Videosorveglianza per il Parco Nazionale del Vesuvio  

Lo scorso 16 luglio è stato presentato il Sistema di videosorveglianza del Parco Nazionale del Vesuvio al Palazzo Mediceo Ottaviano (NA), dove ha sede l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

Era presente il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il sistema di videosorveglianza è stato realizzato da Fastweb e Innovaway nell’ambito della Convenzione Consip “Sistemi di Videosorveglianza e servizi connessi”.

Si tratta di un importante ausilio tecnologico che consentirà di controllare il territorio favorendo la prevenzione degli illeciti ambientali “lungo le vie di accesso, gli stradelli forestali, i siti oggetto di sversamento dei rifiuti e di supporto al piano Antincendio Boschivo dell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio”.
“È doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo impianto, ho seguito personalmente l’avanzamento dei lavori e, devo dire, c’è stato grande l’impegno, al di là del lavoro tecnico, si è vista la passione profusa per il territorio. Per questo ringrazio i dirigenti, i lavoratori ed i tecnici di Fastweb e di Innovaway, le due società che hanno realizzato l’impianto” i ringraziamenti iniziali del Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo.
I siti video sorvegliati sono in totale 35 collegati a 3 centrali operative: Sede Ente Parco del Vesuvio di Ottaviano, sala dei Carabinieri Forestali di San Sebastiano al Vesuvio e la stazione dei Carabinieri di Ottaviano.
Per il progetto del Parco Nazionale del Vesuvio, Fastweb ha scelto come Partner Innovaway “per le competenze in ambito IoT e per le competenze specifiche nell’integrazione di strumenti intelligenti per il controllo del territorio e per il monitoraggio distribuito”.
Una soluzione di controllo all’avanguardia per il nostro Parco del Vesuvio.
“Chiedo ai comuni di aiutarci a rendere più vivibile il nostro territorio e a difenderci dagli attacchi dei criminali ambientali e non solo” il monito del Ministro dell’Ambiente Costa a tutti i sindaci, per aumentare il controllo e la sicurezza del nostro Paese.

Il controllo e la sicurezza dei territori sono fondamentali per garantire ambiente e cittadini e un futuro alle nuove generazioni. Il futuro del pianeta passa anche dai singoli territori.

Alessandra Desideri

Porto Torres: 37 telecamere per il monitoraggio ambientale e per la sicurezza del territorio

Ambiente e territorio sono un patrimonio unico da salvaguardare per il nostro Paese. Per la sua tutela e per garantire la sicurezza, i sistemi di videosorveglianza e monitoraggio possono rappresentare un importante ausilio per le Istituzioni e per i cittadini.

La Giunta comunale di Porto Torres, in provincia di Sassari, ha approvato nei giorni scorsi il progetto preliminare per la realizzazione della rete di monitoraggio del territorio con sistemi di videosorveglianza.

Cosa prevede il programma? L’installazione di 37 telecamere, dei sistemi di connettività e di tutte le infrastrutture a supporto degli impianti stessi.

Il progetto verrà realizzato grazie ad una convenzione Consip con Tim e  la spesa prevista è di circa 119mila euro.

“La Regione ha riconfermato lo scorso anno lo stanziamento che risaliva al 2013. Dopo la sottoscrizione della convenzione tra la Regione e il Comune – afferma il Vicesindaco Marcello Zirulia – il Comando di Polizia Locale ha potuto individuare un professionista che ha svolto attività di supporto al Responsabile unico di procedimento. Il progetto, quindi, ha cominciato a concretizzarsi e auspichiamo che possa essere presto realizzato per incrementare la sicurezza e il controllo nel territorio cittadino”.

La fase iniziale ha previsto la formalizzazione dell’adesione alla convenzione Consip, aggiudicata alla rete d’imprese Telecom, Finmeccanica, Ingegneria e software industriale spa, che ha elaborato il progetto preliminare.

“L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete di monitoraggio nei punti più sensibili della città, in modo da prevenire atti vandalici o riscontrare, e poi sanzionare, comportamenti contro l’ambiente e il patrimonio dell’ente. Le telecamere dovranno essere distribuite tra il centro e la periferia, comprese le strade in prossimità degli accessi portuali”.

Saranno istallate, in base al progetto preliminare, alcune telecamere sulla litoranea per Platamona, in strade e zone periferiche dove vengono abbandonati rifiuti, nei pressi dei varchi del porto, nel centro cittadino, nelle strade urbane di connessione con la fascia costiera e nei quartieri in cui più frequenti si verificano atti di vandalismo.

Attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, quindi, alla sicurezza del territorio e alla tutela ambientale monitorando anche i luoghi dove più frequenti sono episodi di malcostume e vandalismo. Attenzione tanto più importante per una località turistica  come Porto Torres che può vantare 2000 anni di storia e tesori naturali e storico-architettonici di particolare rilevanza oltre al Parco Nazionale dell’Asinara.

Salvatore Adinolfi

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