Il Sud e l’Italia per uno sviluppo sostenibile

Anche se ancora elevato il divario di sviluppo del Sud con le regioni del Centro-Nord, oggi lo Stato sta attuando misure che pare abbiano innescato  una inversione di tendenza.

Il divario economico fra Sud e Centro-Nord dagli anni Ottanta, si è ampliato sempre più.   Una peculiarità storica che ha reso unica nel suo genere la questione meridionale in Europa, rendendo lo sviluppo del Mezzogiorno una grande questione nazionale italiana: il modello fondato sulla delega alle regioni da parte dello stato, finanziatore/arbitro, non ha generato i risultati sperati in termini di sviluppo economico, e di crescita delle capacità amministrative.

Al Sud  la struttura dimensionale delle imprese è meno adeguata a recepire il tipo di misura di Industria 4.0  con i suoi incentivi, per cui il primo obiettivo è quello di rafforzare il tessuto di imprese sane e in grado di crescere, con fondi e il credito d’imposta Sud.  Inoltre la questione dimensionale è centrale per sviluppare le capacità adeguate ad inserirsi nelle catene globali, le zone economiche speciali (Zes), aree con una struttura di governo agile, una normativa semplificata e poche incentivazioni fiscali, che possono coinvolgere aree portuali, retroportuali o industriali. Dal 2008 al 2014 il Mezzogiorno d’Italia ha perso più di 13 punti di Pil, quasi il doppio del resto del paese e negli ultimi due anni è ripartito a tassi maggiori del Centro-Nord, seppur di poco. Infatti, nel biennio 2015-2016 il Sud è cresciuto del 2,1 per cento , il Centro-Nord dell’1,5 per cento, una inversione di tendenza che fa ben sperare, ma insufficiente a riconoscere un recupero stabile del divario. Non bisogna abbassare la guardia, occorre continuare ha operare in termini innovativi con costanza e rafforzando e consolidando in contemporanea, quanto viene costruito nel tempo.

Danilo Turco

La Collezione Bonelli alla Fondazione Casa dello Scugnizzo

La Collezione di Gaetano  Bonelli, giornalista e consulente alla comunicazione, collezionista e studioso,  ha trovato una sede prestigiosa per aprirsi alla città: la Fondazione Casa dello Scugnizzo onlus, presieduta dal prof. Antonio Lanzaro.

Il 12 ottobre  presso il Centro Studi “M.Borrelli” della Fondazione è stata inaugurata la mostra permanente/collezione Bonelli sulla Napoli dei secoli passati. Una collezione ricca di reperti di grande interesse culturale, una fetta di storia del Sud che consente di conoscere meglio il passato glorioso della nostra città e non solo. Dopo tanti appelli per “trovare casa” alla collezione, finalmente, una parte della raccolta ha trovato una sede in cui essere fruibile ai giovani e a quanti si interessano della gloriosa storia del Mezzogiorno grazie alla sensibilità del presidente e dei consiglieri della Fondazione.

La mostra è visitabile tutti i mercoledì dalle ore 15.30 alle 18.30, o mediante appuntamento – contatti: al n. 3404844132 o e-mail: g.bonelli72@gmail.com.

Salvatore Adinolfi

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