messi in salvo ad opera dell’allora direttore Amedeo Maiuri trasferendoli a Montecssino per sottrarli alla furia dei bombardamenti.

Una mostra di alto interesse sia storico sia dal punto di vista del ricordo, le Quattro Giornate di Napoli vengono narrate attraverso testimonianze  fotografiche ma anche attraverso i volti dei personaggi che furono le anime di quelle lotte. In uno scenario fantastico e suggestivo si trovano insieme grandi eroi della tradizione classica e le figure di uomini, donne e bambini che lottarono per la libertà del popolo napoletano.

“Con l’esposizione Hercules va alla guerra, il Museo prosegue nel cammino di apertura alla città: questo processo quasi osmotico si innesta, in primis, nella voglia di riscoprire e rileggere, con consapevolezza, il nostro passato. La collaborazione fattiva tra le istituzioni è stata premessa necessaria per sostenere il nostro iter di ricerca scientifica e divulgazione dei contenuti”, dichiara il Direttore del MANN, Paolo Giulierini.

Il coordinamento organizzativo è stato effettuato dall’Associazione Culturale “Le Voci”, di concerto con l’Associazione “Maddalena Cerasuolo”. La mostra ha ottenuto il patrocinio morale di Comune di Napoli, A.N.P.I, Comunità Ebraica Napoli, Fondazione Humaniter ed Arcigay Napoli; l’Archivio di Stato di Macerata ha fornito supporto scientifico e documentazione per l’esposizione.

Una mostra da vedere e vivere per non dimenticare il passato e conoscere a fondo la storia e la cultura della propria città, al tempo stesso perché chi non ha vissuto quel periodo lo conosca insieme alle vicende che hanno visto protagonista Napoli nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Salvatore Adinolfi

In edicola “Gli Egizi e le piramidi”, primo numero de “Le antiche civiltà”

E’ in edicola il primo numero della collana “Le antiche civiltà”, in vendita con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. La serie, composta in totale da 35 volumi inediti e illustrati, scritti da storici e archeologi di fama, è realizzata dall’editore Giunti in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) e le riviste “Archeologia Viva” e “Art e Dossier”.

La collana porterà i lettori alla scoperta delle civiltà antiche dalla preistoria all’età moderna, a partire da quella dell’Egitto.

“Gli Egizi e le piramidi”, con la prefazione del direttore del MANN,  Paolo Giulierini, presenta i principali eventi  e personaggi della storia di un popolo e dei suoi faraoni, ancor oggi ricca di misteri.

“Se si vuole avere un giudizio critico, consapevole e autonomo sui fatti del Mediterraneo attuale, – scrive Paolo Giulierini – non si può che ripartire dall’Egitto, dalla Grecia, da Roma, dagli Imperi orientali che tanto hanno segnato, in termini di cultura e contaminazioni etniche, le nostre società”.

Una collana dall’elegante veste editoriale, ricca di suggestive immagini come, nel primo volume, quelle delle piramidi, dei templi, della sfinge e di tantissime costruzioni e opere presenti in Egitto e nei principali musei di tutto il mondo.

Un volume, quello sugli Egizi, di grande fascino  sia visivo che culturale, un viaggio appassionante in un mondo che da sempre ha suscitato l’interesse degli archeologi, degli studiosi e di tutti coloro che restano affascinati dall’Egitto e dalla sua storia.

Un volume, una collana,  che non può mancare nelle biblioteche degli amanti della cultura e dell’arte. Così come non può mancare una visita alla ricca e, cronologicamente più antica, collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Bianca Desideri

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